“In quel di Torino nella partita di oggi tra Juventus e Genoa è successo qualcosa di incredibile: gli spettatori della partita raccontano di aver visto una Vecchia Signora, rispettabile, distinta e ferma nelle sue decisioni, che nel giro di un tè caldo di fine primo tempo si è trasformata in una Distruttiva Fanciulla. Nessuno ha visto come si è trasformata, ma tutti hanno notato che la trasformazione c’è stata: i nomi erano quelli, la divisa la stessa. Eppure qualcosa era cambiato.”
Sembra di rivedere la storia del fantomatico Dottor Jekyll e del suo alter ego Mr. Hyde. Il primo un rispettabile signore, che si impone positivamente in società. Il secondo che fa di tutto pur di distruggere le imprese del primo.
Al di là del paragone letterario, sembra che la Juventus di quest’anno sia esattamente così: sprazzi di grande calcio, partite importanti vinte d’orgoglio; e poi momenti bui, tetri, che la ributtano nel baratro. E la partita col Genoa è l’immagine di tutta la stagione: primo tempo faraonico, giocatori che si trovano come se si conoscessero da decenni, geometrie e tatticismi sembrano ingranaggi perfettamente oleati. 

Poi un cambio, apparentemente innocuo: Pirlo decide di sostituire Cuadrado e inserire Alex Sandro, spostando Danilo sulla fascia opposta rispetto alla prima parte di partita. Dal punto di vista tattico non cambia nulla, il modulo resta lo stesso: cambiano solo gli interpreti (e dici poco..).
Ed ecco che prende spazio l’alter ego della Vecchia Signora, quella (auto)Distruttiva Fanciulla che si butta via. Le geometria non si incastrano più così bene come prima, il gioco si fa macchinoso e il Genoa accorcia le distanze: Scamacca, lasciato libero da De Ligt che cade in terra, incrocia di testa all’angolino alla sinistra di Szczesny: 2-1 temporaneo ed ecco che risorgono i demoni di una stagione travagliata. Ed è lì che si ritorna a vedere una Juve spaventata, poco propositiva e che aspetta gli avversari anziché attaccarli.
Ma poi entrano Arthur, Dybala e il Maghetto Wes (Mckennie): e come se fossero sprazzi della Vecchia Signora che vuole riprendersi il suo corpo e gettare all’angolino la Distruttiva Fanciulla. Filtrante di Danilo per Weston Mckennie, Ghiglione manda in panne la linea del fuorigioco della sua stessa squadra: il Maghetto corre verso Perin, e imbuca in porta. 3-1.

La Vecchia Signora ancora non si è imposta del tutto ma continua a lottare contro il suo devastante alter ego. Il resto lo fa la sorte: Zappacosta si infortuna e il Genoa rimane in dieci perché aveva già finito i cambi; il Grifone non riesce più a pungere come dovrebbe per favorire la Distruttiva Fanciulla nel duello interno della squadra bianconera, che porta a casa la vittoria

E’ stato così un po’ tutto l’anno: sprazzi di grande Juve (pochi), momenti di stallo in cui la sorte e i singoli hanno portato punti nonostante il brutto gioco. E poi momenti bui, come con Benevento e Torino.
Forse Pirlo e i suoi hanno trovato il modo di schierarsi dalla parte della Vecchia Signora per aiutarla a lottare con la Devastante Fanciulla. E speriamo che sia così. Altrimenti finirà come per il povero Dottor Jekyll: cadrà nel baratro oscuro. E la Devastante Fanciulla prenderà il sopravvento.

 

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