E' arrivato il momento di dire basta! Di guardarsi in faccia, ammettere le proprie colpe e dire basta!
Devo ammetterlo, ero uno dei più felici per il ritorno del Conte Max, speranzoso di uscire da questa agonia calcistica, fiducioso del fatto che Massimiliano dovesse finire qualcosa di incompiuto con le due finali di Champions giocate e perse. Sarebbe stato bello, bellissimo.
La realtà purtroppo è un film horror a tinte bianconere, dove la protagonista risorge, per suicidarsi ancora, ancora ed ancora.
Un inferno dantesco dal quale non c'è luce, non esiste Beatrice.
Un inferno nel quale ci ha condotti il nostro Max: un vecchietto alla deriva che si ostina a pensare che il calcio non sia cambiato, che i giocatori non siano cambiati, quando tutto cambia, tutto si evolve.

E' brutto ammetterlo per i romantici come me, ma le pallonate che ieri ci ha rifilato il Benfica non solo mi hanno fatto vergognare, mi hanno fatto domandare se noi tifosi ci meritiamo queste sofferenze ogni martedì e mercoledì e da un po' di tempo a questa parte anche ad ogni traferta. Il più delle volte assomigliamo ad una mandria al pascolo che una squadra di calcio, tanto anche allo stadio c'è il prato per i nostri "cavalli", aspettando la luce di un fantino magico che non arriverà, quel calcio non esiste più.
Il calcio di oggi va veloce, ha strapotere fisico, ed è fatto di schemi, di tattica e di tecnica, soprattutto di tecnica in velocità. Tutte cose che in questo momento noi non abbiamo. Il più delle volte vediamo una squadra scollata fra i reparti, che ha il terrore di giocare a calcio e l'incubo di dovere correre sia in avanti che indietro.
Eppure le qualità per riuscire a creare un ottimo gioco di squadra anche armonioso da vedere lo hai almeno nell'ipotetico undici titolare e forse anche in qualche riserva. Purtroppo il nostro Presidente ha deciso di continuare a distruggere quello che lui era riuscito a far risplendere, non capendo che la Juve con questi giocatori, molto giovani, non ancora campioni ma potenziali tali, non può più permettersi un allenatore che non allena i giocatori. Forse, piuttosto che ammettere l'errore, vado in carcere e porto tutti nel buio con me. Ormai la Champions è andata, cambiare è inevitabile, per salvare il patrimonio che hai, ovvero i tuoi giocatori, oltre che la faccia. Sfruttando la pausa per il Mondiale e sperando in qualche uscita anticipata, ricostruire una seconda parte di stagione degna della maglia bianconera, degna del nome Juventus. Con forse un'Europa League da vincere e non da giocare, per riprendersi il rispetto che ieri ci è stato definitivamente tolto, per abituarsi a vincere, qualcosa di più, magari, chissà, un giorno...
L'unico problema? E' avere il coraggio di farlo ora, perché i vari Di Maria, Chiesa, Vlahovic, Paredes, Rabiot, Bremer, Pogba hanno bisogno di qualcosa di più, i tifosi hanno bisogno di qualcosa di più, la nostra storia e il nostro centenario meritano qualcosa di più: corsa, pressing, attacco dell'avversario, un centrocampo capace di accompagnare difesa ed attacco, una difesa sicura, ed un gioco, una minima parvenza di gioco.
Perché è arrivato il momento di dire basta! Al vedere passeggiare sul nostro corpo giocatori che erano finiti nel nostro tritacarne come Jao Mario.
E' arrivato il momento di dire basta nel vedere giocatori "normali" diventare "fenomeni" sempre contro di noi e tornare "normali" contro gli altri.
E' arrivato il momento di dire basta! Perché ci irridono, ci umiliano. Come il goal di tacco di ieri sera... ed io un goal così, non lo voglio subire più.
Possibilmente mai più.