"L'importante non è vincere; è pensare in modo vincente. La vita è fatta per il 10 per cento di quel che ci succede, e per il 90 per cento di come lo affrontiamo"

Alzi la mano chi, negli ultimi giorni, non ha letto un po' ovunque questa magnifica citazione del compianto Gianluca Vialli, che ci ha tristemente lasciato tre giorni fa, il 6 Gennaio. I funerali dell'ex calciatore si stanno tenendo proprio ora, nella sua Cremona, mentre vi scrivo questo pezzo. Mentre la Cremonese, squadra della sua città e che lo ha lanciato nel calcio che conta, gioca un match importantissimo al Bentegodi contro l'Hellas Verona. La lotta di Alvini ed i suoi ragazzi per non retrocedere è ancora aperta, e un successo contro i veronesi (sarebbe il primo della stagione), varrebbe come una boccata d'ossigeno per un subacqueo da troppo tempo in apnea. Ma questa è un'altra storia. Una di cui, probabilmente, sarebbe stato più piacevole scrivere.

Le squadre italiane le cui maglie sono state indossate dall'ex centravanti sono 3: Cremonese, Sampdoria e Juventus. Ed in un gioco beffardo hanno giocato tutte in tre giorni diversi, quasi a volerci dolcemente accompagnare nell'accettazione di questo inesorabile lutto. La Juventus ne ha onorato la memoria contro una coriacea Udinese, mettendo a segno il gol vittoria con Danilo, suo capitano di giornata.
Non è riuscita, invece, l'imprese ad una pur volenterosa Sampdoria, che è stata costretta ad arrendersi sotto i colpi balistici del Napoli di Spalletti.  1-1 e palla al centro.
Vedremo come chiuderà il cerchio la sopracitata Cremonese, in un match di cui non si può prevedere il risultato, ma nel quale non si esclude i grigiorossi abbiano molteplici motivazioni per fare bene; e chissà, magari vincere per dedicare la prima vittoria di stagione proprio al suo Vialli. 

In un'intervista Gravina ha sottolineato che la morte di Gianluca ci ha lasciato tutti "...disorientati e un po'orfani.". 
Magari vedere vincere la sua Cremonese, oggi, non ci toglierà il dolore di tifosi, nel cui abbraccio continuiamo a stringerci, ma potrebbe alleviare quel senso di disorientamento.