"Si impegnano solo contro le milanesi, quando invece affrontano la Juventus neanche scendono in campo", "Sono i loro servi, stenderanno il tappeto rosso davanti alla porta di Consigli". Di cattiverie gratuite e senza senso gli emiliani in queste ultime due settimane ne hanno sentite davvero tante: alla fine si sono arresi, ma lottando fino all'ultimo secondo di partita.

I campioni d'Italia sono usciti vincitori dal proprio stadio dopo l'ennesima dimostrazione che contro una rosa lunga e forte come loro, almeno in Italia, è quasi impossibile riuscire a spuntarla. Ma ancora più della vittoria sofferta di oggi, la notizia principale è quella dei primi due gol di Cristiano Ronaldo in campionato: dopo un'attesa di 320 minuti, il fuoriclasse portoghese ha gonfiato la rete di Consigli dopo che, una carambola causata da Ferrari, è finita fortunosamente sui suoi piedi. Nonostante la doppietta però, il campione lusitano non ha convinto del tutto (almeno non me): non ancora totalmente lucido e in forma, molto sprecone e spesso fuori dalla manovra della squadra (l'unico con cui sembra già essere in sintonia in campo è Douglas Costa).

Nell'ultima problematica incide molto, a mio parere, il (non) gioco di Massimiliano Allegri, che sembra lasciare a sé stessi gli attaccanti senza dare loro particolari modi per liberare i calciatori per il tiro in porta se non con giocate individuali. Sono state invece fondamentali la prestazione di Cancelo e l'ingresso di Douglas Costa: la Juve ormai pende sempre di più dai piedi e dalla velocità del portoghese (che con le sue ripartenze e cambi di gioco è il migliore dopo l'ex Bayern Monaco a creare occasioni in superiorità numerica nella metà campo avversaria) e del brasiliano, il quale, con i suoi assist a Ronaldo, ha creato il panico nell'area di rigore neroverde nella mezz'ora finale.

Male oggi Mandzukic e Dybala, praticamente mai pericolosi, e rivedibile ancora Bonucci, che dopo aver disputato fino al 90° un'ottima partita, si è perso Babacar sul gol del 2-1 finale mostrando ancora problemi in fase di marcatura. Ottima la partita invece di Emre Can, la migliore fin adesso con la maglia bianconera.

Grossa macchia nella giornata juventina il bruttissimo gesto (uno sputo) di Douglas Costa ai danni di Federico Di Francesco, culmine di un lungo battibecco tra i due (che ha incluso una gomitata di entrambi i giocatori data all'altro). Finisco l'articolo parlando del Sassuolo, che a livello di gioco si sta dimostrando una delle migliori squadre del nostro campionato e che, a mio parere, la sua unica pecca è la qualità non eccelsa delle proprie riserve.

Spesso durante la gara si è intravisto infatti un palleggio e un uso degli spazi molto buoni da parte degli emiliani, che hanno sfiorato più di una volta il gol: mi è piaciuta in particolare la prestazione di Boateng, che ha lottato come un leone per tutta la partita, gestito quasi da solo il reparto avanzato e sfiorato il gol con un colpo di tacco dopo il primo gol di Ronaldo. Un grosso in bocca al lupo ai neroverdi e a Roberto De Zerbi, il quale, dopo la scorsa annata a Benevento, sta facendo un eccellente lavoro che alla lunga spero possa portare a belle soddisfazioni e non mi sorprenderei se l'anno prossimo lo dovessimo trovare sulla panchina di una squadra almeno in lotta per l'Europa League. 

Il prossimo articolo lo scriverò dopo la partita del mio Milan alla Sardegna Arena. 

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Un saluto a tutti,

Nicola Civetta