Mancano solo più nove giornate al termine della stagione e, al netto degli impegni imposti dal fitto calendario, le nostra Serie A si inoltre nel rush finale. Chi dunque conquisterà lo scudetto, la zona Europa e la salvezza? Vediamolo insieme.

A meno di clamorosi stravolgimenti il campione di quest’anno, a mio malincuore, sarà l’Inter di Antonio Conte e di Romelu Lukaku, a +8 sul Milan e con una partita in meno. E’ una squadra granitica e cinica, che vive e gioca ringhiando e spendendo tutto ciò che possono sul campo: la squadra ha assorbito l’essere del suo allenatore, ne è diventata la sua immagine sul campo. E, almeno in terra nostrana, il sontuoso ingaggio pagato a Conte a qualcosa ha portato. Occhio però che perdere punti per strada non è mai troppo difficile.

Secondo posto: Atalanta, che quatta quatta (ma non troppo) tutti gli anni si presenta tra le prime 4 del torneo. Sarà da vedere come verrà gestito il mercato e la rosa, dopo che è stato venduto il Papu a gennaio e, stando alle attuali voci, rischiano di perdere Ilicic e Muriel (il primo per divergenze con il Gasp, il secondo sarebbe stato richiesto proprio da Conte). Potrebbero perdere anche Gosens, che andrebbe in direzione Torino o Gelsenkirchen, sponda Schalke04; lui stesso ha infatti ammesso che gli piacerebbe tornare in patria e più precisamente nella sua squadra del cuore. Per quest’anno vedo i bergamaschi al secondo posto, a patto che Gasperini saprà gestire le difficoltà legate alla gestione dello spogliatoio.

Terzo posto andrà in mano ai bianconeri di Andrea Pirlo, o forse di Massimiliano Allegri. La Juve rimaneggiata di quest’anno è un cantiere a cielo aperto, “vittima” delle scommesse del Presidente Agnelli (leggasi CR7 e Pirlo) che non hanno dato i frutti sperati. Anzi, hanno portato scarsi risultati sul campo e risultato decisamente preoccupanti sul piano economico. La Juve mai si è trovata negli ultimi 10 anni a dover affrontare un cambio di rotta a campionato in corso (unico precedente l’abbandono di Conte a 10 giorni dall’inizio del campionato, il cui posto venne preso da Allegri), e questo è un elemento che sembra non sappiano gestire. Comunque vada il tira e molla sulla panchina bianconera, la Juve conquisterà l’accesso diretto alla Champions: che sia attraverso il gioco di squadra chiesto da Pirlo (ancora mai visto), attraverso le individualità dei suoi giocatori o attraverso il cambio di regia a poche giornate dalla fine del campionato.

Quarto posto: Milan. Si, lo so, sembra quasi un’imprecazione. Ma il Milan ha perso lo smalto di inizio campionato, ha accusato il colpo della perdita del primo posto. Si ritrova Juve e Atalanta alle calcagna, vede l’Inter da molto lontano e potrebbe anche non vederla più da qui alla prossima settimana. Forse il quarto posto è un azzardo, ma non credo sia così utopistico. La banda di Pioli ha cavalcato l’onda dell’entusiasmo per molto tempo andando a nascondere le lacune tecniche e di organico della squadra, oltretutto falcidiata da infortuni e positivi al covid. Nonostante tutto, la conquista della Champions via qualificazioni è un enorme traguardo per una squadra che fino al periodo pre-covid annaspava a metà classifica.

Quinto posto: Napoli. La squadra di Gattuso tutto sommato sta ottenendo buoni risultati, e credo che manterrà il posto attuale. L’unico inconveniente sono le diatribe con DeLa, ma sembra che Ringhio le sappia gestire a dovere e riesca a tenere fuori la squadra da questi battibecchi. Ancora non si è capito se Gattuso verrà confermato, e questo è un punto debole: può colpire il morale nel momento sbagliato. Mertens e Insigne porteranno però la loro squadra in Europa, per via diretta.

Sesto e Settimo posto: con Juve e Atalanta in finale di Coppa Italia, il settimo posto darà il diritto all’accesso all’Europa League via qualificazioni. Le due romane sono in lizza per il posto: vedo la Roma sesta e la Lazio settima. Nonostante le difficoltà con le big, la Roma ha fatto vedere grandi cose con le “piccole” ha in programma la maggior parte delle partite proprio contro delle “piccole”. La Lazio dovrà ritrovare il suo bomber Immobile e lo smalto che l’ha contraddistinta gli scorsi anni se vuole puntare più in alto. Non voglio dire che rischia il posto in Europa perché ha 10 punti di vantaggio su Hellas e Sassuolo, ma nel calcio può succedere di tutto.

Retrocessione. Ad oggi è impossibile stabilire la quota salvezza, ma la metto a 35 punti. Perciò per me scenderanno in B Crotone, Parma e una tra Cagliari e Torino. Il Crotone ormai è quasi spacciato: ad oggi la zona salvezza è a 9 punti di distanza, che potrebbero diventare 12 se il Toro vincesse il recupero con la Lazio. Nonostante la straripante Simy non conquisteranno la salvezza. Parma che ha tentato di rinfocillare la rosa a Gennaio per salvarsi, ma al momento è stato solo un buco nell’acqua. Sarà complicata per la compagine crociata.  L’altro posto maledetto sarà occupato da Cagliari o Torino, appunto. Entrambi hanno in programma partite molto complicate con delle big oppure scontri diretti: il Toro parte leggermente avvantaggiato per la partita in meno e per il morale tirato su dal pareggio nel derby.  Ne vedremo delle belle.

Chi aspira a di più. Hellas e Sassuolo sognano la qualificazione in Europa a discapito di Roma o Lazio. In un piazzamento migliore spera anche la Fiorentina di Rocco Commisso e del ritornato Iachini. Samp, Bologna, Udinese e Genoa dovranno solo contenere i danni per mantenere la posizione attuale. Spezia e Benevento si stanno leccando le dita: non si aspettavano di ritrovarsi in questa posizione, ma dovranno lottare con le unghie e con le dita per mantenersi a distanza dalla retrocessione.