Un giorno diverso da tutti gli altri. Un giorno carico di storia e di emozioni. Un giorno che va oltre ogni colore, ogni divisione, ogni rivalità. Il 4 maggio non è mai banale. 69 anni dalla tragedia di Superga, ma l'aria che si respira è la medesima, intensa, pesante. Tutto così grigio, cupo, che provoca in chi presenzia una sorta di angoscia, quasi a soffocare il cuore e far uscire le lacrime. Chi ci è stato lo sa bene, soprattutto nel giorno della ricorrenza.

Anche per questo la maglia del Torino è per pochi privilegiati, che indossano gli stessi colori portati dai più forti del mondo, fermati solo da un destino crudele ed ingiusto. Ogni 4 maggio, questo luogo suggestivo riunisce non solo tifosi, ma amanti dello sport e della storia, perchè è qualcosa che va ben oltre la propria squadra o il semplice calcio.

Anche quest'anno è emerso un grande senso di raccoglimento, coronato dalla presenza di tifosi e organico del Torino FC, assieme a rappresentanti di altre squadre, per la cerimonia e la lettura dei nomi: la voce rimbombante del Capitano, il Gallo Belotti, avvolta da un silenzio quasi surreale, provoca brividi indescrivibili. Il tutto, reso condiviso ma allo stesso tempo intimo, viene vissuto all'interno di ognuno dei presenti.

Queste sono emozioni vere, difficili da descrivere, che possono solo essere vissute, anzi, vanno vissute almeno una volta nella vita.