Il terremoto CR7 ha fatto saltare il banco in casa Juve. La confusione regna sovrana, dai vertici fino ai giocatori in campo. Circa 2 mesi fa la dirigenza bianconera ha pensato di risolvere tutti i problemi venuti a galla negli ultimi anni con un unico colpo, cioè Massimiliano Allegri: fino all'addio di CR7 la soluzione ai problemi è stata quella di mantenere la rosa dell'anno precedente, con qualche aggiustamento (in Perin, De Sciglio, Rugani, Locatelli, Kaio Jorge, out Buffon, Demiral) con la presunzione che il Conte Max avrebbe messo tutti al proprio posto in un mese scarso di preparazione. Ad oggi aggiungiamo l'uscita di Cristiano Ronaldo e l'ingresso di Kean e sfido chiunque a dire che la Juve si è migliorata.

Ma facciamo qualche passo indietro. 
Agnelli aveva scelto Marotta per guidare la Juve e i risultati hanno parlato in modo inequivocabile: strategia chiara, programmazione, uomini giusti al posto giusto, l'aiuto di uno scout di altissimo livello come Paratici. Scudetti a ripetizione, più forti di tutto e tutti come ad es. nel caso Conte e la scelta di Allegri. Tutto stava andando per il meglio, ma dopo essere tornati a vincere in Italia a tutto l'universo bianconero è salito ancor più forte il desiderio di vincere la Champions; con una vision rivelatasi poi molto miope si è iniziato un processo di crescita mai visto prima in casa Juve, con investimenti da Big: Higuain, Ronaldo, De Ligt (circa 300 milioni in 3) e stipendi mostruosi a buoni giocatori, con conseguente esplosione del monte ingaggi, per provare a entrare stabilmente tra i Top Team mondiali. Si è quindi passati dal programmare al prendere giocatori pronti a far vincere subito. A questo punto si rompe qualcosa con Marotta, uomo molto attento alla programmazione e alla gestione dei costi, e si arriva al divorzio. Paratici continua su indicazione di Agnelli, che nel frattempo concede sempre più potere a Pavel Nedved, suo grande amico. Arrivati ad oggi la conclusione è che il cambio di Status cercato dalla dirigenza non ha dato i suoi frutti e, anzi, si è passati dalla programmazione all'improvvisazione, con l'avvicendarsi di allenatori sulla panchina senza la minima considerazione degli uomini nella rosa (come se l'Inter fosse passata da Conte a Sarri) e il continuo acuirsi delle lacune nella rosa. 

Tornando a CR7, sarebbe interessante chiedere conto a Nedved delle sue dichiarazioni di qualche giorno fa, di come un Top Manager di un'azienda come la Juventus non si sia accorto del mal di pancia del suo uomo più rappresentativo; dalle dichiarazioni di maggio "obiettivo raggiunto, ho vinto tutto anche in Italia", o durante l'europeo "il mio futuro alla Juve? quello che verrà sarà il meglio" o alla reazione alle voci sul Real, dove in 44 righe non nomina mai la juve; è evidente che dopo oltre 3 mesi di dichiarazioni simili, una società come la Juve abbia il dovere di valutare alternative, parlare coi possibili sostituti, con le loro società ed essere pronta il giorno dopo in caso di addio, esattamente come è successo all'Inter con Lukaku. Quello che invece a Torino è successo, a mio parere, è che la Juve non avesse previsto nulla, il giorno stesso ha chiamato Icardi, ma visto che non era stata imbastita prima la trattativa ha deciso di prendere Kean, l'unico che ha dato disponibilità immediata.
A due giorni dalla fine del calciomercato ci sono solo 2 alternative: o cercare di prendere altri giocatori o sperare che Allegri faccia una magia e trovi il modo di sistemare il centrocampo e di far coesistere 2 giocatori molto diversi come Chiesa e Dybala. Chiedere qualcosa al mercato è più facile, visto che sia il 4-4-2 della 1° giornata che il 4-3-3 della 2° giornata, con in mezzo un tentativo di difesa a 3 hanno dimostrato che neanche Allegri ha le idee chiare. 

Ad Allegri l'arduo compito, a prescindere dall'arrivo o meno di un centrocampista, di dare compattezza a una squadra che ha la rosa da primi 4 posti, ma è totalmente slegata e senza alcun senso tattico attualmente.
Riuscirà il miracolo anche questa volta o sarà una stagione interlocutoria? Di sicuro tra 2 giorni si dovrà tirare una linea e bisognerà tornare a programmare, altrimenti sarà una continua e inesorabile discesa agli inferi.