8 punti: è il bottino totale raccolto da Inter e Milan in 7 partite complessive (ai "Diavoli" manca quella della prima giornata contro il Genoa). Meno del Napoli secondo in classifica e solo uno in più del Sassuolo, che ha già affrontato la Juventus a Torino e i nerazzurri al "Mapei Stadium". Mentre per Spalletti il dato e' abbastanza impietoso considerando le squadre con cui si sono scontrati i suoi ragazzi (oltre ai neroverdi non solo il Bologna in trasferta ma anche il Torino e il Parma a "San Siro"), per Gattuso il cammino è stato più insidioso se pensiamo che l'avversario più "semplice" sulla carta di queste prime giornate si credeva fosse proprio il Cagliari ieri sera alla Sardegna Arena.  

Ma i ragazzi di Maran sono scesi in campo con una grinta e una cattiveria agonistica tali da costringere i rossoneri a chiudersi quasi totalmente in difesa durante quelli che credo di poter di definire senza dubbio i primi 20 minuti peggiori della gestione Gattuso. I rossoblu capiscono di dover approfittare dell' incerto (a dir poco) inizio del Milan per portarsi in vantaggio, ed è grazie al numero 10 brasiliano (appena tornato dalla squalifica per doping) che sbloccano al risultato al terzo minuto di gioco:  non poche le colpe di capitan Romagnoli, che dopo essersi fatto superare in velocità da Pavoletti permette a quest'ultimo di andare alla conclusione, la quale non entra in porta solo grazie al palo e a Donnarumma ma che arriva successivamente sul destro di Joao Pedro e si insacca in rete. 

I rossoneri provano a reagire subito e hanno un'occasione che viene divorata clamorosamente da "Jack" Bonaventura, il quale, non solo per la chanche sprecata, è stato il milanista peggiore in campo nella gara di ieri sera. Come detto anche da mister "Ringhio", probabilmente i sardi nel primo tempo avrebbero meritato addirittura il doppio vantaggio ed è anche il palo colpito al 16° minuto da Nicolò Barella a dimostrarlo. 

Tanto palleggio e possesso palla nella ripresa da parte del Milan, ma nessun pallone in verticale consegnato a Higuain e ciò non permette di creare altre occasioni da gol, fin quando non è proprio il "Pipita" a segnare il gol dell' 1-1 dopo un grande recupero di Kessié. La rete dell'argentino sembra possa essere la svolta della partita per i rossoneri che portano un forte pressing alla difesa cagliaritana per cercare di portarsi in vantaggio, ma Srna e i suoi compagni di reparto contengono benissimo l'assalto e a parte un tiro di Suso dalla distanza, salvato da un grande intervento di Cragno, non concedono niente all'avanzata milanista. 

Un punto che non può soddisfare i ragazzi di Rino che sprecano una ghiotta occasione per superare in classifica avversarie come Roma e Inter e raggiungere la Lazio vittoriosa a Empoli. Nonostante si possa rimediare con una vittoria in partite tutt'altro che semplici contro l'Atalanta domenica prossima o il Genoa di Piątek (nel recupero della prima giornata che si giocherà il 30 ottobre a "San Siro"), ciò che mi preoccupa di più sono le pochissime giocate buone verso la prima punta da 20 gol a stagione che tanto abbiamo voluto questa estate. Specialmente nel primo tempo ho visto un Higuain venire spesso incontro a centrocampisti o difensori per farsi consegnare il pallone e provare lui stesso a creare occasioni da gol ma che molto raramente è stato servito: se non riusciremo a migliorare questo aspetto del nostro gioco offensivo sarà praticamente impossibile riuscire a segnare le reti necessarie a compensare una fase difensiva ancora non perfetta (nessuna una partita a porta inviolata nelle ultime 9 giocate) per centrare l'obiettivo dichiarato della stagione, ovvero il quarto posto valido per entrare in Champions League.  

Se andiamo a considerare le prestazioni singole dei giocatori, è stato abbastanza confortante Bakayoko, in crescita rispetto all'ingresso contro il Napoli, ma altrettanto preoccupante la partita di Çalhanoğlu e Castillejo, decisamente in calo dopo quella con la Roma in cui, a mio parere, aveva contribuito una brutta prestazione difensiva dei giallorossi. In particolare lo spagnolo ha effettuato molte giocate ma spesso prive di logica e comandate dalla volontà di stupire il pubblico e di esagerare, piuttosto che da quella di vincere la partita: sarà compito di Gattuso quello di non far ripetere altre volte questo atteggiamento (anche se forse sono stato il solo a vederlo e sono io stesso a caricar troppo la dose contro di lui). Positivi invece Ricardo Rodrìguez e Mateo Musacchio: lo svizzero ha confermato il trend positivo di rendimento che sembra aver intrapreso da inizio stagione mettendosi più spesso al servizio della squadra nella costruzione della manovra e sfiorando anche il gol, negato anche a lui da un Cragno in grande spolvero; l'ex Villareal è stato invece il migliore dei centrali difensivi rossoneri rispetto a un Romagnoli che è andato più di una volta in difficoltà. 

Spendo anche qualche riga parola per commentare l'ottima partita di due talenti della rosa di Rolando Maran: Nicolò Barella e Filippo Romagna. Uomo ovunque il primo che ha abbinato in modo incredibile qualità e quantità (anche se deve migliorare solo la visione di gioco nella fase offensiva e a quel punto sarà davvero pronto per la Nazionale), mentre è stato insuperabile in difesa il secondo. 

Il nostro Milan non ha iniziato male il suo campionato, ma al momento la squadra non mi sembra ancora da quarto posto: ciò non significa che dobbiamo disperarci, ma semplicemente migliorare... e abbiamo i mezzi per farlo!
Ora testa all'Europa League!

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Un saluto a tutti, buon inizio di settimana e sempre forza Milan!

Nicola Civetta