La Teologia del peccato elaborata dai padri della Chiesa (Sant’Agostino, San Tommaso, Abelardo, Bernardino da Siena ecc.) annovera tra i vizi capitali il peccato di superbia.
Addirittura, San Gregorio Magno aveva escluso il vizio della superbia dall’elenco di tali vizi perché, a suo dire, la superbia era all’origine di ogni male, era la regina dei vizi.
Il peccato di superbia è stato via via sempre più declinato dai padri confessori e il peccato di presunzione è uno dei prodotti di tale declinazione. Così che di presunzione peccò Adamo allorché voleva acquisire la conoscenza del bene e del male e di presunzione peccò Lucifero pensando di usurpare la somiglianza dell’Altissimo, nella misura in cui voleva essere come nostro Signore.
Ora, a mio avviso, è indubbio che alcuni peccati di presunzione siano stati commessi in questi ultimi anni in casa Juventus. Ad esempio:
- un peccato di presunzione fu commesso quando venne licenziato Marotta, pensando tranquillamente di poter fare a meno della sua figura , ma senza avere a disposizione un amministratore migliore del predetto e quindi senza un sostituto adeguato;
-un peccato di presunzione fu commesso, quando si decise di licenziare tranquillamente Allegri, non più ritenuto adeguato, pur essendo un tecnico fortunato e quindi vincente. Senza la presunzione, si poteva procedere insieme con quel tecnico nella ridefinizione del parco giocatori;
-un peccato di presunzione è stato commesso allorché si decise  di fare il passo più lungo della gamba, tesserando a costi spropositati il calciatore Ronaldo. Non si tenne conto del fatto che una simile operazione avrebbe avuto sì riflessi positivi, ma anche rifessi negativi sul bilancio, sul parco giocatori, sul modo di giocare. Non è un caso che senza Ronaldo abbiamo disputato due finali Champions , mentre con Ronaldo ci siamo fermati ben prima. Ciò qualcosa vorrà dire;
-un peccato di presunzione è stato commesso da Sarri accettando la guida della Juventus, pur essendo stato per moltissimi anni l’antagonista della stessa e quindi sottovalutando la naturale avversione maturata in questi anni nel tifo juventino ed, inconsciamente, in alcuni giocatori;
-un peccato di presunzione è stato commesso da Nedved e Paratici che, a quanto si dice, avrebbero gradito e facilitato l’esonero di Allegri, sostituendolo con altro tecnico;
-un peccato di presunzione è stato commesso dal presidente Agnelli allorché ha deciso di affidare quest’anno la Juventus ad un tecnico privo di esperienza e, mi sia consentito, privo di mordente e quindi incapace di mantenere costantemente alto lo spirito agonistico dentro e fuori dal campo (vedasi i risultati altalenanti fin qui ottenuti e vedasi i pareggi ottenuti ,proprio per mancanza di spirito agonistico, con squadre di inferiore livello tecnico) ;
-un peccato di presunzione è stato commesso da Pirlo, gran brava persona, nell’assumere la complicata guida tecnica della Juventus, ritenendo di poter gestire senza grossi problemi una squadra come la Juve;
-un peccato di presunzione è stato fin qui commesso dai giocatori, nella misura in cui hanno ritenuto sufficiente, per vincere le partite, il solo carisma della Juventus e quindi approcciando le tesse senza la dovuta concentrazione, senza il dovuto senso di responsabilità. senza lo stimolo della  dovuta sofferenza;
-un peccato di presunzione è stato commesso da tutta la Dirigenza nel non capire che dopo nove scudetti difficilmente avremmo vinto il decimo senza un’adeguata preparazione tecnica e mentale e senza l’apporto dei tifosi allo stadio;
-un peccato di presunzione è nel non capire che quest’anno avremmo avuto tutti contro e che non ci sarebbe stato perdonato niente , proprio per non farci vincere ancora (vedasi ammonizioni, espulsioni, contegni arbitrali, sentenze Collegio di Garanzia, ecc.);
-un peccato di presunzione è stato commesso anche da noi tifosi, nella misura in cui ci siamo illusi di essere ancora i più forti, senza tener conto del fatto che le altre squadra, grazie anche al nostro aiuto (leggi: Inter), si erano rafforzate ,mentre noi regredivamo sul piano dell’agonismo;
-un peccato di presunzione, commesso da tutti noi (Società, dirigenti, giocatori, allenatore e tifosi), è il non aver ancora capito le difficoltà che ci attendono in termini sportivi, economici e di gradimento; difficoltà che assumeranno dimensioni pericolosissime  nel caso in cui non dovessimo qualificarci per la prossima Champions League.
-per finire, un più grosso peccato di presunzione forse lo sta commettendo chi scrive, nella misura in cui crede di aver individuato nelle colpe degli altri i risultati negativi fin qui lamentati;

Cosa fare? Forse siamo ancora in tempo per salvare la stagione, non certo per vincere lo scudetto, ma, per riuscirsi, è bene che tutti percepiscano chiaramente e senza ulteriori indugi i rischi che si stanno correndo.