"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano"- cantava così Venditti in una sua famosa canzone. Se ad oggi è vero che certi amori non finiscono, allo stesso tempo risulta pur vero che i giri intorno a questo amore sono immensi,quasi infiniti. E' il caso di un giocatore entrato nel cuore dei tifosi rossoneri, un giocatore capace di trascinare la squadra alla conquista della scudetto, l'ultimo prima dell'egemonia targata Juventus. Sembra ormai palese che si parla di Zlatan Ibrahimovic, il gigate di Malmo, 37enne giramondo dal carattere forte,dal cuore di ghiaccio,capace di far parlare di sè sempre e comunque e capace,inoltre, di dare quella spinta in più in qualsiasi momento perchè lui è un leader,perchè punta sempre a fare la differenza. Eppure in questi ultimi giorni si percepiscono dai media delle vere e proprie perplessità su questo giocatore: è capace di fare ancora la differenza? 37 anni potrebbero essere un problema? Come sta realmente Zlatan? Diciamo come stanno le cose,al tifoso rossonero non importano tutti questi indugi,sono troppe domande che hanno poco senso. Il tifoso appena sente il nome di Zlatan accostato di nuovo al Milan va in visibilio,gli si illuminano gli occhi,comincia a ricordare,non sta fermo un attimo perchè comincia a pensare ad un normale fine settimana, stadio San Siro, la palla entra e lo speaker annuncia a gran voce:"Ha segnato Zlatan IIIIbrahimooovic!!!".

Lasciando un attimo da parte quelli che sono i sentimenti dei tifosi analizziamo come procede questo probabile ritorno.Una trattativa c'è, saranno semplici chiamate,un colloquio informale, un discorso fissato mettendo tutte le carte in tavola, eppure una trattativa c'è. A volte sembra quasi di trovarsi sulle montagne russe: per un momento si sale lentamente e ci si gode il panorama, per un altro si scende rapidamente e si comincia ad avere paura. La domanda in questione è: Ibra sì o Ibra no?

Nell'ultimo mese,tra interviste varie e conferenze,si è parlato tanto di questa trattativa. Leonardo appare sempre molto enigmatico e difficilmente lascia trapelare qualcosa.Ha sempre ribadito che è troppo presto per parlare di mercato ma è palese che il Milan con due soli attaccanti in rosa e con diversi titolari in infermeria possa diventare protagonista assoluto del mercato invernale.

Anche Paolo Maldini non si sbilancia più di tanto sul fronte Zlatan ma,a differenza del suo neo collega Leonardo, l'ex capitano rossonero ha acceso una speranza di un suo ritorno dichiarando "Se ci sono le possibilità,noi ci proviamo,noi ci siamo".

La parola passa anche all'allenatore,colui che deve gestire il gruppo e che schiera la formazione in campo, Gennaro Gattuso. I rapporti tra lui e lo svedese sono sempre stati e continuano ad essere ottimi, tanto da scambiarsi ultimamente complimenti reciproci. Il carattere è simile,la voglia di lottare e non mollare mai è nel loro DNA e allora ci si chiede perchè non lavorare insieme,uno in panchina e l'altro in campo?.

Tutto scorreva liscio,giorno dopo giorno le voci del ritono di Ibra diventavano sempre più insistenti, addirittura si parlava di accordo trovato, di un suo probabile esordio nella Supercoppa a Gedda contro la Juve ma da quello che si apprende oggi bisogna andarci cauti e non illudersi troppo. L'arrivo di Ivan Gazidis sembra aver ostacolato un pò la trattativa per via della sua politica giovanile da trasferire nel mondo Milan e quindi si va alla ricerca di altri profili; si parla di attaccanti giovani che possano garantire un futuro alla squadra, qualcuno come Cutrone che possa crescere e portare soddisfazioni e risultati.

Bisogna,però, guardare come stanno realmente le cose oggi in casa rossonera.Il Milan ha scoperto di giocare meglio ed essere più pericoloso con il modulo a due punte ma si ritrova ad avere soltanto quelle due punte nella rosa. Inoltre deve far fronte a quella che sarà, nei prossimi giorni, la sentenza della Uefa (le ultime indiscrezioni danno una lieve sanzione economica dilazionata in due tranche). Dunque la dirigenza deve stare molto attenta sul mercato, rispettando i paletti imposti dal Fair Play Finanziario e quasi sicuramente si cercheranno soluzioni low-cost a gennaio. Zlatan Ibrahimovic sarebbe ben disposto a liberarsi anticipatamente dai Galaxy, lui ama Milano,non l'ha mai dimenticata e anche la sua famiglia ama questa città. Il suo ingaggio non sarà un problema per il Milan e non potrebbe esserlo neanche la durata contrattuale.Ibra è un giocatore che fisicamente può giocare a buoni livelli ancora per due anni, la sua classe non si discute. Cutrone non verrà mai oscurato dallo svedese,da lui ha solo da imparare, figuriamoci allenarsi con due campioni come Ibra e Higuain,un'occasione unica e rara per un giovane volenteroso come lui.

Allora il tifoso rossonero è lì ad aspettare con ansia i prossimi sviluppi, è pronto ad accoglierlo a braccia spalancate, è lì con la sua maglia sulle spalle pronto a sostenerlo a gran voce.Il tifoso ha bisogno di rivedere il Milan nell'Europa che conta,di rivedere un Milan che cresce e che punti allo scudetto, ha bisogno di rivedere i grandi nomi,quelli che ti fanno sbarrare gli occhi come hanno fatto in passato gente del calibro di Gullit, Van Basten, Rijkaard, Baresi, Shevchenko; Ronaldinho, Kaka e appunto Ibrahimovic.

Lo svedese ha detto sì, poi ci ripensa, poi si deve aspettare la Uefa, Leonardo dice nì, Maldini strizza l'occhio, Gattuso vuole Zlatan ma poi non sa dove mettere Cutrone e Paquetà, Gazidis vuole vederci chiaro, Raiola non smentisce,insomma, Milan-Ibra: a che gioco state giocando?