L’incredibile errore arbitrale in Juve-Salernitana è molto più destabilizzante di quanto si pensi.
A monte vi era e vi è tuttora il disegno politico di contrastare il prestigio della Juventus nel campionato italiano e conseguentemente ridurne quello nazionale e internazionale. La diminuzione del prestigio si dovrebbe tradurre in minori incassi per la società, producendo una diversa distribuzione delle risorse a favore degli altri competitors. Da qui la guerra che costantemente viene condotta a tutti i livelli e con ogni spudorato mezzo in danno della Juve.
Ora, a parte le colpe dovute all’arroganza e alle carenze di professionalità interne alla società (carenze che si riflettono sul bilancio e sul rendimento sportivo e che contribuiscono in misura preponderante all’erosione del prestigio e al crollo del valore azionario), si ritiene che l’avverso disegno, ormai palese, viene settimanalmente portato avanti da tutti gli attori con cinismo e spregiudicatezza, mediante:
a) L’applicazione “scientifica” del regolamento VAR che non interviene quasi mai nelle situazioni da cui la Juve potrebbe trovare giovamento, mentre interviene con chirurgica precisione, fotogramma per fotogramma, ogni qual volta esiste un qualsiasi minimo dubbio che riguarda il gioco della Juve. Tutte le azioni in area della Juve vengono attentamente analizzate alla ricerca dell’elemento che possa consentire l’assegnazione di un calcio di rigore a favore della squadra avversaria. Nel caso di qualche episodio a favore della Juve, le riprese televisive sono sempre, guarda caso, a campo largo, raramente ristrette così non si può dare corso agli opportuni accertamenti.. Insomma, due pesi e due misure.
b) La gestione dei falli durante la partita, ove ogni contrasto viene sanzionato in danno della Juve se a commetterlo è un nostro giocatore. Viceversa se i falli sono commessi dai giocatori avversari non vengono sanzionati. Quelli degli avversari non sono falli, ma normali contrasti di gioco!
d) La telecronaca delle partite e dei commenti negli studi televisivi. Tutti i telecronisti sono, salvo poche eccezioni, felicissimi nel veder perdere la Juve, i loro commenti, nonostante i tentativi di camuffamento, sono al limite della decenza, dando regione all’arbitro quando prende decisioni in danno della Juve e sollevando dubbi nel caso in cui qualche decisione è favorevole a quest’ultima. Per loro ogni contrasto nella nostra area sarebbe rigore in favore dell’avversario e se l’arbitro non fischia siamo stati graziati. Se il fallo viene commesso dagli avversari nella loro area, naturalmente non si tratta di rigore, ma di normale contrasto di gioco, non insufficiente grave per giustificare un calcio di rigore a favore della Juve.

Detto questo e tornando al titolo dell’articolo, a mio avviso, dalla prossima partita in poi, assisteremo sicuramente ad una ancor più scientifica gestione della VAR, nel senso che riscontreremo alcune non richieste decisioni arbitrali sfacciatamente favorevoli alla Juve (per compensare il torto oggi subito), ma tali favorevoli decisioni non saranno mai inserite nelle partite o nelle situazioni che contano, ma saranno elargite o in situazioni ininfluenti, ovvero in danno di qualche squadra che ci precede in classifica (è inutile fare i nomi di Napoli, Inter, Milan, Roma, Lazio, Fiorentina, ecc.) di modo che la solita cassa di risonanza anti juventina possa riprendere vigore. Così che, attraverso una pseudo azione compensativa, la classe arbitrale, la Federazione, la Lega di Serie A avranno sempre la possibilità di danneggiare scientificamente la Juve e suoi tifosi.

Ora, nonostante tale palese disegno eversivo, la società se ne è estraniata completamente e incomprensibilmente.
E qui si possono ipotizzare i seguenti tre casi: 
i) o la società è sotto ricatto e quindi teme che da eventuali sue proteste possano sortire guai peggiori;
ii) oppure la società, per chiudere certe vertenze e per limitarne i danni, ha fatto dei compromessi e quindi ora non può fare altro che stare zitta;
iii) ovvero, la società non si rende conto di niente o ha deciso di scegliere il quieto vivere incurante dei gravissimi rischi, economici, giuridici e sociali a cui sta andando incontro.

A mio avviso coesistono tutte e tre le situazioni di cui sopra. Ma una cosa è certa, così non si può più andare avanti.
I componenti del Consiglio di Amministrazione e i componenti del Collegio Sindacale possono essere chiamati a rispondere per negligenza, per omissioni di atti d’Ufficio o per cattiva gestione della società e non mi pare che la società sia ben gestita se si profila una nuova perdita di Euro 250.000.000; per non parlare dei risultati sportivi. A mio avviso gli attuali amministratori stanno scherzando col fuoco!

In conclusione, ritengo che i prossimi mesi saranno difficilissimi:
-dal punto di vista mediatico,
-dal punto di vista sportivo,
-dal punto di vista economico.

Mi aspetto che gli amministratori della società, se tali effettivamente sono, si diano da fare per predisporre e rendere pubbliche tutte le iniziative atte a ricondurre nei limiti della normalità i rischi di cui sopra, rischi che se ulteriormente sottovalutati possono portare al tracollo definitivo della Juventus, che a quel dovrà essere anch’essa venduta al fondo di turno e con la vendita sparirà una significativa parte del patrimonio sportivo e culturale italiano, con buona pace dei soliti denigratori.
Mi auguro di avere torto e di essere smentito dai prossimi eventi, ne sarei felicissimo!