Ormai per Bonucci al Milan è questione di ore, e fidatevi, da tifoso juventino ci ho messo un paio di minuti solo a scrivere questa frase.
Ci è voluto qualche attimo in più per rendermi conto dell'accaduto, per digitare queste maledette lettere sulla tastiera, perché quello che vi scrive è un tifoso ferito e anche un po' deluso. 

Su Bonucci avevamo puntato tanto, sia da un punto di vista freddo e calcistisco, ma anche e soprattutto da un punto di vista umano.
Ogni tifoso juventino ha visto quell'acquisto criticato, quel ragazzo comprato dal Bari, ritagliarsi sempre più spazio fino a diventare qualcosa in più di una giovane promessa. Un vero e proprio campione, dal carattere duro e fermo, tanto da appropriarsi delle chiavi della difesa nonostante nel trittico targato BBC fosse il più giovane.
Lo abbiamo visto esultare difendendo i colori che indossava quando dopo un gol diceva agli altri di sciaquarsi la bocca dopo aver parlato male di lui e della sua Juve. Lo abbiamo visto piangere quando un'orribile malattia stava per portargli via il più piccolo dei suoi due figli, e anche se inutile gli abbiamo fatto sentire sempre il nostro sostegno e il nostro calore. 

Lo abbiamo viziato e coccolato, lo abbiamo perdonato quando ha sbagliato, e lo abbiamo punito quando lo sbaglio era troppo grande.
Abbiamo creato attorno a lui un ambiente che lo ha reso quello che è oggi, senza il quale forse sarebbe finito come il suo ex compagno di reparto Ranocchia.
E allora perchè lasciarci così? Forse dopo gli ultimi movimentati anni alla fine anche la psiche di un uomo di ferro non ha più retto, forse la curiosità di cimentarsi in una nuova esperienza era troppa e il progetto Milan (con la fascia di capitano) troppo importante per non essere preso in considerazione. 

Quindi io voglio capire la sua scelta, non la condividerò mai, ma la rispetto, come continuerò a rispettare l'uomo e il calciatore a prescindere dai colori che indosserà. Ha dato troppo e per troppo tempo alla nostra causa per voltargli le spalle. 

Non critico nemmeno il Milan (noi non abbiamo forse fatto lo stesso l'anno scorso con Higuain e Pjanic?), quanto mai critico una scelta che poteva essere diversa, ma che purtroppo non lo è. Certo farà male vederlo ogni settiaman indossare altri colori, farà male quando giocherà contro di noi, la squadra che lo ha reso uomo, ma a parte in quelle partite, quando mi sarà possibile griderò sempre FORZA BONNIE.

Perchè gli anni passano e di bandiere il calcio ne offre sempre di meno.
Perché vedo uno Juventino vero che non sarà più nemmeno Juventino "qualunque", ma vedo anche un uomo con cui abbiamo lottato, gioito e sofferto per sette anni.
Allora buona fortuna Bonucci. Gli uomini passano, i colori restano. Senza rancore, solo tanti bei ricordi.