Siamo ormai arrivati alla conclusione di questo 2020, anno che difficilmente lascerà buoni ricordi nella memoria collettiva in tutto il mondo. Se però c'è qualcuno che potrà guardare con buon occhio all'anno ormai trascorso è la società rossonera, viste anche le premesse non propriamente positive con cui si affacciava all'anno nuovo. È infatti ancora impressa nella memoria dei tifosi rossoneri l'umiliante sconfitta per 5-0 subita dall'Atalanta nell'ultima partita del 2019. Da quel momento però la squadra di Stefano Pioli ha compiuto un percorso che probabilmente neanche il più ottimista dei tifosi poteva immaginare. Da un allenatore "a tempo" e con l'ennesima rivoluzione tecnica e societaria in vista, la squadra si è trasformata in una delle realtà più solide del calcio italiano: prima in campionato e nel girone europeo, imbattuta in Serie A dallo scorso febbraio e rivalutazione di buona parte della rosa.
Con queste premesse la società si affaccia al 2021 con rinnovato entusiasmo.

E ORA IL MERCATO: "Se la società avrà la possibilità di migliorare la rosa lo farà" questo in parole povere ciò che Pioli ripete davanti ai microfoni da qualche tempo. Le possibilità sembrano esserci anche se rispetteranno le indicazioni seguite in estate, ovvero investimenti non eccessivi e la volontà di non stravolgere il gruppo. Si partirà dal difensore centrale a lungo inseguito già durante il mercato estivo e reso ancora più necessario dagli infortuni capitati a Kjaer e Gabbia. Il nome caldo sembra essere quello di Mohamed Simakan classe 2000 dello Strasburgo, giocatore probabilmente ancora da formare, ma che sembra possedere le caratteristiche indicate anche da Maldini in una sua intervista con Federico Balzaretti a DAZN, ovvero grandi doti fisiche e soprattutto le ottime capacità nell'uno contro uno a lungo cercate dall'area sportiva.

CENTRALE, MA NON SOLO: nelle ultime settimane sembra però emergere la possibilità di intervenire in altri ruoli, in particolare a centrocampo, in cui si sente la mancanza di una quarta alternativa, visto che Rade Krunic, al di là di quello che è il suo livello, appare come un pesce fuori dall'acqua in quel ruolo. Difficilmente vi sarà un investimento di livello, ma si cercherà un profilo giovane e di prospettiva che completi il reparto. Anche la situazione terzini è da valutare vista la presenza di 4 terzini destri e del solo Theo a sinistra, per cui nelle poche assenze si è deciso di adattare Diogo Dalot con risultati non sempre convincenti. Nel caso di uscita a destra (Conti l'indiziato), potrebbe esserci la ricerca di un ts di ruolo, anche qui probabilmente di prospettiva.

CAPITOLO ATTACCANTE: nonostante le assenze la società sembra essere orientata a non cercare una prima punta a meno di grosse occasioni. I numeri tendono a dare ragione alla società visto l'ottimo rendimento del reparto offensivo anche senza Ibra. Va detto che è difficile trovare profili validi a gennaio a livello sia tecnico che economico, vista anche l'incertezza relativa al futuro di Zlatan, per cui investire ora su un talento ancora acerbo come Scamacca (per citare un nome uscito) rischia di essere controproducente, nel caso in cui Ibra decida di smettere a giugno, rendendo poi necessario un ulteriore investimento in futuro. Stessa idea su profili come Llorente o Mandzukic ritenuti non convenienti anche perché andrebbero a togliere spazio a un talento sì grezzo, ma di enorme prospettiva come Leao, esattamente ciò che il Milan del 2020 vuole evitare.