Ieri sera lavoravo e non ho potuto seguire l’incontro, ma ciò che ho poi letto e visto non mi ha sorpreso del tutto: Liverpool - Barcellona 4 - 0!!! Obiettivamente il Barça è, molto, più forte del Liverpool per rosa, abitudine ed attitudine degli ultimi vent’anni di competizioni europee.

Ma, c’è un Ma enorme: i Reds hanno in panchina un tecnico che insegna Calcio e, soprattutto, insegna e ricorda ai suoi giocatori che ci deve divertire giocando a Calcio. Un tecnico che recentemente ho letto definito in sostanza "perdente di successo", da un giornalista che collabora in questo sito. Mi permetto di dissentire. Uno che spezza per due anni consecutivi l'Egemonico Dominio tedesco del Bayern, con una squadra di giovani che, Lui, contribuisce ad affermare tra i migliori d'Europa negli anni successivi, non mi pare essere un perdente.
È poi vero che ha toppato le due finali di Champions, ma, soprattutto la seconda, per enormi dosi di sfortuna, sempre partendo da posizione di "underdog" per giunta.
Ciò non gli ha impedito di compiere una difficilissima rimonta ieri sera, con una squadra che è organizzata, tecnicamente inferiore, ma più intensa e “scanzonata”.

A Calcio si gioca “insieme”, e puoi avere Messi, Ronaldo o chiunque tu voglia, ma non basta un solo giocatore, perché resta un Uomo, se non sei Squadra. Una squadra che “si diverte e si aiuta” in campo. Questo è possibile anche e soprattutto per l’imprinting culturale del Paese di appartenenza. Non è un caso se, probabilmente, la finale di Champions sarà tra due squadre di nazioni nelle quali conta molto la bellezza ed il divertimento del Calcio, piuttosto che il mero risultato.
Con buona pace di chi ragiona sempre e solo di Trionfi e Fallimenti. Il vincitore è sempre e solo uno, ma lo sconfitto non per questo ha fallito. Amen.