"'Na sera e Maggio... quando se dice: sì tiènelo a mente... nun sa da fa murì no core amante!"
Era una celebre canzone napoletana di Roberto Murolo.
Ebbene sì, amici tifosi milanisti, per cantarla a squarciagola domenica sera sotto il cielo stellato sovrastante il Paolo Mazza di Ferrara servirà una vera, tosta, indimenticabile prestazione (in un verso o, ahimè, nell'altro) del nostro Milan per superare, baciati dalla sorte quest'ultimo ostacolo e attendere ansiosamente quel "sì" non proveniente dai palpiti d'amore della nostra metà, bensì dall'impalpabile etere delle onde radio delle emittenti di San Siro e del Mapei Stadium con cronaca annunciante quella magica combinazioni di risultati che ci aprirebbe i cancelli dell'Europa che conta!

Ci associamo a questa dolce speranza con tutto il tifo possibile ed immaginabile, e, nonostante la incurabile tachicardia alla quale da anni siamo soggetti, confidiamo nella volontà e tenacia della nostra squadra chiamata a domare alla "Forte Apache" ed obbligatoriamente vincere quest'ultima battaglia. A mio modo di vedere il calcio per espugnare il Meazza e poter poi così sperare, rosario in mano (Salvini placet!) o gobbetto con aglio (Italicum placet!) si dovrà ripetere la prestazione del secondo tempo giocato domenica scorsa contro il Frosinone.
Nulla di eccezionale, ma nella ripresa Calhanoglu con a fianco Kessié (vago ricordo all'estro del grande Pirlo) non mi è affatto dispiaciuto! Certamente servirà con la Spal una maggior cattiveria; sarà fondamentale andare al riposo con un risultato praticamente già al sicuro... e poi pronti con le batterie fresche di ricambio per le nostre radioline gracidanti a tutto volume in attesa di ricevere quel pizzico di fortuna che negli ultimi anni, al di là delle nostre disavventure, ci è stata per troppo tempo avversa! Allora sì che terremo a mente, come indelebile la canzone napoletana già immortalata in tutto il mondo: " 'Na sera 'e Maggio" Forza vecchio, tribolato, amato Milan!

Un abbraccio.

MASSIMO da ROMA