Ritorniamo a parlare di calcio. Finalmente anche noi Juventini dopo le ultime due partite fra campionato e Champions possiamo ritornare a parlare di calcio e sperare.
Vorrei dirvi che sembra strano che tutto questo coincida con l'inserimento obbligato dei giovani nell'undici titolare, strano però non lo è affatto. I giovani "corrono" tanto e la loro corsa ci ha permesso contro il Lecce prima e contro il Psg ieri di portare la pressione sul portatore di palla avversario con più continuità e di conseguenza con più efficacia, quindi di soffrire di meno il correre all'indietro con i centrocampisti quasi sempre presenti sia nella fase offensiva sia in quella difensiva rinculando prontamente.

La cosa però che più dovrebbe notarsi è la velocità alla quale anche noi finalmente abbiamo giocato, vedendo una squadra molto più vicina a quella evoluzione "Europea" tanto agognata e tanto richiesta, però come mai all'improvviso è successo tutto questo? Bacchetta magica? Sfere del drago? No, la risposta non ha a che fare col miracoloso ha solamente un nome ed un cognome: Nicolò Fagioli. Un ragazzo che nei piedi ha il calcio e con i suoi piedi alla nostra squadra ben supportato da Rabiot e Locatelli ha portato di nuovo un po' di calcio. Un calcio bello, elegante e sfrontato come la giocata su un certo Lionel Messi o la difficoltà degli avversari nel togliergli la palla, la velocità di pensiero nella giocata e la qualità delle sue giocate, con errori ridotti al minimo e delle movenze che alle volte davvero ricordano chi nel calcio era chiamato "Il Maestro".
Allegri che sempre si è vantato di plasmare la squadra intorno ai migliori giocatori ed alle loro qualità, dovrebbe capire che nonostante l'età Nicolò è uno dei punti fermi dal quale ripartire, perchè è nella nostra rosa l'unico in grado di giocare da regista con la qualità che il calcio odierno richiede. Chissà cosa potremmo vedere se Allegri decidesse di metterlo stabilmente nei titolari, con Rabiot da un lato e un Pogba dall'altro ( quando deciderà come Di Maria di tornare seriamente a giocare ).
Chissà come potrebbe giovarne un certo Dusan orfano di qualità intorno a lui o un Federico Chiesa anche lui portatore di calcio moderno e luce per la nostra squadra, un altro che ieri ha portato cose che non vedevamo da tempo: corsa, dribbling, sacrificio e l'ansia negli avversari che nessun nostro giocatore ad oggi portava. Che bello rivederlo correre, lottare e calciare nel nostro stadio.

Vorrei concludere menzionando un ultimo giocatore che pian pianino sono sicuro uscirà fuori: Gatti. E' vero ieri ha pagato subito l'inesperienza e la differenza di categoria dalla quale proviene come l'uccellamento con conseguente ammonizione subito da Mbappè (vorrei comunque vedere quanti difensori oggi non siano stati umiliati dal francese), come è anche vero che il ragazzo ha qualità indiscutibili, evidenziate da un recupero indovinate su chi? Mbappè. Alle volte ricorda davvero Chiellini con il suo modo rude nei contrasti e le sue corse in avanti palla al piede, con quella curiosità di vedere se la coppia con Bremer sia possibile e l'arretramento di Kostic a terzino che stuzzica il palato.
Servirebbe coraggio parecchio coraggio, che con un'Europa League da vincere finalmente ci possiamo permettere. Dare fiducia ai nostri giovani per crescere con loro, vedendo quella squadra che potremmo essere: moderna, forte, bella e vincente.
Che ne dici mister, ritorniamo a parlare di calcio?