Al termine dell'ultima giornata siamo arrivati aalla fine del girone d'andata. Il campionato di quest'anno è particolarmente combattuto non solo nelle prime posizioni, ma anche nelle zone meno nobili della classifica con 6-7 squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere a cui daremo una rapida occhiata una ad una. 

CROTONE: era considerata come una delle maggiori candidate alla retrocessione e finora sta rispettando le aspettative, anche se va detto che la zona salvezza è comunque ad appena due punti. La squadra non appare pronta per il campionato di A, soprattutto a livello difensivo dove con 43 gol presi guida la classifica delle peggiori difese. Finora la squadra non è intervenuta sul mercato e ciò appare abbastanza inspiegabile visti i limiti di alcuni reparti (anche a centrocampo la squadra sembra mancare di un giocatore che guidi il reparto). Nelle ultime partite sembra però in ripresa il bomber  Simy che dovrà fare sicuramente meglio nel girone di ritorno se vuole portare la sua squadra alla salvezza, insieme a una delle sorprese di questa stagione ovvero il fantasista brasiliano Junior Messias, sicuramente la nota più lieta della stagione della squadra calabrese.

PARMA: sicuramente una delle maggiori delusioni della stagione fin qui. La rivoluzione che ha colpito la proprietà e successivamente l'area tecnica non ha portato i risultati sperati. Il lavoro del DS Carli è stato fallimentare sia nel mercato (tanti giovani ancora non pronti per questo campionato), ma anche nella scelta dell'allenatore. Liverani non solo ha fatto perdere quell'identità difensiva che Roberto D'Aversa aveva costruito nel corso del tempo, ma non è riuscito minimamente a dare quel gioco offensivo e vivace che lo aveva contraddistinto a Lecce e per cui era stato scelto. La squdra è per distacco il peggior attacco del campionato con appena 14 gol in 19 partite. Dopo la sconfitta di Bergamo la proprietà è corsa ai ripari richiamando il precedente mister, che però ha faticato nelle prime uscite, pur con qualche timido segnale di ripresa. La proprietà non è rimasta ferma e ha deciso di investire cifre importanti (soprattutto in questo periodo) continuando sulla linea dei giovani talenti come si vede dagli arrivi ormai ufficiali dei giovani Dennis Man e l' attaccante scuola Bayern Monaco Joshua Zirkzee per migliorare l'attacco, mentre in difesa si punta più sull'esperienza di Andrea Conti e su un nuovo centrale che può essere Fazio della Roma. Vedremo se gli sforzi saranno sufficienti.

CAGLIARI: altra delusione di questa stagione, la squadra di Eusebio di Francesco dopo un inizio discreto (12 punti in 10 giornate) ha avuto un periodo da incubo culminato in 6 sconfitte consecutive. La squadra pur disponendo di alcune individualità di un certo livello come Godin, Nandez, Simeone (che dopo un discreto inizio è calato vertiginosamente) e Joao Pedro (autore da solo di praticamente metà gol della squadra). Va detto che tra Covid (sono stati colpiti praticamente tutti i giocatori nominati tranne Pedro) e infortuni non è stata particolarmente fortunata. La squadra sembra aver perso completamente la bussola, nonostante ciò la proprietà ha deciso di continuare con Di Francesco, rinnovandogli addirittura il contratto. Vedremo se la scelta del presidente Giulini paghera, ma il tecnico abruzzese deve dare una svolta alla stagione, ma anche alla sua carriera che appare in caduta libera dopo l'ultima parte dell'esperienza romana e la disastrosa parentesi alla Samp. Sicuramente ha influito il fatto di essersi trovato in una squadra abituata e costruita per giocare un calcio agli antipodi rispetto al suo stile di gioco. Vedremo se gli innesti di gennaio, in particolare Radja Nainggolan daranno quella marcia in più per centrare la salvezza. 

TORINO: Altra delusione, altra rivoluzione fallita. L'idea di tornare a proporre un calcio più offensivo e dinamico è naufragata contro i limiti della rosa messa a disposizione di Marco Giampaolo. Il tecnico ci ha comunque messo del suo, anche se non si può dire che non ci abbia provato, arrivando a proporre la difesa a 3 l'antitesi della sua idea di calcio. Non è bastato, complice un mercato non troppo convincente (in particolare mancano un regista e una seconda punta da affiancare al gallo Belotti fino a qui stoico per attegiamento e livello di gioco). La squadra in realtà aveva dato qualche segnale dal punto di vista offensivo, ma difensivamente e mentalmente la squadra appariva troppo debole e incostante. Tantissimi sono i punti persi da situazione di vantaggio (anche in molti big match come nel derby e contro l'Inter), che alla fine hanno convinto Cairo a cambiare e a scegliere un allenatore più pragmatico come Davide Nicola. L'allenatore sembra già aver impresso il suo spirito battagliero, come testimoniato dall'ottima rimonta ottenuta nel recupero con il Benevento. Dal mercato sembra stiano per arrivare i rinforzi mancanti come l'attaccante Tony Sanabria (allenato da Nicola già a Genoa) e un regista (si parla di Mandragora dall'Udinese). La squadra appare attrezzata per una salvezza tranquilla, vedremo se sarà così. 

SPEZIA: Qui invece abbiamo forse una delle sorprese più piacievoli di qyesta stagione di Serie A. La squadra di Vincenzo Italiano ha infatti chiuso il girone d'andata con 18 punti e tanti complimenti per il gioco mostrato con una rosa che a detta di molti era forse la meno attrezzata per la categoria. Invece il grande lavoro del tecnico ha portato la squadra ad ottenere ottimi risultati con alcune vittime eccellenti come il Napoli in trasferta (in 10 uomini) e la Roma (e arrivando a pochi secondi da un eccellente p'areggio in campionato) in Coppa Italia. Il lavoro del tecnico si nota soprattutto a livello offensivo. Perso il bomber Galabinov per infortunio dopo 3 eccellenti partite e 3 gol, il tecnico ha reso il debuttante in A M'Bala Nzola uno dei terminali offensivi più  efficaci dell'intero campionato con 9 reti in 13 apparizioni. Ma non solo, si stanno infatti rendendo protagonisti molti giocatori giovani come Pobega (1999) e più recentemente Agoumè (2002). Fatica maggiormente a livello difensivo dove l'inesperienza (a parte il veterano Terzi, l'età media è piuttosto bassa nel reparto difensivo) e la poca solidità del reparto si sentono maggiormente. Nonostante ciò la squadra appare molto compatta e il lavoro del tecnico sta già pagando e se continuerà così la salvezza è sicuramente a portata di mano. 

UDINESE:  La stagione dell'Udinese è stata piuttosto particolare con molti sali e scendi (inizio pessimo, poi 4 risultati utili consecutivi, un nuovo calo e una ripresa nell'ultimo periodo bloccando sul pareggio Atalanta e Inter). Dopo aver rischiato l'esonero Gotti sembra ora più saldo al timone della sua squadra puntando ad ottenere di più in questo girone di ritorno. Questa discontinuità è stata dettata anche dai tanti infortuni che hanno colpito soprattutto il reparto offensivo, facendo perdere molte certezze alla squadra friulana che ha prima perso Okaka per oltre 10 partite, poi lo sfortunato Pussetto (che purtroppo durante quello che era il suo momento migliore ha subito un brutto infortunio al ginocchio) e infine ha dovuto fare i conti con i tanti acciacchi di Deulofeu, anche lui reduce da un infortunio al ginocchio. A guidare la squadra è toccato quindi ancora a Rodrigo De Paul sempre più leader nonostante le incessanti (e giuste visto il livello raggiunto) voci riguardo il suo futuro. Insieme al cavallo di ritorno Roberto Pereyra (reduce dall'esperienza inglese al Watford), sono stati i migliori dal punto di vista della fase offensiva. Dietro  la squadra sembra funzionare bene grazie a un reparto molto fisico e solido guidato da un altro argentino ovvero Juan Musso, anche lui ormai tra i migliori in Serie A nel suo ruolo. Ritornando al reparto offensivo non si può non parlare delle recenti mosse di mercato che hanno portato Kevin Lasagna (17 partite e 2 gol) al Verona, portando al suo posto un giocatore molto diverso come Fernando Llorente, anche se la squadra sembra alla ricerca anche di un altro attaccante (un nome caldo è l'ex Milan Patrick Cutrone) per sopperire ai vari infortuni. La squadra nel complesso appare attrezzata per la salvezza anche se andranno risolte le incognite legate a questi nuovi arrivi e al loro utilizzo in campo.