Barcellona, Real Madrid, Siviglia e Nazionale spagnola maggiore e Under 21: dal 2006 al 2018 c'è stato un dominio spagnolo senza precedenti con 8 Champions League su 13 andate alle spagnole (4 ciascuna) e ben 5 Europa League vinte dal Siviglia (quest'anno la sesta ai danni dell'Inter). Uniche eccezioni sono state Milan e Inter oltre a Bayern, United e Chelsea ma alla lunga il calcio spagnolo ha prevalso tra tiki taka e i Galacticos. Poi la Nazionale che vinse Mondiale e due europei oltre ad altri Europei andati a quella Under 21. Ma poi qualcosa è successo prima e dopo il 2018, sia nella penisola iberica che altrove. In Spagna Zidane lasciò dopo la terza Champions di fila la guida del Real Madrid e da lì la squadra sprofondò per poi risollevarsi col suo ritorno. Dal Barcellona invece Luis Enrique andò via nel 2017 e con lui se ne andò non solo Neymar ma anche l'idea di tiki taka e l'eredità guardiolana. 

Germania - In Germania il Borussia Dortmund cresceva a suon di talenti quali Pulisic e Sancho finendo sempre dietro il Bayern Monaco e almeno agli ottavi di Champions. La squadra giallonera allenata prima da Tuchel e poi da Favre ha proseguito nella sua politica basata sui giovani che poi ha venduto a peso d'oro. Il Bayern dopo l'esperienza Guardiola ha avuto Ancelotti e Kovac, quest'ultimo esonerato a favore di Flick e ha ringiovanito l'organico mandando via i vari Robben, Ribery, Hummels puntando su Sule, Davies, Gnabry e Coutinho e rivalorizzando gente come Muller e Boateng mentre Flick ha incentrato il suo gioco di pressing e gioco offensivo sulle ali e sulle geometrie di Thiago Alcantara. Intanto una sorpresa è il Lipsia di Ragnarick e Negelseman che ha portato al terzo posto in campionato e alla semifinale di Champions. Calcio offensivo, pressing asfissiante e giovani alla ribalta per riassumere la nuova era tedesca, e i risultati sono evidenti. 

Inghilterra - Il calcio inglese ha subito una rivoluzione con l'arrivo di Conte, Sarri ma soprattutto Klopp e Guardiola che hanno portato un calcio più offensivo e dinamico con ripartenze fulminanti. Quest'anno si sono fermati prima di arrivare in fondo ma è promettente il calcio che sviluppano e soprattutto in chiave futura gli acquisti mirati del Liverpool e quelli di giovani promesse del Chelsea. 

Esclusa la Francia, poiché va avanti con i milioni del PSG, e l'Italia che in Europa si è ridimensionata nonostante Atalanta e Inter, ma le speranze ci sono col nuovo corso Pirlo, con la nuova Roma americana e con le milanesi alla ribalta oltre che un Napoli sempre agguerrito. 
L'Italia deve ripartire dai giovani a cui affiancare gli Ibrahimovic e i Ronaldo, se c'è solo una delle due componenti si rischiano disastri come la recente Juventus sarriana o il Napoli ancelottiano. Serve esperienza si ma anche freschezza e dinamismo. Intanto il Milan ha preso Tonali, l'Atalanta Miranchuk e l'Inter Hakimi ma punta Kolarov, così come il Milan rinnova con Ibra. Scelte mirate a creare un gruppo coeso che il tempo dirà se si riveleranno vincenti. Puntate su Osimhen e McKennie per il fantacalcio, senza dimenticare Pedro della Roma. Saluti e che il tempo, nostro giudice, porti fortuna a questa Italia calcistica un po' in affanno. ​​