A quattro giornate dal termine del campionato sono ancora due le situazioni da decidersi, ovvero la zona Europa (con cinque squadre in lotta per i tre posti Champions) e la lotta per evitare il terz'ultimo posto e quindi la retrocessione. Nonostante due degli slot siano stati assegnati con largo anticipo, quella che doveva essere una lotta a due tra Cagliari e Torino è arrivata a coinvolgere un be più ampio numero di squadre, sia per merito delle due squadre nominate in precedenza, ma anche per il calo di altre che sono finite a lottare fino all'ultimo per un obbiettivo che speravano di aver raggiunto con anticipo. Vediamo la situazione delle squadre coinvolte da qui alla fine del campionato.

GENOA 36: Sassuolo (C), Bologna (T). Atalanta (C), Cagliari (T)                                                               
Dopo un inizo traballante il Grifone ha trovato la sua stabilità con l'ennesimo ritorno di Davide Ballardini sulla panchina. La squadra ha infatti trovato certezze e nel girone di ritorno ha già conquistato gli stessi dell'intero girone d'andata e appare relativamente tranquilla, forte di un calendario si da non sottovalutare, ma neanche troppo complesso da qui alla fine che unito a un vantaggio comunque importante sul diciottesimo posto può indurre a un cauto ottimismo. 

FIORENTINA 35: Lazio (C), Cagliari (T), Napoli (C), Crotone (T)
Una delle più grandi delusioni dell'intero campionato, che come nelle ultime tre stagioni parte con ambizioni da parte sinistra della classifica e si ritrova invece a lottare per non scendere in B. Vittima anche di incertezze tecniche a causa dell'avvicendamento tra Iachini e Prandelli (salvo poi dover richiamare il primo a causa delle dimissioni di Cesare a causa di problemi di salute). La rosa è sulla carta almeno da metà classifica, ma i fatti dicono che dopo un girone d'andata non eccezzionale, ma comunque sufficiente (21 punti e dodicesimo posto), la squadra è crollata, tenuta a galla da uno straordinario Dusan Vlahovic autore di 19 reti in 33 partite (e pensare che in estate si parlava di una possibile cessione in prestito...) e unico baluardo di una squadra che rischia più del dovuto anche a causa di un calendario non semplice tolta la traserta a Crotone all'ultima giornata. I viola dovranno affrontare infatti due big in ottima forma come Napoli e Lazio oltre allo scontro diretto con il Cagliari. La sensazione è che più che da loro, la salvezza possa dipendere dagli eventuali passi falsi delle altre squadre sotto in classifica.

TORINO 34: Verona (T), Milan (C), Spezia (T), Lazio (T), Benevento (C)
Altra grande delusione di questa stagione, il Torino dopo un pessimo girone d'andata chiuso con 14 punti ha svoltato a gennaio con l'ariivo del nuovo mister Davide Nicola e di alcuni acquisti come Tony Sanabria (5 gol) e Rolando Mandragora (3 gol). Cambiato completamente il ruolino di marcia, la squadra appare lanciata verso la salvezza con un calendario che la vede comunque affronare due big (tra cui il recupero con la Lazio) e due dirette avversarie come Spezia e Benevento. Pur non sottovalutando queste squadre, il Torino visto nel girone di ritorno appare assoolutamente padrone del proprio destino e in grado di scampare alla Serie B, cercando magari di ritrovare il miglior Belotti (tra i pochi a salvarsi nella prima metà di stagione, ma in netto calo nella seconda anche a causa del Covid).

SPEZIA 34: Napoli (C), Sampdoria (T), Torino (C), Roma (C)
Data da molti per spacciata a inizio stagione, lo Spezia si è invece rivelata una delle sorprese della stagione, arrivando a 4 giornate dalla fine del campionato a +3 dalla zona salvezza. Grandi meriti vanno al mister Italiano, che ha costruito con una rosa giovane e anche abbastanza inesperta una squadra che sa giocare e che soprattutto non rinuncia mai farlo come mostrato da alcuni exploit (Napoli, Milan in particolare) e non snaturandosi mai, come fatto da altre squadre concorrenti (ad esempio il Benevento). A quattro giornate dalla fine l'obbiettivo mon è così lontano anche se il calendario offre alcune insidie come il lanciatissimo Napoli o il Torino diretto concorrente, mentre quella che dovrebbe essere una sfida impari come quella contro la Roma non appare ora troppo complessa sia per il gioco mostrato all'andata (prevalse la Roma per 4-3 nel finale), sia per il periodo nero della squadra romana. Pur con un calo di alcuni elementi (l'attacante N'Zola in particolare), la squadra può legittimamante sperare nella salvezza.

CAGLIARI 32:  Benevento (T), Fiorentina (C), Milan (T), Genoa (C).
Era finita, o almeno così sembrava al 90esimo della sfida con il Parma della 31esima giornata. La squadra era sotto 2-3 e sembrava avviarsi verso la B, con la compagine emiliana alla ricerca delle ultime chance di salvezza. Invece due gol nei minuti di recupero hanno ridato vita a una squadra che ne sembrava ormai priva. Da lì in poi 7 punti nelle succesive tre partite nonostante gli avversari (Roma e Napoli anche quest'ultimo fermato nei minuti di recupero) uscendo quindi dalla zona retrocessione dopo mesi. Grande merito alla squadra che non ha mollato, così come il nuovo allenatore Leonardo Semplici, subentrato in corsa al posto di Eusebio Di Francesco. La squadra arriva quindi alle ultime quattro partite con il morale alle stelle e dove tolto il Milan vede la squadra sarda impegnata in tre scontri diretti. Fondamentali soparattutto i primi due con Benevento e Fiorentina che saranno quasi sicuramente decisivi non solo per le tre compagini coinvolte, ma anche per tutte le altre invischiate nella lotta per non retrocedere. Guardando la rosa, appare difficile pensare possa arrivare dietro altre squadre, ma la grande incertezza che accompagna questa lotta e il risicato vantaggio sulla terz'ultma impongono comunque grande concentrazione.

BENEVENTO 31: Cagliari (C), Atalanta (T), Crotone (C), Torino (T)
Quella che è stata una delle sorprese della prima parte di stagione è diventata forse la più grande delusione della seconda parte di stagione. Tolto l'acuto allo Juventus Stadium la squadra di Inzaghi ha infatti raccolto solo altri 6 punti in tutta la seconda parte di stagione, vanificando un girone d'andata chiuso all'undicesimo posto con 22 punti. La squadra dell'ex Milan pur composta da molti giocatori di categoria e sulla carta abituati a lottare per questi obbiettivi è apparsa spenta e senza lo stesso mordente mostrato in precedenza. Lo stesso mister, pur mai messo in discussione dalla dirigenza, è apparso confuso cambiando sistema di gioco e passando a tre, ma senza grandi risulati. Nonostante tutto però il calendario offre ancora i due scontri diretti con Cagliari e Torino lasciando quindi tutto in mano alla squadra che, tolto il match di Bergamo, ha sulla carta un calendario assolutamente alla portata a patto che la squadra torni sui fasti del girone d'andata.