Buonasera, dopo ben otto anni sono riuscito a non guardare la mia squadra cambiando canale a fine primo tempo. Prendetemi per pazzo, insultatemi o ditemi quello che volete, ripeterò all'infito questo mantra, questo dato di fatto: il bel gioco a Torino non hai mai pagato! Per questo faccio un appello al presidente, a Paratici e a quel Pallone d'oro che forse dovrebbe parlare con gobbi scritti che pensare, ridatemi il nostro allenatore, l'unico vero allenatore da Juventus visto nel post-Calciopoli, quello che ha ridato alla Juventus la dimensione juventina. Scrivo così perchè molte vedove di Conte pensaranno il contario, pensaranno che sia stato Antonio a ridarci tutto. Pensaranno che Allegri abbia solo vissuto di rendita o che sia stato solo fortunato, quando forse l'unico fra i due ad essersi sudato tutto è stato il secondo e qui portiamo degli esempi.

Il goal di Muntari (per quanto possa godere ancora vedere lo "zingaro" perdere uno scudetto) non è fortuna per Antonio? Finale di Champions a Berlino, ammirando forse la Juve più forte avuta in questi anni, definita squadra bollita dal mancato acquisto di Iturbe e unica a fermare il Real delle quattro Champions in cinque anni, sfavorita nettamente dall'arbitraggio, tripletta sfiorata da Max al suo primo anno... solo fortuna? Iniziamo a parlare di reali sfortune: contro il Bayern di Guardiola (uno dei pochi allenatori non battuti da Allegri) fu un errore normale (Evra) a condannarci, contro il Real fu un arbitro in cerca di protagonismo seppur in buona fede, contro l'Ajax quest'anno arrivammo senza mezza squadra all'appuntamento, dando ovviamente colpe allo staff di Allegri che in queste occasioni riusciva a far rendere la squadra sempre fisicamente al massimo, non si vince a caso 3-1 contro il Real al "Bernabeu" o non si annichilisce il Barcellona di Messi restando per di più l'unica squadra al mondo ad uscire con la porta inviolata nel doppio confronto. La Champions della finale di Cardiff ci ha regalato effettivamente una delle Juventus più belle (nettamente migliore a questa di oggi), che per arrivare a cotanta bellezza ha dovuo spendere tantissimo a livello fisico durando quarantacinque minuti contro CR7 ed amici.

Ridatemi l'allenatore che ha letteralmente distrutto l'attuale allenatore della Juventus, surclassandolo sotto ogni punto di vista, e non ditemi che una finale di Europa League e un terzo posto in Premier valgono di più di un 75% di vittorie sulla nostra panchina, ed effetivamente pur rispettando il Chelsea la Juve è tutta altra cosa, ha tutta altra storia, soprattutto non potete dirmi che undici trofei in cinque anni sono arrivati casualmente. La realtà però è che io continuerò a sognare la Champions come tanti continuerete a sognare che certi allenatori possano funzionare a Torino. Resto dell'idea che gli sconfitti resteranno sempre sconfitti e che i vincenti resteranno sempre vincenti, vedi Conte ma vedi soprattutto Allegri. E come sempre resterò dell'idea che per guidare una squadra abituata a vincere ci voglia un vincente, non un casuale, e Sarri oggi con un squadra costruita più per Max, che per lui è solamente uno che si è seduto casualmente sulla panchina più prestigiosa di tutta la Seria A e una delle più prestigiose nel mondo. Uno però purtroppo è casualmente a casa senza poterla allenare, tradito dai tifosi per una coppa casualmente mai arrivata e per un'antipatia portata dietro dal Comandante che mai affonderà (anzi analizzerà con cura certosina persino le rifiniture della tovaglie) con la propria nave diventando sempre più simile ad un Ponzio Pilato. Ricordiamoci che tanto il poi la si vince (tipico stile Juve) dopo Marcello l'ha portato Massimiliano. E ricordiamoci citando allenatori che personalmente comprendo poco, Sarri a Napoli ha perso, Capello a Roma vinse, Eriksson pure. Mazzari e Benitez a Napoli qualche torfeo (seppur del nonno) l'hanno portato con Inler e Zuniga però. Pensateci, io intanto continuerò ad urlarlo: VOGLIO UNA JUVE AL MAX(IMILIANO).