Da quando il Sassuolo è sbarcato in Serie A, non se n'è più andato. Merito di un progetto serio, complesso ed evoluto nel corso degli anni. Il patron Squinzi, amministratore unico di Mapei, acquistò il club nel 2002, portandolo nel grande calcio nel giro di dieci anni.

Ora, trascorsi sedici anni dall'acquisto del club, possiamo parlare di una realtà ormai consolidata della nostra Serie A. Se per le prime due stagioni si può parlare di periodo di assestamento (17° e 12° posto), nelle stagioni più recenti abbiamo avuto prova di quanto il progetto del Sassuolo sia ben organizzato. Il sesto posto ottenuto nel 2015-16, con conseguente Europa League, è stata finora la vetta più alta toccata dal club emiliano, che dopo un paio di stagioni un po' al di sotto delle aspettative (12° e 11° posto) ora sembra tornato a lottare per le posizioni europee.

Fin dalle prime stagioni di A, il Sassuolo ha intrapreso un mercato all'insegna della valorizzazione dei giovani talenti, rivendendoli spesso a prezzi favorevoli. Merito di un ambiente, quello emiliano, nel quale molti giocatori sono riusciti ad esprimersi al meglio senza eccessive pressioni, ma merito anche di allenatori specializzati nel lavoro coi giovani come Di Francesco, Iachini e De Zerbi.

La scelta fatta dalla società di affidare la panchina a De Zerbi è stata molto coraggiosa, in quanto l'allenatore veniva da due retrocessioni consecutive con Palermo e Benevento, ora però questa scelta sta dando i suoi frutti, grazie alla preparazione di un allenatore in piena sintonia con la linea verde proposta dal Sassuolo.

Gli esempi di Lirola, Marlon, Magnani, Rogerio, Adjapong e Sensi (oltre all'acquisto di Locatelli e all'eterna promessa Berardi) sono solo alcuni degli ultimi talenti che il Sassuolo sta forgiando: giocatori acquistati da altri club e fatti crescere a forza di prestazioni di categoria. Non dimentichiamoci poi dei vari Vrsaljko, AcerbiPellegrini, Politano, Defrel Zaza, giocatori esplosi nei Neroverdi e venduti a prezzo d'oro ai grandi club.

Una società che punta sui giovani, spesso italiani, che fa bene al nostro calcio, in un momento di estrema difficoltà per la nostra Nazionale.