Stamani, leggendo distrattamente alcune notizie nel sito, mi sono imbattuto sull'ennesimo articolo relativo a Piatek ed al suo, ormai praticamente certo, prossimo trasferimento altrove, con relative ipotesi di valore e richieste da parte di Preziosi unitamente alle eventuali proposte di questa o quella squadra europea.

Tralasciando la considerazione relativa ad un presidente che per bravura ed intuito o per fortuna, abbia scovato un giocatore che pochi tra gli operatori conoscevano o consideravano buono per campionati di primo livello, bisognerebbe avere l'onestà di riconoscere che abbiamo tutti una fretta dannata di affibbiare ad ogni nuovo giocatore delle etichette definitive. Bluff o Campione. Personalmente mi ha impressionato in Coppa Italia ad Agosto, un poker di reti alla prima ufficiale è roba seria in genere, al netto dell'avversario di turno. Poi l'ho visto giocare poco, ho visto solo le reti messe a segno. Sembra uno davvero bravo. Ha movimenti, tempi e predisposizione da bomber di razza, è innegabile. Fatta questa premessa dovremmo ricordare casi recenti di giocatori pagati a peso d'oro dopo una stagione e poi (temporaneamente?)scomparsi nel gorgo di prestazioni incolori, difficoltà di ambientamento in nuove realtà tecniche, magari carenza di sostanza caratteriale, di "fame" sportiva. Non tutti gli uomini maturano alla stessa età, per i calciatori è lo stesso. Qualcuno ricorda Luca Toni per le gesta sportive prima che compisse 26 anni? Di fatto è diventato bomber vero a Palermo, nel 2003, facendo 50 goal in due anni tra B ed A. Ma potremmo parlare di Gagliardini, acquistato dall'Inter dopo 3 mesi giocati ad ottimi livelli a Bergamo, al primo anno in A, per la bellezza di 28 milioni, e poi scomparso o ridimensionato dopo i primi sei mesi a Milano. Non è un brocco, ma probabilmente non era da prendere a quelle cifre, a ragion veduta. Poi si polemizza sul valore di Mandragora che ha fatto almeno una stagiona piena in A giocando da titolare inamovibile in un Crotone che non si è salvato per un soffio, ma giocando su altissimi livelli pure in B con il Pescara prima di infortunarsi e restare fermo di fatto per un anno. Per tacere di Patrik Schick, acquistato dalla Roma dopo una sola stagione giocata benissimo a Genova, ma con l'ombra di problemi per fortuna risoltosi al cuore. Anche lui non certo un brocco ma probabilmente, anche per lui, forse era il caso di attendere prima di spendere certe cifre, dovendo terminare il percorso di maturazione. Pur avendo basi elevatissime, personalmente impressionanti, sta avendo diversi problemi a confermarsi. Arriverà di certo secondo me, ma in quanto tempo? Nel frattempo la Roma pagherà dazio per aspettarlo? Ai posteri.

Questo per dire cosa? Che Preziosi fa il suo dovere di Presidente cercando di far fruttare le proprie intuizioni ed il lavoro della Società quanto più gli sia possibile. Inutile polemizzare. Ma altrettanto sarebbe il caso di aspettare un po' di tempo prima di scommettere senza alcuna remora su giocatori che non si conoscano profondamente, che non si siano osservati crescere nel tempo. Poi, ovvio, i Tifosi fanno i Tifosi e si infervorano secondo convenienza per questo o quello, ma essere Tifosi non significa affatto capire di Calcio. Spesso a dire il vero proprio tutt'altro.