Storicamente ci sono figure che hanno influito nel bene e nel male nella società e anche negli sport.
Oggi vorrei dire la mia sulle due figure che a mio giudizio hanno influenzato nell'era moderna più di tutti il calcio. Nell'arco degli ultimi 15 anni sia Pep che Neuer sono stati presi come modello dagli altri perché hanno innovato a modo loro le figure che rappresentano. Ma c'è un problema di base che molti hanno sottovalutato e cioè che sono semplicemente inimitabili e chi ha provato a fare le stesse cose nella stragrande maggioranza dei casi ha fallito.

Partiamo da Pep, modello delle nuove generazioni di allenatori, che hanno investito molto del loro tempo per studiare a fondo le sue idee tattiche, che hanno fatto la fortuna in primis del Barca. 
Partiamo dal presupposto che ha ereditato una grande squadra che già aveva vinto, ma è in dubbio che ha portato qualcosa di nuovo che ha cambiato la concezione del calcio degli anni 2000.
Il suo tiki-taka dove la concezione del possesso palla maniacale la fa da padrone, accompagnato da una ricerca rapida del recupero palla, e dal giocare tutti in un fazzoletto di campo è si bello, ma diventa efficace se a farlo sono calciatori di livello assoluto.
Guardiola ha scritto la storia del calcio e rimarrà impresso nelle nostri menti perché oltre ad avere portato bellezza, ha alzato trofei su trofei, creando un ciclo senza precedenti. Questo tipo di gioco se fatto con interpreti non all'altezza rischia solo di essere stucchevole nel primo periodo e mai vincente, perché nel calcio l'unica cosa che conta è sempre il risultato finale. Molti allenatori hanno provato a scopiazzare a mio modesto parere le idee di Pep, e il risultato non è stato che qualche applauso per il gioco espresso dalla loro squadra  prima, e qualche pacca sulla spalla dopo quando i risultati non sono arrivati. Faccio un esempio di gioco su tutti, per capire che le idee se non accompagnate da interpreti eccellenti sarebbero vane e non porterebbero risultati. Partire da un tridente con le ali che giocano a piedi invertiti per creare imprevedibilità e avere la palla sul piede buono quando si è nelle zone centrali del campo è eccezionale, se eccezionali sono gli interpreti. Se dal lato destro ti trovi Messi o Salah e dal lato sinistro Cristiano Ronaldo, Mane' o Eto'o tutto ciò è formidabile per citarne alcuni, viceversa diventa inutile se gli interpreti sono mio malgrado Chalanoglu e Suso. Cito questi due perché essendo tifoso rossonero ho perso il sonno con tutte le loro giocate sempre banali e mai efficaci, e sempre fatte perdendo un tempo di gioco indispensabile per chiudere al meglio potenziali azioni offensive.
Cito due allenatori che invece in un modo o nell'altro hanno provato in tutti i modi a scopiazzare il calcio di Pep, non ottenendo grandi risultati.
Il primo è Sarri che si ha creato qualcosa di bello a Napoli portando entusiasmo a una piazza bellissima come quella partenopea, ma sapete cosa ha vinto? Nulla. Ha trovato un gruppo di calciatori buoni ma non eccellenti che si è messo nelle mani del proprio allenatore con unico fenomeno di nome Higuain, e quando oltre al bel gioco si è andato alla ricerca anche della vittoria di un trofeo, questo non è mai arrivato.
Sapete chi è l'ultimo ad aver fatto alzare un trofeo al popolo partenopeo? Benitez! Sì proprio lui, che quando è arrivato a Napoli ha vinto dopo averlo fatto con il Valencia, ahimè con il Liverpool e si è lasciato alle spalle una brutta parentesi alle spalle con l'Inter.

Un altro che vorrei citare è De Zerbi che con il Sassuolo di che se ne dica ha fatto vedere si un bel gioco, però sempre nel lato destro della classifica l'ho visto,e non mi ha mai dato l'impressione di poter competere per un accesso in Europa. Ha sempre alternato delle partite molto belle, a partite dove avendo un avversario inferiore ha buttato via punti preziosi per render la classifica importante. Ma tutto ciò può permetterselo perché sa che dietro ci sono squadre nettamente inferiori e che mai rischierebbe di andare in B. Anche Pep quando ha cambiato interpreti nel calcio tedesco o oggi quello inglese ha capito che doveva cambiare qualcosa nel suo modo di vedere il calcio,perché i suoi giocatori non avevano le caratteristiche dei colleghi spagnoli.
Partendo dal presupposto che doveva portare comunque risultati positivi visto gli organici a sua disposizione ha pensato bene di cambiare alcuni dettami del suo credo. Ecco l'intelligenza che gli ha permesso di continuare a vincere, anche se era lecito aspettarsi qualcosa in più in campo europeo, fermo restando che questa stagione non è ancora conclusa.

Passando a Neuer, parliamo di un atleta baciato dal cielo che ha portato un'idea di portiere totalmente diversa a quella a cui eravamo abituati a vedere.
Abbiamo visto un portiere sì dal fisico statuario, ma accompagnato da una tecnica invidiabile che lo ha portato a essere invidiato da alcuni giocatori di movimento. Ha cambiato anche qualche movenza nel modo di parare e in più avendo un'intelligenza tattica superiore ha trasformato il ruolo iniziale di portiere, a quello di libero aggiunto, facendosi trovare sempre in aiuto della coppia centrale difensiva.
Anche qui si è fatto un errore in partenza se alcuni hanno ben pensato di imitarlo, soprattutto mi riferisco a quegli allenatori accompagnati dai loro preparatori atletici che hanno preteso dai loro portieri di emularlo.
Il risultato sapete qual è stato? Un disastro. Settimanalmente andiamo incontro a strafalcioni di ogni genere sopratutto in Germania dove la scuola dei portieri ha fatto di Neuer un pioniere da seguire a tutti i costi, e si vedono errori grossolani che si potrebbero evitare se si limitassero a fare le cose alla vecchia maniera.
Si vede di tutto, portieri che restano in uscita nella terra di nessuno, parate di piede stile hockey mal riuscite e Bagher stile pallavolo che nulla hanno a che vedere con il calcio. Cito un nome su tutti nostrano a cui è stato chiesto di fare negli ultimi anni qualcosa di simile (provare a giocare sempre la palla con i piedi) e cioè Donnarumma. Il risultato nella maggior parte dei casi è stato quello di fare correre all'inverosimile i raccattapalle da una parte all'altra, o quella di regalare ai tifosi in tribuna un trofeo insperato da portar a casa. Preferirei che chi non ha i mezzi o idee proprie non provi a imitare chi invece ha interpreti all'altezza o è stato baciato dal Dio del Calcio.