Buonasera,
è da tanto che non scrivo ma devo ammettere che questa travagliata stagione ha abbattuto di tanto la voglia di seguire e di parlare di calcio. Di contro è riuscita a lasciare parecchi strascichi e pensieri.

Partiamo per gradi, le plusvalenze.
Ormai ho capito che se ci chiamano vecchio continente un motivo ci sarà e il calciomercato, i trasferimenti dei calciatore sono il più nitido esempio della nostra avversità al moderno funzionale: all'ingaggio del giocatore che oggi toccano cifre mostruose aggiungiamo il costo del cartellino con cifre altrettanto mostruose se non proprio "killer" dando così a pochi lo spazio per crescere e a certi eletti le chiavi di un calciomercato diventato la boutique personale dei "petrodollari".
Andassimo a raccontare oltreoceano una cosa del genere ci prenderebbero per pazzi, mostrandoci come uno degli sport che fattura di più al mondo abbia rinnegato questa via portata al massacro. In Nba il valore del giocatore è dato dal contratto e ovviamente il contratto del giocatore dipende dalla bravura dello stesso (più sei bravo e più ti paghiamo), portando così le squadre a scambiare i giocatori per il valore del loro contratto, dando vita a scambi e soluzioni bellissime (vedere per esempio la trade che portò Capela ad Atlanta) praticamente senza muovere un dollaro.
Facciamo un esempio pratico, vorresti Mbappè? Bene ti ascolto ma hai un giocatore che vale quanto lui da darmi in cambio? No, ma lo voglio lo stesso! Ok allora dammi Tizio, Caio e Sempronio! Affare fatto!
Ovviamente non sarà tutto così semplice, ma questo potrà davvero portare una soluzione ai costi aggiungendo quel pepe alle trattative, senza dimenticarsi che di giocatori da 40 milioni di dollari quasi tutte la franchigie ne sono provvisti quindi ogni squadra ha la possibilità di regalare una "star" alla propria gente. In questo sport così fascinoso la Lega ti mette a disposizione altri due strumenti molto efficaci, un tetto alle spese di ogni squadra ovvero il Salary Cup ( su base annuale ) e la Luxury Tax in caso di sfondamento del tetto fissato. Tutti diranno eh ma i roster sono più corti (mica tanto), giocano solo 30 squadre... Vero, ma più è grosso il sistema nel quale ti muovi, più è applicabile il concetto avendo la più alta visibilità internazionale imponendo a tutte le leghe iscritte alla UEFA questo modello. Evitando definitivamente in un colpo solo le più fastidiose parole scritte ed udite negli ultimi anni nei salotti del pallone: minus e plusvalenze.
L'apice sarebbe riuscire ad inserire un draft inserendo magari le squadre e i giovani che prendono parte alla Next Gen dando a quelli che saranno i futuri rookie un contratto minimo standardizzato e un valore in prospettiva molto forte con la " scelta ( pick ) " e che sarà sviluppato in base ai piazzamenti europei delle squadre con lo stesso modo dell'Nba ( più basso è il piazzamento più alta sarà la scelta ), oltre a diventare così un plus da aggiungere negli scambi più complicati, ovvero dando valore al futuro di questo sport.
Tutto questo però comporterebbe anche ad una sostanziale ristrutturazione di quello che è adesso il prodotto calcio.

Tocchiamo ora il secondo punto, la Superlega.
Non vedo perchè costruire una competizione nuova quando si può decisamente migliorare quello che si ha già e farlo confluire in maniera più fluida integrando ancora di più le leghe nazionali nella vetrina Europea.
Partiamo per step, il primo: iniziamo ad immaginare il campionato come quella che sempre per gli amici oceanici è identificata come " Stagione Regolare " e la stagione Europea come " Off- Season ". I campionati avranno lo stesso numero di partite ma non saranno inframezzati dalla classica competizione interanazionale ( Nazionali a parte ) facendo così accorciare la durata del campionato e spostando alla fine di questo tutte le competizioni internazionali della quale farà parte la fase finale di ogni campionato: alla fine le prime otto squadre in classifica si affronteranno in scontri diretti per decretare i gradi d'accesso alle varie copetizioni internazionali e il campionato. La vincente oltre all'agognato scudetto sul petto entrerà come testa di serie nella fase che potremmo chiamare Champions League, nentre la seconda così come le altre 2 semifinaliste entreranno in base al proprio ranking UEFA, le quattro eliminate al primo turno di questa " Off-Season " giocheranno gli spareggi per entrare nelle varie Europa League e Conference League. Tutte le partite di questa fase saranno dirette da arbitri internazionali e i ricavi saranno già ricavi " europei ".
Ora passiamo a quella che sarà la nuova Champions o come piace chiamarla a me " Super Champions League ", inizierà una settimana dopo la fine dei " play-off " nazionali e sarà divisa in 2 gironi da 16 squadre che fra loro giocheranno partite di andata e ritorno, le prime 8 di ogni girone si sfideranno in un doppio scontro ad eliminazione diretta per arrivare alle cosiddette " finals " dove si incontreranno con la vincente dell'altro girone. Cosa comporterebbe questo? Probabilmente a livello temporale quasi nulla se si andassero ad abolire le Coppe Nazionali quali che non sono altro che una vetrina alle volte squallida  per la qualità delle partite viste e per i giocatori messi in campo, a livello di introiti cambierebbe tutto, perchè avendo per un certo periodo soltanto una torneo da affrontare, quel torneo in quel momento acquisisce tutta la visibilità e l'interesse che merita, avendo così la possibilità di crescere e di competere con quelle leghe che ad oggi sono avanti ad altre.
Un sistema calcio così pensato non solo creerebbe più appeal, ma darebbe finalmente quello strappo definitivo con tutti gli altri sport, avendo così ricche proprietà non più impegnate a massacrare lo sport a suon di soldoni, ma bensì impegnate nel migliorare la qualità degli strumenti (stadi, training center) e delle città nella quale vivono queste superstar.
E' probabilmente un'utopia un sistema calcio così, come probabilmente ne è la sua più naturale evoluzione.