Ogni giorno che apriamo i giornali o siti web per ricercare informazioni sui nuovi talenti italiani sperando che questi finiscano nelle nostri squadre del cuore, restiamo basiti dalle quotazioni astronomiche che li accompagnano, valutazioni dei presidenti che a mio avviso non trovano riscontro nelle reali potenzialità dei loro tesserati.

Quando analizzo una notizia per poi discuterla o criticarla cerco sempre di essere sobrio, ma trovo allucinante vedere certe quotazioni che accompagnano calciatori che ancora oggi non hanno dimostrato in alcun modo di meritare tale valore.

Ci sarebbe da analizzare caso per caso per andare a capire che le cifre richieste dai presidenti sono non solo idee fuori mercato ma anche senza logica alcuna  se andiamo a vedere questi giovani quanto hanno inciso realmente nellla stagione passata o quella attuale in via di definizione.

Molti di noi io per primo rimasi un po deluso quando vidi partire alcuni anni fa Verratti direzione Parigi con biglietto di sola andata dopo una splendida cavalcata targata Zeman di un Pescara che annoverava fra gli artefici di quella grande stagione anche Immobile e Insigne.

Fu accolto da molti clamori a Parigi facendo un salto dalla B italiana al Ligue 1 e molti pensarono al fatto che la compagine francese facesse un grosso affare a discapito delle big italiane che non avevano colto questa grande occasione visto il prezzo che poteva ritenersi abbordabile.

Oggi io vedo un Centrocampista normale che gioca nel reparto sicuramente piu debole della squadra francese e non ho mai visto sprazzi di grande calcio uscire fuori dai suoi piedi.

Vedo altresi un centrocampista falloso a volte indisponente che non sposta per nulla gli equilibri della sua squadra e sarà forse anche per il suo ingaggio che è uscito dai radar delle altre big europee che giustamente puntano su altri profili.

E' andato in un club che gioca in un campionato poco allenante e visto i valori che ci sono nella squadra era lecito aspettarsi che il Psg a scapito di quanto abbia speso non ha fatto a oggi neanche una semifinale di champions; quindi abbiamo visto all'opera un calciatore ben pagato vincere facile campionati francesi e coppe di leghe.

Sicuramente non abbiamo la contro prova ma ad oggi credo che il campionato italiano e le sue big non abbiano perso poi cosi tanto con Verratti, anche perchè vedendolo all'opera con la nazionale non mi sembra ci abbia deliziato gli occhi e mai sia stato decisivo e degno di nota, anzi a volte mi sono chiesto perchè giocasse visto il suo contributo insufficiente.

I suoi compagni sopracitati al tempo del Pescara meritano un discorso a parte, perchè giocano uno nella Lazio e l'altro nel Napoli, quindi abbiamo avuto modo di "apprezzarli" piu da vicino, e potremmo essere più veritieri nella giudizio.

Ne da Dortmund ne da Siviglia ci giungono voci di gente che abbia attentato alla propria vita quando il buon Ciro ha fatto i bagagli per cambiare aria, e venendo alla Lazio ha trovato un allenatore che ha puntato tutto su di lui creando un impalcatura attorno al suo finalizzatore principale, ed avendo a disposizione Milinkovic-Savic e il troppo sottovalutato Luis Alberto anche lui ha capito come si bucava la rete.

Insigne invece ha colto l'opportunita di andare nella sua città del cuore a "deliziare "il proprio pubblico sapendo che nel bene o nel male ne sarebbe uscito sempre bene. Con Sarri e una squadra che girava a mille ha fatto vedere qualcosa di buono, con Ancelotti il nulla  con Gattuso vedremo cosa riuscirà a fare, ma non lo vedo decisivo.

Ha preferito restare nel suo orticelllo, facendo sempre a ripetizione le solite cose, e non mi sembra ci abbia mai folgorato con le sue gesta, e anche quando le big europee hanno fatto sondaggi non hanno mai affondato il colpo, spaventati forse anche dalle valutazioni di ADL, o forse perchè hanno capito che in un club di prima fascia non potesse che fare una discreta riserva.

Anche loro in Nazionale non si sono distinti per partite che passeranno alla storia...anche se ci sarebbe da domandarsi chi in questi ultimi anni sia stato degno di nota.

Sono partito da questi tre prorio perchè ritengo che da quel momento storico che le squadre italiane si siano affannate a non far scappare i nostri giovani talenti all'estero per poi essere in difficoltà a farli rientare dalla porta principale della nostra Serie A.

Gli si rimprovera troppo spesso di non puntare sui nostri giovani, ma è anche vero che con queste valutazioni che ci sono sarebbe da folli spendere tanto per farlo non considerando eventuali rivendite e ingaggi che se proporzionati al loro valore farebbero subito impallidire gli addetti ai lavori.

E' giusto che in un periodo storico come questo vengano fatte le giuste considerazioni prima di fare acquisti di questa portata, non trovo giusto invece che questi calciatori vengano valutati cosi tanto dai loro presidenti, perchè ritengo che siano fuori da ogni logica

Partiamo ad esempio da Tonali e Chiesa, per citarne due che sono al centro di voci di mercato che vedono un dualismo di Juve e Inter per tesserarli nelle proprie fila.

Il primo si è sempre rivisto per caratteristiche tecniche più vicino a Gattuso che a Pirlo negLi improbabili paragoni che lo hanno visto protagonista, e oggi viene valutato da Cellino non meno di 50 milioni; un calciatore sicuramente di buona prospettiva che ha fatto un ottimo campionato cadetto e oggi lo stiamo apprezzando nel suo primo campionato nella massima serie. Troppo poco per far si che la sua valutazione schizzi a questi prezzi considerando poi anche il fatto che gioca in una squadra mediocre che probabilmente scenderà di nuovo in B.

Parliamo quindi di un mediano che costerebbe alle big secondo i rumors circa 50 milioni, accompagnato da minimo 4/5 anni di contratto con un ingaggio da 3 a salire...tutto questo per un incontrista che anche a causa dei vari cambi allenatori dell'ormai famoso Cellino non abbiamo capito bene dove potrebbe giocare al meglio in campo, e quindi chi lo prende dovrebbe plasmarlo( e per questo ce bisogno di tempo, e il tempo nelle big è sempre troppo poco) per inquadrarlo bene in un centrocampo a 2 o 3 e se quest' ultimo capire bene se dà il meglio davanti la difesa o da interno.

Ma vi rendete conto che i rischi sono tanti e i margini di guadagno sono pochi proporzionati all'investimento che si andrebbe a fare per un mediano, che sicuramente ti porta quantità ma poca qualità anche a livello realizzativo, cioè quello che si chiede a giocatori di questo livello se proporzionati al valore citato.

Su Chiesa discorso ancora più estremo visto la cifra di 70 milioni che richiede Commisso per il suo giocatore, fuori da ogni logica di mercato visto che ha all'attivo si 100 e passa presenze in serie A ma mai accompagnati da una doppia cifra e anche lui a causa dei continui cambi allenatori non si è mai capito cosa fosse davvero.

Tatticamente sia nell'Inter che nella Juve per motivi diversi non lo vedrei bene per tante ragioni; se giocasse agli ordini di Conte soffrirebbe sia come seconda punta( perchè non ha nei piedi 15 gol) sia come quinto di centrocampo dove il mister ha sempre prediletto giocatori ben più strutturati fisicamente e con una gamba diversa da quella di Chiesa.

Se fosse agli ordini di Sarri dovrebbe fare il Callejon di turno e non lo vedo li sia per il sacificio tattico a cui andrebbe incontro visto che dalla parte opposta agisce Cristiano Ronaldo e poi per il solito motivo che non avrebbe mai la lucidità come si è visto a Firenze per fare quei gol che comunque a un ala vengono richiesti.

Ci sarebbe da fare una nota a parte su tanti ma non basterebbe il tempo, ma cito un altro su tutti per capire come una stagione o due non possano far schizzare il valore in questi termini, e il suo nome è Bernardeschi che il salto lo ha fatto nella big di turno e non ha soddisfatto a mio avviso le aspettative.

Sia Allegri che Sarri lo hanno proposto in varie salse e nessuno ne è rimasto mai soddisfatto a pieno e oggi sento che la Juve prova a metterlo in tanti scambi sperando di non incappare in una minusvalenza; anche di lui si diceva un gran bene...oggi vediamo un calciatore normale.

Altra nota da considerare sui nostri giovani è il fatto che anche dopo che hanno brillato in qualche sprazzo di stagione si siano sentiti arrivati, e vedendo le loro quotazioni e probabili ingaggi abbiano smesso di fare i professionisti al 100% inficiando le loro prestazioni( kean su tutti ).

Io credo che se le squadre italiane vogliono tornare a vincere devono cominciare ad acquistare calciatori si giovani ma forti e con un pedigree all'altezza delle aspettative e se questi sono italiani bene, ma se fossero sudamericani o asiatici farebbero bene lo stesso, perchè l'importante sono i risultati ed è questo che poi determina una stagione in positivo o negativo.