Cosa c'è che non va se non tutto? Non è un horror, è la Juventus. Non è una squadra, è un inferno. Non ha un allenatore ma un principiante. Noi non siamo l'inquisizione, ma inquisiremo tutti. 

AGNELLI - Agnelli soffre di delirio di onnipotenza, di malsano compiacimento e di sconsiderato egoismo. Agnelli che snobba le favole Leicester e Atalanta, quell'Agnelli che nel più tempistico dei karma viene estromesso dalla Champions dalle cosiddette piccole e vede venire sancito il suo fallimento dal modesto Benevento, quando in realtà modesto è lui, la dirigenza e l'allenatore nonché una squadra mal sorta e mal assortita. Balordo Agnelli che fa almeno 3 grandi errori.
Il primo quando compra Ronaldo e fa di conseguenza lievitare il monte ingaggi, con il resto della squadra che chiede un innalzamento degli ingaggi. Il secondo quando manda via Marotta e Allegri scegliendo di dare fiducia a Nedved e Paratici. E infine il terzo, quando sceglie la mediocrità come allenatore e si crede il dio del calcio. Menomale che è Elkann a gestire il resto del patrimonio familiare, altrimenti troveremo Agnelli Andrea non a farneticare, ma a fare la fila davanti alla Caritas. 

PARATICI - Un ottimo scopritore di talenti non può ergersi ad abile contrattatore. Ma il Fabio di Agnelli si crede addirittura genio nel prendere Ronaldo Cristiano, il temibile assassino di ogni difensore che osa mettersi in barriera. Ma ne parleremo più avanti di questo. Paratici che offre contratti faraonici a mediocri giocatori come Rabiot e Ramsey, Paratici che nemmeno a nascondere un foglietto di possibili obiettivi è capace, dimenticandoselo nei ristoranti. Come si è dimenticato, d'altronde, che lui non ne capisce nulla da due anni e che non è da Juventus ma da Sampdoria, e allora che torni a Genova.

NEDVED - Cosa dire di uno la cui unica abilità dirigenziale è quella di prendere a calci i cartelloni? Nulla e infatti nulla diciamo. 

PIRLO - Cosa dire di uno che ha la stessa faccia sia che vinca la Champions sia che veda perire tutti i suoi cari? Viene da pensare che non sappia dov'è e cosa accada intorno a lui. 

RONALDO - Dopo il suo 100% nel centrare le barriere, le intelligence di tutto il mondo lo stanno studiando come possibile cecchino, non di Palloni d'oro e Champions League ovviamente. 

Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta diceva Boniperti. 
Saper allenare non è importante, l'unica cosa che conta è rendersi ridicoli, avrà pensato Agnelli. 
Ci sei riuscito...! Che la fortuna sia con noi juventini.