Si è da poco conclusa la seconda giornata, il mercato chiuderà tra una settimana circa, ma nel mondo bianconero stiamo assistendo ad un'altalena continua di stati d'animo. In poco più di un mese si è già passati dall'euforia per gli arrivi di Pogba e Di Maria al comprensibile sconforto per gli infortuni, si è passato dai fischi dello stadium contro il Sassuolo, dopo i primi 10 minuti, all'euforia al fischio finale per il 3 a 0, per poi concludere con il profondo sgomento post Sampdoria-Juve. 

Qualcuno dovrebbe riuscire a spiegarmi il motivo per cui si fischia la propria squadra allo stadio al decimo minuto della prima giornata di campionato, per poi dimenticarsene e usare toni trionfalistici a fine partita; ma non mi riferisco solo ai tifosi da stadio o da bar, parlo della stampa, sia di parte che professionistica. Si è persa ogni qualsiasi capacità di analisi, a fronte di una costante emotività nei giudizi, che cambiano con la velocità con cui viaggia il vento, passando in un'ora da fischi a euforia, per poi piombare nel baratro dopo una settimana esatta.

Faccio fatica a capire i tifosi e trovo totalmente aberranti dei fischi al decimo minuto della prima partita della stagione, trovo incomprensibili i giudizi che cambiano anche nel corso della stessa partita passando da bianco a nero, senza alcuna sfumatura, ma quello che trovo ancor più becero è il mancato senso della realtà.
Dopo gli arrivi di Pogba e Di Maria tutti, dal primo tifoso al più titolato giornalista o addetto ai lavori, hanno accreditato la Juve come favorita per lo scudetto, alla pari dell'Inter, sopra il Milan. 
La mia analisi è la seguente: la rosa della prima squadra della Juve due anni fa esatti valeva circa 750 milioni di euro, oggi il valore è di circa 520 milioni; a prescindere dalle fonti, è evidente la svalutazione che c'è stata, con costanti avvicendamenti sia in società, sia nella guida tecnica. Aggiungiamo che 5 giocatori (Bremer, Locatelli, Pogba, Chiesa, Vlahovic) da soli valgono più del 50% del totale, abbiamo tutti gli ingredienti per capire che questa squadra non è da scudetto, non parte con i favori del pronostico.
Anche andando oltre i freddi numeri, è facile analizzare che in difesa come centrali abbiamo sostituito Chiellini e De Ligt con Gatti e Bremer, mentre i terzini sono gli stessi dell'anno scorso, anzi con un Pellegrini in meno.
Passando al centrocampo, oltre l'uscita di Ramsey, al momento abbiamo gli stessi uomini dell'anno scorso, a cui si aggiunge un potenziale Pogba, che al momento ha scongiurato uno stop di 6 mesi. Chiude l'attacco dove sono andati via Bernardeschi e Dybala e sono arrivati Kostic e Di Maria, ma dove c'è un Chiesa in meno, che rientrerà prima della sosta, ma ci si augura che da gennaio torni in forma. 

Tralasciamo il fatto che tutti i giocatori con costo più alto nella rosa siano stati pagati di cartellino più o meno il loro attuale valore (tranne Pogba), con le premesse sopra riportate come si può parlare di squadra favorita per lo scudetto?

Siamo realisti, sosteniamo la nostra squadra, ma AL MOMENTO, siamo da 3° - 4° posto, poi vedremo se e quali movimenti ci saranno di calciomercato, se e come recupereranno gli infortunati, se e come Allegri riuscirà a sistemare la squadra in campo; tra 3 mesi ci troveremo e tireremo una linea per vedere dove saremo, ma attualmente bisogna tifare, non andare sulle montagne russe.