Si è chiusa un'annata che per molti, anche tra gli addetti ai lavori, è stata molto positiva per il nostro calcio. Tanti giovani lanciati da varie compagini non solo di secondo piano, se pensiamo alla buona conferma di Donnarumma, meno straordinario dell'anno scorso ma ricordiamo che ha appena compiuto diciotto anni (!!!), o di Gagliardini all'Inter dopo le ottime premesse di Bergamo, tacendo di Pellegrini, Politano, Sensi e Mazzitelli a Sassuolo. Tutti giovani che torneranno buoni negli anni a venire, soprattutto alla Nazionale. Detto questo, se andiamo a vedere un po' freddamente l'annata delle tre formazioni sul podio non possiamo evitare di notare un dato che dovrebbe acquietare un po' i trionfalismi di tutte e tre le tifoserie. Mi spiego meglio. Tutte e tre, Juventus, Roma e Napoli, guardando solo il dato dei punti fatti, avrebbero da gioire per il risultato mostruoso ottenuto: 91, 87 ed 86 punti rispettivamente. Per le due rivali di Madama addirittura è stato nuovo record di punti in campionato. Straordinario certamente ma, c'è un ma. Il livello medio di quest'anno ed stato imbarazzante. La Juventus ha fatto 91 punti perdendo cinque partite, la Roma ne ha perse addirittura sette ed il Napoli quattro. Ben 14 punti separano la terza dalla quarta classificata, 9 tra la quarta e la sesta, 15 tra la sesta e la decima. Insomma le tre in testa hanno avuto vita decisamente facile, salvo rarissimi inciampi. Di buono però pare esserci la tendenza delle proprietà, nuove o meno, delle rivali contemporanee della Juventus a non stravolgere le proprie rose, ma piuttosto a cercare di consolidare per quanto possibile, e poi cercare quegli innesti mirati ad aumentare la competitività sul lungo periodo, piuttosto che accontentarsi di competere sulla partita secca. Credo fermamente che quando si arriva ad ottimi livelli, come di fatto succede a Roma e Napoli (personalmente più i partenopei, almeno di una lunghezza), sia poi difficilissimo e molto delicato riuscire in quell'ultimo balzo verso la vetta. È una situazione nella quale l'errore di scelta, eventualmente, è più evidente. Però resta la sola via per arrivare dove si desidera visto anche il fatto che, obiettivamente, chi è davanti prima o poi incapperà in errori o in una stagione non perfetta, prima o poi.