E' in fila da circa un quarto d'ora tra una nutrita folla di tifosi rossoneri, un quarantenne magazziniere operante nel Centro Sportivo di Milanello, è in ferie forzate, causa Corona virus, Antonello e riprenderà  finalmente il suo  lavoro lunedì mattina alle 8. 
Siamo nell'ultima domenica di maggio e questa sera al Teatro della Scala si terrà una rappresentazione particolare, unica nel suo genere, la locandina così recita: "Le 4 Stagioni di Mino Raiola"

La famosa Opera del compositore veneziano Antonio Vivaldi sarà eccezionalmente diretta per gentile concessione della bacchetta da parte del direttore di orchestra Riccardo Muti dal procuratore italo-olandese Mino Raiola che dirigerà il suo quartetto per: Portiere/ Difensore/ Centrocampista/ Attaccante, tutti da lui musicalmente formati, gestiti ed attualmente in forza presso la Filarmonica di Milanello. Nell'ordine si esibiranno sul palco, e questa potrebbe essere la loro ultima rappresentazione a Milano, risultando imminente un loro tour in Italia ed in Europa, i solisti dei 4 motivi dell'Opera:

Primavera: Gigio Donnarumma (Viola, legni e parate. Tempo Allegro ma senza papere). Valore stimato Milan # non meno di 50.000 suonate.  Valore stimato Raiola # 30.000 suonate + repliche a parte.
Estate: Alessio Romagnoli (Violino centrale con marcatura stretta, tempo Andante...ma non troppo). Valore stimato Milan # non meno di 60.000 suonate. Valore stimato Raiola # 45.000 suonate + repliche a parte.
Autunno: Jack Bonaventura (Violino ma con archetto modificato, tempo Andante con brio) Valore stimato Milan # 30.000 suonate. Valore stimato Raiola 25.000 suonate + repliche private.
Inverno: Zlatan Ibrahimovic (Violino "Solista" come nelle "Frecce Tricolori". Tempo Andante vivace con moto e fantasia) Valore stimato Milan # Imprecisato! 
Futuro: rappresentazioni e repliche da stabilire.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       

Al termine della rappresentazione, cui hanno assistito le maggiori autorità comunali e tutta la dirigenza del club Rossonero, tra gli scroscianti applausi ma anche qualche sonoro fischio di contestazione è stato notato in fondo alla platea, quasi defilato, il fresco silurato Zvonimir Boban, forse voleva salutare il suo amico Mino?!? Girano voci contrastanti... chi vedrebbe l'imminente futuro di Zlatan in una società con Mino per costituire la nuova coppia di procuratori a livello mondiale.... e chi invece vedrebbe lo svedese assieme all'amico Boban sempre in procinto di fondare una società di procura per calciatori. Sono molto curioso in tal senso, chiederò all'amico Antonello che nel suo lavoro è a diretto contatto con i calciatori e spesso vede transitare alcuni dirigenti, se fosse a conoscenza di qualche novità.

La stessa sera, all'uscita del Teatro, invito Antonello in un bar dalle parti di Piazza Duomo a prenderci un caffè. Il giovane magazziniere mi racconta di essere stato chiuso in casa con la sua famiglia per quasi due mesi e che negli ultimi giorni di lavoro a Milanello era riuscito solo una volta a sentir parlare il nostro allenatore assieme al suo vice ed al preparatore atletico prefiggendosi le ultime 12 partite di campionato che verosimilmente si sarebbero giocate non prima della metà di Giugno, sicuramente ogni tre giorni, e qui avrebbero disquisito sul tipo di carico di lavoro da adottare in quel periodo... ma ora... con quello che abbiamo trascorso... chissà!!
Ci alziamo dal tavolino, passo alla cassa e ci salutiamo, ancora  per precauzione senza stretta di mano ma solo con un "Forza Milan!". Antonello raggiungerà poco distante il metrò per tornare a casa.

Mentre scrivo questa storia vedo su Internet una intervista rilasciata dal nostro Direttore Stefano Agresti al cronista Carlo Pellegatti al quale avrebbe riferito dei rumors che si susseguono di giorno in giorno intorno alla vicenda, come scrive il quotidiano tedesco Bild, circa le notizie riguardanti l'arrivo di Ralf Rangnick al Milan nella prossima stagione. Secondo il nostro Direttore verrebbe solo come plenipotenziario oltre che allenatore ad interim e suggeritore della campagna acquisti, basata sui giovani, con un contratto triennale riportante una pesante clausola rescissoria postillata nel suo contratto nel caso di ripensamento da parte del Milan. Ralf, attuale responsabile dell'area sportiva Red Bull Calcio con due squadre Salisburgo e Lipsia, quest'ultima qualificata ai quarti di C.L. dunque vorrebbe  così tutelare al meglio il proseguo della sua carriera che, se arrivasse, sarebbe la prima conduzione in Italia di una squadra della massima serie come è stata per anni quella di Fergusson nel Regno Unito all'Arsenal.

E' giunto il mattino di lunedì ed Antonello, dopo circa due mesi d'inattività, torna al suo lavoro nel magazzino di Milanello. Fra un paio di ore arriveranno tutti i calciatori e lo staff sportivo. E così rifornisce tutti gli armadietti negli spogliatoi con le divise di gioco completamente igienizzate, prosegue il suo lavoro per tutta la mattinata catalogando tutta la merce arrivata mentre il centro sportivo era chiuso a causa del virus. Sono le 14.30 quando tornando verso l'ingresso nota nel salone del camino, di spalle mentre sorbiva un caffè, Ibrahimovic... che incrociando il suo sguardo gli fà: "...Anto... come stai!?!... tutto bene??  "...sì, sì...Zlatan...diciamo di sì!! ...ah!!..ha poi deciso!?!....resta con noi!?" "...Anto...hai stirato bene la mia tuta?!" Un buffetto, allarga le braccia... e via..... "...è tardi ...Anto...non voglio presentarmi in ritardo in campo dopo due mesi.....sai Stefano...com'è meticoloso....ciao, stammi bene..a domani!!"   
Ibra non aveva risposto a quella domanda... ma il nostro Antonello quel pomeriggio anche lui non doveva far tardi, aveva chiesto un permesso per uscire due ore prima e raggiungere  a casa  i suoi familiari per andare  tutti di corsa a Bergamo.

Sono le 16.30 ed Antonello, sua moglie e il suo bambino varcano la soglia del cimitero di Bergamo, suo nonno paterno era morto esattamente due mesi prima all'ospedale Giovanni XXIII di Corona virus, e nessuno era potuto, causa disposizioni ministeriali, recarsi alle sue esequie. Il piccolo ha deposto sopra la sua bara, indicata da un addetto ed ancora in attesa di sistemazione, un mazzo di fiori bianchi, mentre la madre tentava invano di consolarlo, era molto affezionato al nonno che giocava sempre con il nipotino inventandogli nuovi giochi o semplicemente narrandogli, mentre alimentava di legna l'ardente camino, qualche curiosa storiella che ora certamente il bimbo avrà scolpita nella mente per tutta la sua vita. 

L'indomani Antonello torna a lavorare. La notte è praticamente trascorsa in bianco, sia lui che sua moglie hanno fatto i turni per consolare da un pianto dirotto il proprio figliolo e sarà solo papà Antonello che riuscirà, ma solo all'alba, a convincere il piccolo promettendogli la maglia autentica di gara di Ibrahimovic. E così Antonello quel giorno attese l'arrivo di Zlatan e confessò la sua angoscia... il campione svedese rispose di essere un padre anche lui... aprì il suo armadietto, prese una sua maglietta... la firmò sopra il N°21... abbracciò Antonello e si raccomandò di darla al piccolo assieme al suo abbraccio.   
Felicemente Antonello saluta, ripone la maglietta nella sua borsa, e siccome si son fatte le 17 sale in macchina per tornare a casa e mentre esce dal parcheggio vede tutta la squadra Rossonera che entra in campo per la partitella di rito, dal finestrino alza il braccio salutando e dicendo loro: "...a domani... forza ragazzi.... è passato tutto... abbiam sofferto, abbiam pianto... ma adesso fateci ridere un po'... è ora di vincere!!!   
" T'è capì!?!"   


Un abbraccio 

Massimo 48




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