Bando alle ciance. Bando alle critiche e ai pessimismi, perché domani si torna a giocare e si torna in Europa. Ovviamente nei nostri pensieri c'è ancora l'immagine nitida di Immobile che ci prende a pallate, ma cerchiamo di dimenticarla presto, magari con una bella vittoria in casa dell'Austria Vienna. Non so voi, ma io sto aspettando e sperando di vedere in campo André Silva, forse il mio acquisto preferito, e che non vedo l'ora che esploda scatenando un'onda d'urto che colpisca tutti gli scettici e gli anti-milanisti.

Da domani si cambia modulo, da domani si cambia pelle e gioco: il 3-5-2. Addio 4-3-3, sembra un numero verde, modulo che ci ha dato sia gioie, ma anche tante delusioni.
Il nuovo modulo che il tecnico milanista intende iniziare a praticare non è solo congeniale a Bonucci, visto che non si parla d'altro in questi giorni, bensì è vantaggioso per molti altri giocatori che abbiamo in rosa.

Con la difesa a tre si rende meglio: Musacchio, Bonucci e Romagnoli, sfido chiunque a dire che questa non è una bella difesa. Le alternative sarebbero Zapata, Paletta e G.Gomez. Una difesa titolare dotata di fisico, esperienza e anche di buoni piedi per le impostazioni.
Poi saliamo di qualche metro fino ad arrivare al centrocampo: ecco che troviamo Biglia, faro e geometra nel cuore del rettangolo di gioco, affiancato da un mastino come Kessié e da un fantasista e genio come Bonaventura. Il loro supporto dalle fasce arriverà da Conti a destra e R.Rodriguez a sinistra, due ali che rendono molto meglio in fase offensiva.
Le alternative per questo reparto sono niente poco di meno che Antonelli, Calabria e Abate sugli esterni (possono anche retrocedere e aiutare in difesa), Locatelli, Calhanoglu, Montolivo e Jose Mauri (si, J.Mauri è ancora al Milan e non capisco perché) in mezzo al campo.

Oh bene, ora veniamo all'attacco, reparto abbastanza discusso per vari giocatori: parliamoci chiaro e tondo, le due punte devono essere Kalinic e André Silva, non solo per i milioni spesi, ma perché si aiuterebbero a vicenda essendo complementari.
Kalinic funzionerebbe come giocatore di sponda e di possesso nel mantenere il baricentro alto e alimentare la fase d'attacco, mentre il portoghese si muoverebbe intorno pronto a scardinare la difesa avversaria con le sue giocate.

Sì sì, ora ci arrivo, state pensando a Suso vero? Suso è un gran giocatore e meriterebbe sempre di essere titolare. Qua dovrà essere bravo Montella a trovare un metodo di gioco per lui. Potrebbe fare la seconda punta e quindi prendere il posto di uno dei due citati prima o agire come trequartista se la partita lo ritiene e bisognerà cambiare strategia durante un match. Insomma le possibilità sono tante e ci sarà minutaggio per tutti. Se con il 433 una delle due punte deve andare in panchina, lo stesso vale con il 352. Però ragazzi, sono problemi e pensieri giusti perché vuol dire che la rosa c'è e permette vari moduli e tattiche.
Cutrone sarebbe l'alternativa di lusso, entrando nei secondi tempi e magari spaccando le partite.
Dimenticavo, Borini? C'è pur sempre la Coppa Italia, non me ne voglia.

Fiducia e ottimismo, la partita con la Lazio lasciamocela alle spalle. E per i più pessimisti li tiro su con quest'ultima frase del mio articolo: "Anche Conte, l'anno scorso con il Chelsea, iniziò male per via del modulo, poi appena creò il meccanismo giusto...".

Forza Milan