26 anni, attaccante inglese nato a Chingford, quartiere londinese vicino ad un altro quartiere che di lì a poco sarebbe diventata la sua casa anche calcisticamente parlando, ossia Tottenham, Harry cresce nei luoghi e nelle giovanili dove ha mosso i primi passi nel calcio anche il suo idolo David Beckham, altro inglese che ha scritto grandi pagine del calcio internazionale e d’oltremanica, ma a differenza dello Spice Boy lui a Londra ci è rimasto per scrivere la storia. HurriKane (l’uragano) come è stato già soprannominato dai tifosi Spurs, al netto di brevi prestiti poco rilevanti non ha mai lasciato la società che ha creduto in lui fin dall’età di 11 anni e di cui oggi rappresenta la punta di diamante. Attaccante poliedrico dalla grande forza fisica, gran tiro e bomber di razza che però, in un mercato dalle cifre sempre più esorbitanti, non sembra avere il giusto appeal. Ad oggi la sua quotazione è tra le più elevate del calciomercato, risulta terzo infatti nella classifica stilata dal noto sito Transfermarkt con ben 150 milioni di euro di valore.
Una cifra elevata certamente ma che viene definita da molti (anche tra gli addetti ai lavori) esagerata per il calciatore in questione; dello stesso parere sembrano essere anche le squadre che in questi anni si sono affacciate nelle varie finestre di mercato per cercare un attaccante di spessore al fine di completare il reparto offensivo in maniera rilevante. L’ultima cronologicamente parlando in tal senso sembrerebbe essere stata il Real Madrid, non proprio una squadra che bada a spese, ma con una trattativa mai decollata proprio per le elevate cifre in questione che hanno portato il team madrileno a guardare verso altri lidi (come il giovane Jovic). Ma sono davvero valutazioni errate quelle fatte sul cannoniere londinese? Nel calcio è vero che non contano solo i numeri, ma per giustificare una cifra così importante, useremo altri numeri decisamente rilevanti.

Harry infatti ha vinto per ben due volte consecutive il titolo di capocannoniere della Premier nelle stagioni 2015-2016 e 2016-2017 siglando rispettivamente 25 e 29 gol, numeri di un certo calibro per un allora ventitreenne facente parte sì di una squadra di livello, ma non di un top club storico come il Liverpool o le squadre di Manchester. Nelle successive due stagioni l’uragano inglese ha segnato complessivamente 65 reti, un bottino di tutto rispetto riuscendo a raggiungere durante l’ultima stagione la finale di Champions League, traguardo mai centrato prima dal Tottenham, che annovera solo 5 partecipazioni alla massima competizione europea: in tre di queste lui era presente. Quarto nella classifica marcatori all-time del suo team ad oggi, quindicesimo in quella di tutti i tempi dell’intera Premier, Kane è anche l’unico tra i primi venti di tale classifica a militare ancora nella Premier League insieme al Kun Aguero (che però ha 5 anni in più di lui). Sopra di lui in questa classifica, tra i giocatori ancora in attività, oltre al già citato Sergio Aguero troviamo solo Defoe e Rooney, altre storiche bandiere del calcio inglese, ma decisamente in avanti con l’età e probabilmente prossimi alla conclusione delle loro gloriose carriere. Molto interessante un altro dato relativo alle reti messe a segno: Kane è il migliore per media reti realizzate tra i primi trenta marcatori della Premier, con ben 125 reti in sole 181 presenze, battendo in questo caso mostri sacri del calcio come Henry, Shearer (miglior marcatore della Premier di tutti i tempi), Van Persie o i già citati Defoe e Rooney.

Ma il ragazzo di Londra non va forte solo nel suo club come accade purtroppo per numerosi attaccanti: protagonista con la sua nazionale nell’ultimo mondiale in Russia, dove ha siglato 6 reti vincendone il titolo di capocannoniere del torneo alla sua prima partecipazione, ad oggi dista solo 7 marcature dalla top ten dei migliori marcatori della nazionale inglese e fatichiamo a credere che non centrerà anche questo traguardo.

Come dicevamo però, il calcio non è fatto solo di numeri ed Harry questo lo ha dimostrato ancora una volta recentemente, aggiungendo al suo nutrito palmarès di gol spettacolari quello siglato proprio pochi giorni fa da centrocampo contro la Juventus durante l’International Champions Cup, rete destinata a rimanere nella memoria di molti tifosi seppur non realizzata in una competizione prestigiosa.

Siamo ancora sicuri dunque che quella valutazione, simile a quella che il suo club stima per lui, sia ancora considerata sproporzionata per uno dei più prolifici marcatori in attività della Premier League, il campionato più spettacolare al mondo?