Probabilmente chi si sarà fermato a leggere il titolo penserà: questo è pazzo, e sicuramente avrebbe molto seguito dietro di lui.
Io invece ritengo che partendo da questi nomi, dopo anni di sofferenza senza alcun obiettivo raggiunto, si possa ripartire con umiltà e spirito di sacrificio.
Converrete con me che la gente sopra citata è contraddistinta da un fattore comune... hanno vinto! E pure tanto.
Sicuramente molti potrebbero ribattere sostendendo il fatto che la carta d'identità giochi a loro sfavore, e il chilometraggio sulle gambe possa inficiarne la forma in una stagione intera. Proverò nel mio piccolo a spiegarvi come da questi assi proverei a ricominciare a tornare in vetta, lì dove il nostro amato Milan dopo anni merita di stare.
Io ho sempre pensato che ci parla a sproposito di giovani da lanciare in maniera isterica, non abbia mai visto una partita di calcio e non abbia compreso mai fino in fondo come si creano cicli, che nel tempo possano raggiungere obiettivi importanti. La mia idea è che i giovani vadano accompagnati in un gruppo già fatto, in maniera graduata, dandogli i giusti compiti, e la consapevolezza che anche sbagliandosi possa sempre rimediare, perchè dietro c'è chi sa uscire da determinate situazioni.
Faccio un esempio su tutti... Kakà!
Quando arrivò al Milan, era di sicuro talento, ma tutto da dimostrare, secondo voi se non avesse trovato quel gruppo ad accoglierlo, avrebbe espresso a pieno tuttele sue qualità? A mio parere no. All'inizio ci fece vedere subito di che pasta era fatto, e anche sbagliando qualche partita, supportato da campioni di quel calibro ne uscì alla grande, facendo ricredere anche i più scettici.
La storia ci racconterà del talento assoluto che è stato, di come è divenuto determinante nelle vittorie del Club, e di come successivamente sia diventato leader, in una squadra che già ne aveva parecchi in organico.
Passando ai nostri giorni, senza farsi rimproverare di pensare sempre al passato che stenta a tornare, e di soffrire di nostalgia cronica, parliamo di come il Milan potrebbe partendo dai nomi fatti, costruire una squadra che abbia il giusto mix di giovani e non, che a mio avviso sono il giusto connubio per tornare a competere.
Storicamente o almeno dall'era berlusconiana in poi il Milan ha avuto sempre una coppia di centrali difensivi di assoluto livello e partendo dal presupposto che le buone case si costruiscono dalle fondamenta, tutto parte dalla difesa.
Negli ultimi anni si sono alternati gente come Paletta, Zapata e Musacchio per citarni alcuni, essendo molto lontani dal livello a cui eravamo abituati. Intendiamoci tutti professionisti che hanno dato tutto ciò che avevano, ma evidentemente non è abbastanza se indossi quella casacca.
Oggi si parla ancora di puntare su Romagnoli, che negli ultimi anni non ha avuto quella crescita che ci aspettavamo... io in primis. E' giusto dire che è arrivato nel momento sbagliato nel posto sbagliato, e chissà che in un'altra squadra costruita diversamente, oggi non staremmo parlando di un giocatore di assoluto livello. Ma non lo è... ma può ancora diventarlo.
Sì, potrebbe diventarlo se accanto avesse maestri del mestiere che hanno scritto la storia recente del nostro calcio.
Se anche una vecchia volpe come Ancelotti pensa che ancora Thiago possa dare tanto, è lecito fare un tentativo per riportarlo a Milanello e dargli in mano la retroguardia rossonera... lì dove tutto è cominciato e dove è diventato grande.
Ho citato Godin, perché anche per lui vale il fatto che secondo me, ha ancora due anni di alto livello, e il fatto che nella difesa a tre di Conte faccia fatica a esprimersi mi fa propendere verso questa opportunità. Sì, opportunità perché quest'anno chiamato a giocare a tre dopo anni di difesa a quattro, non mi sembra si sia espresso al meglio, andando in sofferenza  spesso a causa delle  sortite avversarie a campo aperto, chiudendo tante partite da insufficiente.
Non credo che Conte faccia i salti mortali se dovesse rinunciare a lui che nell'Inter non è considerato indispensabile, mentre da noi con Thiago potrebbe formare una linea di assoluto livello... efficace e pragmatica. Un pensierino lo farei.
Considerando il fatto che è lecito avere tre centrali di livello che giochino per due maglie da titolari, terrei Kjaer come quarto e lascerei partire Musacchio che è evidentemente a fine ciclo. Non male come batteria di difesa.
Passando al confermatissimo Theo sulla fascia sinistra e dando l'ultima occasione a Conti sulla destra, lascerei partire Calabria, che di occasioni ne ha avute tante (senza sfruttarle). Con i soldi della sua cessione andrei a usarli per prendere un'alternativa a Hernandez, mentre mi sembra buono il nome fatto di Dumfries sulla destra, che si giocherebbe il posto con Andrea.
Concentrandosi sul centrocampo, registriamo l'uscita di Bonaventura che probabilmente nel 442 di Rangnick sarebbe stato l'esterno di sinistra, sperando che l'allenatore tedesco riesca a prendere Szoboszlai che ritengo essere un buon giocatore (anche se la concorrenza è tanta).
A fianco di Bennacer (da confermare) ci sarebbe il gradito ritorno di Bakayoko al posto di Kessie in uscita (speriamo) mentre nella fascia destra potrebbe agire Chalanoglu che voci sempre più insistenti ci dicono sia un pupillo dell'allenatore (pare che i due si siano sentiti ripetutamente e il calciatore sia al centro del progetto tecnico). Così il centrocampo sembrerebbe tecnico e dinamico al punto giusto.

Parliamo ora di attaccanti, vero punto debole del Milan negli ultimi anni (non ricordo più una nostra punta nella top 5 di fine campionato) che meritano una riflessione a parte.
Spererei ancora nella conferma di Ibra e sicuramente di Rebic (unico degno di nota, dato dal fatto che non tanto tempo fa ha giocato una finale mondiale), prenderei di corsa uno come Mandzukic che ha una voglia matta di tornare in Europa e dimostrare.
Proprio dato dal fatto che si possa con Ranginick tornare finalmente a un modulo con 2 punte, un ariete come Marione farebbe al caso nostro e potrebbe agendo da boa, far rendere al massimo anche gli esterni di centrocampo (facendogli trovare la benedetta via del gol). Al posto di Leao (se non cambia atteggiamento) proverei a prendere un attaccante giovane (seconda punta).

Questa sarebbe la mia formazione iniziale: Donnarumma; Theo, Thiago Silva, Godin, Conti; Szoboszlai, Bennacer, Bakayoko, Chalanoglu; Rebic, Mandzukic(Ibra).
Ecco una formazione giovane, rimpolpata di gente di esperienza che secondo me potrebbe dire la sua nell'eventuale corsa Champions che anche nella prossima stagione sarà agguerrita.
A chi potrebbe controbattere dicendo che i nomi nuovi che ho fatto hanno tutti ingaggi fuori dai parametri del Milan recente, rispondo dicendo, che una squadra che probabilmente l'anno prossimo non giochi in Europa (se lo facesse la dovrebbe interpretare stile Lazio di quest'anno, rincorrendo un unico obiettivo), non ha bisogno di 24 giocatori. Bensi ne dovrebbe avere 18, con delle riserve che non facciano rimpiangere i titolari quando chiamati in causa. E così eviteremo di regalare stipendi a chi poi effettivamente non contribuisce alla causa o non è ha i mezzi per farlo.
Ultima nota sui giocatori che io manderei in prestito e sono: Gabbia, Brescianini e Maldini. Li proporrei "casualmente " tutti al Monza dell'amico Galliani, dove troverebbero un allenatore che è passato dalle giovanili del Milan e che ne conosce il valore. In un campionato come quello difficile e competitivo come la serie B potrebbero giovarne e fare un'esperienza importante per il proseguio della loro carriera. Soprattutto potrebbero avere quel minutaggio che al Milan non avrebbero.
Dovremmo sperare infine nella doppia promozione della compagine brianzola (Berlusconi è stato chiaro già sull'obiettivo della prossima stagione) così che i ragazzi potessero da protagonisti avere l'occasione di mettersi in mostra nella massima serie.
Sembrerebbe utopia... chissà che non si avveri.