Questa è la Seria A, questo è il campionato italiano, dove nulla è dato per scontato e le sorprese sono sempre dietro l' angolo.
Ieri il Milan vince contro il  Cagliari per 2 a 1, soffrendo come mai prima di questa partita in questo inizio di stagione.
Attenzione a non iniziare gettando e sputando subito sentenze sulla squadra rossonera per il non brillante gioco impostato ieri. Il Milan veniva da 5 partite ufficiali, facili certo, ma che i minuti sulle gambe li fanno sempre pesare e ieri si è vista una squadra a livello fisico veramente stanca e distratta.
Un centrocampo che ha visto un Kessié irriconoscibile e Calhanoglu ancora lontano dai ritmi italiani, una difesa con varie distrazioni da parte di Bonucci e Musacchio e i due terzini più propensi a livello offensivo che difensivo. Le uniche note positive arrivano dall'attacco: Cutrone segna su un delizioso assist di Suso e proprio lo spagnolo delizia San Siro con la punizione a giro del 2 a 1.
Dopo il gol del Milan segnato da Patrick si vede in campo solo il Cagliari, che domina il centrocampo e le fasce, arrivando spesso e volentieri in area di rigore rossonera.

Troviamo però anche i lati positivi: il Milan crea poco, ma dimostra almeno di essere cinico e sopratutto dimostra di vincere anche soffrendo. Cerchiamo anche di non sminuire troppo il Cagliari, una squadra che contro la Juventus ha giocato un gran primo tempo non meritando il 3 a 0 finale. Si è vista una partita, e parlo di nuovo di San Siro, viziata anche da varie irregolarità. Ci poteva stare il rigore per il Cagliari per il fallo di Bonucci, come ci poteva stare un rigore per il Milan su un fallo su Montolivo ma nessuno dei due rigori è stato fischiato dall'arbitro. Quello che non mi è chiaro è stato invece l'annullamento del gol di Kessié: il centrocampista dopo una lotta fisica arriva davanti a Cragno e butta il pallone in porta, ma l'arbitro decide di annullare per fallo in attacco; la trattenuta c'è su Capuano, ma anche quella di quest'ultimo su Kessié. Poco importa alla fine: il Milan vince 2 a 1.

Siamo lì su, insieme a Juventus, Napoli, Inter e Sampdoria, e non vogliamo staccarci ma continuare a salire.
La partita di ieri ha dimostrato che non esistono partite facili (cit. Montella) ed è pienamente giusto pensarla così. Non bisogna sottovalutare nessuno, sia che si giochi in casa o in trasferta, squadre forti medie o deboli: bisogna sudare e lottare con tutti.

Calma e sangue freddo dunque, perché il campionato è appena iniziato e di partite difficili ne verrano ancora tante altre, come arriveranno altre gioie, tristezze, sconfitte e vittorie.
Forza allora, insieme, quest'anno possiamo fare grandi cose. E per la cronaca: a volte una partita vinta con sofferenza, anche se si tratta di una squadra media o debole, dà sempre grandi emozioni.

Forza Milan.