Siamo un paese di CT, è appurato, tuttavia voglio esprimere la mia idea proprio adesso che il Mondiale sta delineando le semifinaliste.

A un occhio ben attento non è sfuggita una realtà: Francia, Belgio, Svezia, Croazia, Russia, Inghilterra sono buone nazionali ma nessuna di queste è al livello di chi ha vinto un mondiale dal 1982 fino ad oggi (non mi esprimo sulle precedenti edizioni, ero troppo piccolo).

In altre parole potevamo starci benissimo pure noi tra quelle sei.

Il calcio, si sa, è anche questione di fortuna ma per stimolarla è necessario lavorare bene: io intanto ripartirei dalla predisposizione delle famose "squadre B": i giovani di talento devono immediatamente misurarsi con i più grandi, con i professionisti, in tal guisa chi emerge è già pronto a 20 anni per la prima squadra (se ha talento); inoltre i soldi dalla Federazione per i settori giovanili non debbono essere erogati a pioggia per costruire cattedrali nel deserto (utilizzate una volta l'anno), si cerchi di spenderli per avvicinare i giovani al calcio a 360° magari riportando nei piccoli centri storici e nelle scuole la cultura del campetto da calcio gratuito dove si sviluppa la creatività a prescindere dai fondamentali (che poi è la "scuola calcio" a perfezionare): abbiamo tecnica ma poco talento...parrebbe un controsenso ma non è così.

In Italia, come al solito, invece di analizzare le cause del declino sportivo della Nazionale e predisporre soluzioni stringenti si chiamano in causa Adamo ed Eva (direi che la prendiamo un tantino "alla larga") così tutto cambia affinché niente cambi (Cit. Gattopardo). Ad esempio molti commentatori infilano la politica anche dove non è richiesto: per dirne una Francia e Belgio è vero che hanno molti "oriundi" ma ci si dimentica che questi paesi hanno ancora oggi delle colonie (testimoniate dalle loro "belle" multinazionali attaccate in determinati paesi) e non è proprio la stessa cosa...

La politica farebbe bene a starsene fuori dal mondo dello sport perché è un campo quello dell'agonismo, dove la persona è trasportata emotivamente e quindi è manipolabile, va evitata la semplificazione di temi complessi, se si ha rispetto dei cittadini. Anzi è proprio a causa della politica e delle sue incrostazioni che abbiamo perso "generazioni di talenti"... anche nel calcio.

Pensiamo a modificare la nostra preparazione atletica piuttosto!

Il Liverpool è partito dai preliminari ed ha corso fino a fine maggio, Inghilterra e Spagna hanno più impegni rispetto alle italiane e mostrano sempre una invidiabile condizione. 

Sin dagli anni 30 l'Italia predilige la densità rispetto all'intensità, il libero rispetto alle diagonali difensive, la difesa a 3 rispetto a quella a 4 (e anche se le nostre squadre giocano quasi totalmente a 4 rimaniamo ancorati ad una mentalità più statica e difensivista) ecc ecc.

Il Var (sacrosanto) è una interruzione e rappresenta simbolicamente il fulcro delle sedute di allenamento italiane: decine e decine di pause per ottusissime correzioni tattiche ad personam (verso i giocatori) attuate dai vari Mister rendono meno "integrale" la qualità delle prestazioni atletiche. 

Facile esprimersi adesso direte... ma io l'ho sempre pensato! 

L'Uruguay per quanto sia una squadra troppo imperniata sulla furia Cavani, ed utilizzi la "garra" per chiudere gli spazi e ripartire (somiglia tremendamente all'Atletico Madrid) dà l'esempio lampante di una giusta filosofia basata su una buona intensità (parliamo di nazionali non possiamo pretendere il top che si registra nei club).

Ancor più opportunamente fa l'Inghilterra che non brilla come qualità ma destina l'intensità all'offensiva (tipico anglosassone): aggredisce abbastanza alta (Conte docet) perché è statisticamente conveniente e perché ci si difende tutti insieme e in ogni zona del campo, i difensori sono solo l'ultimo baluardo.

Ovviamente il calcio da quando il fuorigioco in linea non esiste più si è allungato (ricordate i 20 uomini nel fazzoletto di centrocampo con Il Fenomeno che se li tagliava a fette?) e non è più consigliabile pressare altissimo ma se si trova la corretta via di mezzo, la cosiddetta "quadra", possiamo beneficiarne; ricordo, a titolo di esempio, che è preferibile ridurre il pressing sulle fasce visto che in quelle zone l'avversario è statisticamente meno pericoloso ed è proprio là che va portato a giocare (Cit. Guardiola).

Dopo queste premesse che indicano che non è sempre la "maledetta sfortuna" (Cit. Vasco Rossi) la causa dei nostri mali calcistici propongo qualcosa di nuovo a livello tattico e di formazione: 

La formazione magari non troverà molti consensi, non è esaustiva, è più coraggiosa ed innovativa ed ha proprio la difesa a 3! Ciò non smentisce i miei "teroemi" (che non vogliono essere verità assoluta) proprio perché conta in primis l'approccio alle gare.

Un giocatore su tutti consiglio a Mancini nonostante sia stato sottoutilizzato da Sarri ed è Diawara del Napoli. 

3421: Perin; Rugani Bonucci Romagnoli; Florenzi (a destra) Diawara Gagliardini Bonaventura; Bernardeschi Verratti; Balotelli.

Inserendo un terzino al posto di un centrale difensivo può trasformarsi in un 4321 ad albero di Natale: Perin; Conti Bonucci Romagnoli Florenzi (a sinistra); Diawara; Bonaventura Gagliardini; Bernardeschi Verratti; Balotelli.

Non siamo in una fase di vacche grasse e sarebbe inutile puntare sui Chiellini, sui De Rossi sui Criscito...facciamo un lavoro diverso non mirato a vincere gli europei ma a creare una base di novità future ed opzioni per tirare fuori il meglio in prospettiva! Come fece la Germania qualche anno fa.

Ciò non significa rinunciare a provarci (anzi è proprio puntando sulla verve dei nuovi talenti che potremmo sorprendere e, magari, senza troppa pressione stupire!)...

Buon lavoro Mister Mancini, setacciate nei giovani...siamo molto indietro.