Ci risiamo.
Come ogni estate la Juve sui quotidiani sembra mettere le mani su campioni assoluti salvo poi ripiegare su seconde scelte. Se deste un'occhiata al valore di quelli citati a gennaio, poi ad aprile ed infine a settembre, vedreste un crollo verticale alla voce "qualità".

Attenzione: non è il solito articolo di parte quindi astenersi tifosi viziati e influencer societari.
Sarebbe "facile" (virgolettato) potenziare definitivamente questa Juve e una volta fatto, negli anni, la società avrebbe il solo compito di ricambiare uno ad uno i pezzi logori e quelli demotivati tuttavia questa è una strategia cui non assisterete nonostante che Barcellona, Real, PSG e Bayern siano in una fase di passaggio (o prossime ad essa) che favorisce indubbiamente i bianconeri...

La squadra dopo il colpaccio E. Can a parametro zero necessita di una stella in mezzo al campo e questa stella è Milinkovic-Savic; lo sarebbe Pogba sacrificato in ruoli non suoi da Mou ma prende troppo di stipendio ed inoltre M.Savic sembra juventino alla nascita mentre il francese è troppo "mediatico", ergo discontinuo.
Le Juventus del recente passato infatti hanno smontato un centrocampo stratosferico per rinforzarsi in avanti, ma ecco il primo limite: se vendi un campione per acquisirne un altro, il tasso tecnico resta invariato.
L'attuale base di partenza è ben descritta dal disorientamento dei tifosi: si dividono in quelli che accusano Allegri di aver perso le finali e in quelli che gli conferiscono meriti per esserci giunto. In campo ci vano i giocatori, se hai un gioco puoi anche prevalere su team più talentuosi altrimenti ti bruci anche le poche chances che hai. 

Reputo che siano pochi i mister che hanno lasciato una impronta tale (ed innovazioni) da incidere sui risultati delle proprie squadre e perfino delle altre (Liedholm, Sacchi, Lippi, Conte, Guardiola, Ancelotti) e di questi non ne fa parte il livornese. 
La Juve compensa con l'etica del lavoro (ambiente ultra professionale) ed è per questo che è giunta in finale due volte, la struttura Juve è un universo a 360° (Continassa, Stadio, Vinovo, Juve B si spera nascente ecc) è questo il suo "segreto", tuttavia ciò non basta per vincere e lo dimostra la superiorità con cui, quando le big hanno deciso di accelerare, ci hanno schiacciato.
Ci serve un campione in mezzo, un campione in aggiunta.

Il campione è colui che si prende sulle spalle la squadra ad esempio, che riceve palla e la mette in cassaforte (Pjanic), o quello che fe sentire all'avversario "o ti difendi o spacco la partita" (M. Savic) o che può creare una superiorità disarmante per i 90 minuti in una zona del campo (D. Costa).
Se la Juve prendesse M.Savic e un terzino destro confermando tutto il resto, potrebbe chiudere il mercato. A quel punto ci sarebbe spazio solo per qualche scossa di aggiustamento che non muterebbe qualità: l'uscita di Benatia per Savic (l'ex viola) o Boateng, Darmian al posto di un Lichsteiner ormai logorato (onore a lui comunque), Mandragora, Sturaro, ecc. ecc. ecc.

L'impressione invece è che come ogni anno si acquistino giocatori solo se c'è la certezza assoluta che poi possano essere rivenduti a un prezzo maggiore (l'eccezione Higuain fu motivata dall'operazione Pogba che aveva fatto inalberare il 99% della tifoseria).
Purtroppo, e questo è il secondo limite, se vogliamo primeggiare una buona volta e non essere quelli che non vincono mai quando formi un Pjanic (che da mezzala tecnica ti diventa il miglior regista al mondo) dopo due anni di tirocinio e di rischi devi tenerlo. Per fare un esempio anche un Golovin può esser pagato 40 milioni se Paratici è certo che entro breve ne varrà di più. 

Sia chiaro questo comportamento è un valore aggiunto a livello di bilanci e mentalità societaria (se spendi e spandi non creerai mai un gruppo, vedasi PSG) ma se non avviene uno sforzo una tantum dei proprietari (e questo è il terzo grande limite) sarà quasi inaccessibile la "Coppa dalle Grandi Orecchie" e per "sforzo" non si intende un prestito da 100 milioni a tasso agevolato...