La mia è un'analisi critica di un gruppo che ha tanto da dare, ma che nella realtà dei fatti sta rendendo molto al di sotto delle aspettative. La partita di ieri deve far riflettere Montella, la squadra vista in campo è sembrata disunita, a tratti molto lunga e il modulo è apparso inadatto agli interpreti in campo. Veniamo quindi alle cose formali con un'analisi per reparto:

DIFESA

Come tutti sanno nel calcio odierno la difesa deve essere fatta di squadra, non ci sono più giocatori in grado di spostare gli equilibri (permettetemi la bonucciana citazione). I vari Maldini, Baresi, Nesta erano muri impenetrabili per qualsiasi attaccante. Quello che si è visto ieri è stata una squadra lunga, incapace di difendere in gruppo, in cui i difensori sono stati lasciati spesso e volentieri in balia delle sortite offensive degli avversari. Nonostante qualche imprecisione del reparto (in particolare Bonucci sul primo gol e Romagnoli sul secondo), il tridente difensivo del Milan è sempre stato lasciato da solo, con un centrocampo che non ha mai fatto filtro e con i reparti sempre troppo distanti tra loro.

CENTROCAMPO

Nota di demerito più ampia la voglio regalare al centrocampo, fulcro della fase difensiva e offensiva di tutte le squadre. Ieri i giocatori sono apparsi opachi, probabilmente per le troppe partite giocate nell'ultimo periodo (questo non giustifica la scarsa disattenzione e disciplina tattica mostrata). Non metto in dubbio che le idee di Montella siano differenti da quelle dimostrate dalla squadra, ma sicuramente il reparto su cui dovrà lavorare di più è quello centrale, Calhanoglu, come in tutte le uscite stagionali è apparso fuori ruolo, Kessié sembrava stanco mentre Borini è un attaccante e non un esterno di centrocampo.

ATTACCO

L'unica nota lieta della serata è stata l'attacco, con Cutrone che si è erto a salvatore della patria e André Silva che è apparso in crescita. 

Sicuramente la partita di ieri ha fatto emergere lati positivi e negativi della squadra, su tutti una voglia folle di portare a casa il risultato e un'idea di gioco ancora in fase embrionale. Le partite di Europa League però non sono un banco di prova importante, data la caratura modesta degli avversari, il Milan dovrà cominciare a fare la differenza da domenica, altrimenti il sogno Champions diventerà una mera utopia.