Ci risiamo... Quando sembra che tutto stia andando come programmato, la Juventus si ferma ad allacciarsi le scarpe sulla linea del traguardo vanificando quanto di buono aveva costruito durante il percorso e facendosi sorpassare dagli avversari. Sarebbe troppo facile attribuire le colpe del naufragio in Champions solo all'allenatore, come sarebbe "intellettualmente disonesto" dire che la Juventus non abbia meritato di essere agli ottavi di coppa e probabilmente che non avrebbe meritato anche di passare il turno successivo, purtroppo la verità è che nella squadra bianconera sono pesati molteplici fattori che presi singolarmente sono facilmente controllabili, ma il loro verificarsi contemporaneamente ha sancito l'eliminazione ad opera del Villareal.

La colpa più grande va attribuita a chi, per motivi tecnici o mentali, non ha capito bene ancora che cosa comporti vestire la maglia della Juventus e l'orgoglio che si dovrebbe provare nell'essere stati scelti per rappresentarla in campo e fuori; si vedono sempre più frequentemente durante le partite giocatori che non hanno la cattiveria necessaria o la convinzione che la vittoria vada ricercata sempre e comunque, dal 1° al 90esimo minuto, si ha la paura costante di provare a fare quel qualcosa in più che è tipico di chi vuole vincere ad ogni costo, ci si limita di fare il "compitino", il passaggio sicuro invece di quello filtrante, passare la palla al portiere invece di fare un cambio gioco per allargare la squadra, passare la palla al difensore al posto di provare a saltare l'uomo o provare un uno-due che ti faccia saltare un avversario, manca la convinzione dei propri mezzi e regna sovrana la paura di essere criticati perchè si è sbagliato in qualcosa, di giocatori da Juventus in questa rosa ce ne sono veramente pochi e non si parla solo di qualità (in passato chi non arrivava con la tecnica compensava con la grinta e la dedizione) ma di spirito combattivo nel cercare "l'unica cosa che conta".

Un altro fattore potrebbe essere attribuito alle scelte di Allegri, ma sinceramente non mi sento di criticarlo, semplicemente perchè Max è questo; lo si conosceva e lo si conosce, non ha mai brillato per bellezza ma per concretezza, non ha mai alzato la voce ed ha sempre tenuto alla larga le polemiche difendendo ad oltranza la squadra anche quando era indifendibile e con i mezzi che ha a disposizione (gli acquisti di Vlahovic e Zakaria hanno in parte ridotto il gap) e con una rosa perennemente rimaneggiata; perchè non va dimenticato che i bianconeri sono arrivati allo sprint finale senza Chiesa, Dybala, Chiellini, Bonucci, Zakaria, Mckennie, in pratica metà della formazione titolare e non disponibili neanche per gran parte della stagione, sta tenendo fede alle premesse prestagionali, vale a dire portare a casa la qualificazione europea per la prossima stagione e se possibile vincere un trofeo e se si vuole analizzare la stagione anche dal punto di vista puramente "scaramantico" i bianconeri hanno avuto la sfortuna di pagare pesantemente gli errori difensivi (vedi Deligt all'andata e Rugani al ritorno con il Villareal, partite che avrebbe potuto facilmente vincere 2 o 3 a zero ma per via di pali e traverse o prestazioni "divine" dei portieri hanno portato a risultati ben differenti) ogni disattenzione è stata punita inesorabilmente e magari 10 centimetri in più o in meno avrebbero cambiato il corso della stagione.
Ma sono convinto che la fortuna nel calcio ed in generale vada ricercata e sinceramente questa Juventus ne merita ben poca per quello che ha fatto vedere durante tutto l'arco della stagione ed ha raccolto quanto ha seminato; poco gioco, poca grinta e poca volontà di cambiare il proprio destino che se continuerà di questo passo la porterà a non vincere niente e lottare fino all'ultima giornata per accaparrarsi un posto nell'élite europea del prossimo anno, con la speranza che nel frattempo la dirigenza abbia elaborato una strategia di acquisti e cessioni che siano degni del progetto che aveva iniziato 10 anni fa e che è stato abbandonato nel corso delle ultime stagioni.