Partiamo da alcune doverose premesse visto che questo e' il mio primo articolo qui. 
a) Credo nella buonafede delle persone;
b) non sono amante delle cospirazioni o dei complotti;
c) ho abbastanza esperienza per sapere che Babbo Natale non esiste e infine...
d) non vivo in Italia da un po', quindi chiedo venia se dovesse scapparmi qualche strafalcione.

Detto questo veniamo a noi ed ad oggi.
Mi piacerebbe sottoporvi 3 punti di analisi.
1) Giocatori 
2) Allenatore
3) Societa'/ Proprieta'. E mi preme partire dal fondo, non dalla fine ma da Eliott. Questo per spiegare che il nostro proprietario non e' la famiglia Singer, ma un fondo di investimenti che impiega capitali raccolti da altri investitori al fine di rendere il loro investimento remunerativo.
Quando un fondo come questo compra un'azienda, solitamente usa una parte del capitale per acquistarne le azioni (al piu' basso prezzo possibile, e da questo punto l'operazione Milan e' gia' stato un capolavoro) ed un'altra porzione di capitale per massimizzare il valore D'IMPRESA in modo da avere un ritorno di investimento adeguato sul capitale investito. Il valore D'IMPRESA tiene conto di ricavi-spese e potenziale di futuri guadagni.
Per il fondo Eliott il pareggio di bilancio, uno stadio che produca ricavi 365 giorni l'anno e un serbatoio (POTENZIALE) di plusvalenze VALE molto di piu' di una squadra competitiva e addirittura arrivo a dire di piu' di un posto in Champions League (visto che névalore d'impresa possono comunque inserire IL POTENZIALE fatturato derivante da una partecipazione in CL.

Tutto questo per dire che non e' dalla proprieta' che ci si puo' attendere una lettura della situazione "calcisticamente" realistica. Loro fanno quello che sanno fare e che gli viene davvero bene..........SOLDI. Hanno vinto una causa deccennale per miliardi di euro con l'ARGENTINA (lo Stato!) figurarsi se si perdono dietro Piatek che non segna :-) 

I giocatori: abbiamo una squadra mediocre, lo sappiamo, ce lo hanno detto un po tutti gli allenatori. Chi tra le righe (Allegri) chi piu' apertamente (Seedorf) chi dicendoci che vincere in casa contro l'Empoli non era una cosa che dovevamo aspettarci (Inzaghi). Abbiamo continuato cosi' a farci del male da soli, prima con Galliani e i suoi bidoni a costo zero degli ultimi anni, poi con le "spese pazze" (nel senso dei soldi investiti senza senso) del dinamico duo Stanlio e Olio.
Questa campagna acquisti per lo meno aveva una chiara strategia di fondo ed una sua coerenza. La strategia e la coerenza di Eliott (vedi sopra). Rodriguez non e' il terzino d'assalto che vorremmo, ma un onesto lavoratore svizzero. Biglia e' il ricordo di un mediano basso a copertura della difesa. Il re delle punizioni (corporali forse) Hakan CalaNOGol un impiegato della fascia senza cambio di passo. Eppure con Montella abbiamo avuto momenti di bel calcio (la cui rendita ha coperto anche il primo Gattuso.
Senza parlare di SUnsolopiedeSO. Un dignitoso giocatore di un calcio che fu, uno che in tutta la sua carriera non ha MAI premiato una sovrapposizione, che a catechismo deve aver imparato che toccare la palla solo una volta e' peccato, santificato dai media ma che poi alla fine nessuno vuole comprarsi. Non serve vivere con il paraocchi ma l'Atalanta con altri impiegati (non campioni) e' entrata in Champions. Il problema sono le aspettative e dalle aspettative nasce il prossimo equivoco.

L'allenatore (gli allenatori): Allegri vince lo scudetto (Grazie a IBRA soprattutto) ma non e' Sacchi o Ancelotti. E' uno che tira fuori il massimo spesso con il minimo, si ADATTA e non guarda in faccia a nessuno per raggiungere l'obiettivo, andato via lui perche' reo di non far giocare bene un Milan che senza Ibra e Thiago era peggio di quello di oggi abbiamo rincorso allenatori che facevano del bel gioco il loro punto di forza. Gattuso con tutti i suoi limiti, essendo l'eccezione e' invece riuscito a compensare con gli attributi la mancanza di talento del gruppo, ma non era adatto ai cultori del bel gioco e cosi eccoci arrivati al MAESTRO di calcio Giampaolo (non prima ne seconda ne terza scelta della dirigenza va detto). Arrivato al Milan cerca di ingraziarsi i Senatori, credo io, per non bruciare lui e i giovani nuovi arrivati, ma ottenendo di fatto l'effetto contrario.
La linea Eliott era chiara e Giampaolo poteva anche essere la stessa giusta il problema sono le aspettative (anche di noi tifosi) che hanno messo addosso a Giampi una pressione che forse non e' attrezzato a sopportare. Vuole Sensi e non glielo comprano, vuole Veretout e non glielo comprano, Praet troppo caro, Torreira (manco a parlarne) Correa (no) arriva Bennacer (che evidentemente lui non ritiene pronto se gli preferisce vado piano e non do fastidio Biglia) e al posto di Correa arriva Rebic (preso piu' per piazzare Andre esubero Silva che per altro) Insomma gli fanno un mercato "contro" forzandolo a sposare il 4-3-3 e qui nasce secondo me l'errore di Giampaolo. Lui non si adatta, ma stravolge i giocatori per adattarli al suo modello di gioco. Lui e' talebano e tutto questo parlare di Maestro di Calcio gli ha fatto davvero credere di essere il nuovo Sacchi. C'e' anche un altro equivoco, di lessico qui. Il famoso trequartista per Giampi E' UN ATTACCANTE, non e' un centrocampista avanzato. Per questo Paqueta per lui non e' un trequartista come non lo e' chalanoglu e non lo era Praet (fatto diventare mezzala). Per lui era CORREA non PASTORE. 

Adesso, il fatto di non valorizzare l'investimento, fara' muovere i mammasantissima che siedono qui a Londra perche' del Milan gli interessera' poco, di tattica non capiranno nulla, a San Siro non li vedremo mai, ma se un investimento di 60-70 milioni (mercato) non viene valorizzato allora si sono pronti alla guerra e Giampaolo non e' l'ARGENTINA.

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