Venerdì 20 Marzo 2020 tutta l'Italia, avvolta in un clima di paura, è completamente senza calcio da 20 giorni.

Mercoledì 20 Marzo 1991 Stadio Velodrome di Marsiglia il Milan affronta nella partita di ritorno dei quarti di finale della Coppa dei Campioni l'Olympique Marsiglia, dopo aver pareggiato la gara di andata a San Siro per 1 a 1. Si consumerà quella sera una delle pagine più brutte della storia del Milan, dove il protagonista e regista assoluto risulterà il solo A.D. del Milan Adriano Galliani, commettendo, in quel frangente, uno degli errori più gravi della sua luminosa carriera da dirigente sportivo. 

La gara ferma sullo 0 a 0 viene sbloccata al 75' dall'inglese Chris Waddle che beffa il portiere Sebastiano Rossi in uscita, ma solo pochi minuti dopo un guasto ad una delle torri d'illuminazione dello stadio ne causerà lo spengimento, l'arbitro, lo svedese Karlsson, sospenderà momentaneamente l'incontro. L'avaria verrà riparata dai tecnici in venti minuti e l'arbitro ordinerà la ripresa dell'incontro, ma proprio in quel preciso istante il geometra brianzolo scenderà sul terreno di gioco, e indossando un impermeabile stile Tenente Colombo, ordinerà perentoriamente a tutta la squadra di abbandonare il campo e rientrare immediatamente negli spogliatoi. Ma quella volta il nostro Tenente sbaglierà e condurrà malamente l'indagine ed il seguente verdetto dell'Uefa risulterà impietoso comminando alla squadra rossonera un anno di esclusione da tutte le Coppe europee. Un anno di esclusione dalla Coppe!?!... Detta oggi a distanza di 29 anni da quel 20 Marzo vien solo che da ridere... ma se ci fosse un solo tifoso che non fosse d'accordo è pregato di farlo presente in questo portale... ma per favore in perfetto anonimato... magari col pollice rosso... nell'attesa e la speranza... che tornino... verdi!! 

Di fatto quella torre luci spenta del Velodrome che allora parve un peccato mortale commesso, oggi alla luce dei risultati ottenuti negli ultimi anni dal nostro Milan sia in campionato che in Europa, dove è assente da quattro stagioni, risulterebbe essere equiparabile alla innocente confessione di un bimbo reo di essersi impadronito di un vasetto di Nutella. 
Dunque, amici lettori, io avverto una marcata nostalgia di quegli anni '90. L'episodio del blackout fu soltanto un neo nel luminoso percorso del Milan nel trentennio berlusconiano con la costante e fattiva presenza dell'ex dirigente Fininvest che contribuì, per volontà di Silvio Berlusconi alla nascita di Canale 5 per poi esattamente il 24.3.1986 assumere l'incarico di A.D. del Milan, carica che ricoprirà per 30 lunghi anni conquistando con il Milan degli Invincibili ben 29 trofei. Galliani, oggi dirigente al Monza il cui proprietario è sempre Berlusconi, è stato sposato due volte, ha tre figli ed uno Gianluca lo ha reso ultimamente nonno. La sua passione per il calcio è di lunga data, si dice che a dieci anni scappò di casa per assistere ad una partita. Il padre oltre ad essere stato proprietario di una piccola ditta di trasporti ricopriva anche una carica di dirigente sportivo.  Dopo essersi diplomato iniziò la sua carriera alla conduzione di una ditta nel settore della produzione elettronica, più specificatamente di antenne. Seguirà negli anni 80 l'incontro con Silvio Berlusconi, prima in Fininvest e poi nell'A.C. Milan.  Tra le sue imprese è ricordevole l'acquisto di Marco Van basten nel 1987 a parametro zero, versando all'Ajax soltanto un indennizzo di 1,75 miliardi di £.  Nella vita privata sembra essere un grande fan di Renato Zero, è soprannominato dagli amici  "zio Fester" per la pelata somigliante al personaggio della famiglia Addams.  E' un patito collezionista di cravatte gialle, il suo guardaroba ne conta più di 100!

Il Milan oggi giorno risulta essere una squadra fuori dai primi posti sia nazionali che del ranking europeo. Le colpe da ricercare sono molte, tante e da spartirsi tra più di una proprietà. Anche Galliani non fu esente da errori commessi nell'ultimo periodo di dirigenza ma dovuti soprattutto alla mancanza di fondi non più concessi dal Presidente Berlusconi travagliato sia da diatribe familiari che da contorte vicissitudini politiche, tutto ciò avrebbe provocato la scintilla la cui deflagrazione nel cuore della Società sarebbe stata la causa scatenante un effetto domino a partire dalla dirigenza e poi, come l'avanzamento lento e distruttivo di un tarlo,  avrebbe divorato nel giro di poche stagioni allenatori e calciatori portando tutto il vecchio e malandato "carro di legno" targato Milan verso un ineffabile viale del tramonto. 

Oggi il 76nne ex A.D. Galliani è stato intervistato dal Corriere dello Sport ed avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni sottolineando il momento particolare che stiamo vivendo, lui in casa con una filippina cuciniera in una sola settimana avrebbe preso un chilo e mezzo in più, ma a suo parere questa brutta esperienza agirà e modificherà la psiche delle persone che poi vedranno sicuramente una realtà modificata. Per quanto concerne la ripresa del campionato, qualora non fosse possibile a Maggio, sarebbe propenso all'assegnazione dello scudetto come nella Formula 1, cioè cristallizzando la classifica all'ultimo giro (gara) utile. Mentre sull'altro tema della riduzione degli stipendi dei calciatori causa virus, propenderebbe per l'affidamento ad una società di revisione conti con il compito di stabilire matematicamente le riduzioni dei ricavi introitati e di conseguenza ripartirli su tutti i tesserati. Secondo lui tutto il vociferare che si sente intorno a questa vicenda costituirebbe solo pura demagogia. 

Rivedere la foto della sua esultanza sugli spalti del Renato Curi a Perugia quando il Milan conquistò il suo 16mo scudetto all'ultima giornata, è semplicemente avvincente oltre che ovviamente comico. Lo sa bene il nostro amico e tifoso Teo Teocoli che portò quell'espressione comica del suo volto in giro per tutti i teatri e le Tv italiane. Vorremmo tanto rivedere quella unica, particolare mimica facciale in un prossimo auspicabile evento, siamo ormai stufi di vedere volti seri e tristi di dirigenti al seguito della squadra solo per onor di firma, ma che nel loro animo non sono percorsi da quelle pulsazioni rossonere che solo il nostro Adriano sapeva trasmettere.
Chissà che il Grande Silvio non abbia un ripensamento e che voglia sottolineare la sua luminosa carriera, oltre alla sua recente devoluzione per l'emergenza virus di dieci milioni di Euro, con un ritorno al passato riacquistando il suo vecchio Milan e con esso il suo fido braccio destro: il Geometra Adriano Galliani.
Magari sarebbe solo un sogno di pura fantasia, ma tanto... visto l'amaro periodo buio che stiamo vivendo avremmo tutto il tempo per sognare... e sognare non costa nulla!


Un abbraccio     
Massimo 48

                                                                       


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