In un mondo che va a velocità stratosferica e non c'è mai tempo per fermarsi, è possibile criticare così ferocemente una squadra che negli ultimi 10 anni ha vinto 19 trofei e ha sfiorato 2 volte il tetto d'Europa, sconfitta da 2 squadre invincibili in quegli anni? La domanda è articolata, la risposta è semplice: non dovrebbe esserlo. E invece vedo un'infinità di tifosi juventini inferociti, che criticano tutto e tutti. 

La mia prima risposta ai tifosi juventini che criticano è che non si sono accorti di essere stati l'innesco di un sistematico e schematico gioco al massacro, riassumibile in quattro punti:
per 1° cosa è stata chiesta la testa di Marotta, perchè si diceva che il vero artefice dei successi bianconeri fosse Paratici (la situazione attuale dice che Marotta ha vinto all'Inter, Paratici è stato licenziato dalla Juve e attualmente al Tottenham ha già bruciato un allenatore).
2° punto, sempre cavalcato dalla Società ovviamente, è stata la mandatoria necessità di cambiare il DNA della Juventus, andando a spendere centinaia di milioni per quelli che erano ritenuti i migliori giocatori, pronti a far vincere subito in Europa, colmando definitivamente il gap col gli altri Top Teams.
3° punto: poteva più bastare un allenatore vincente, ma che non giocasse un bel calcio, come direbbe qualche retrò, il famoso calcio champagne? Inizia un tambureggiante massacro con #allegriout, che termina con la chiamata prima di Sarri e poi di Pirlo.
E arriviamo ai giorni d'oggi con il 4° punto, il nuovo assetto societario con Agnelli Presidente, Arrivabene Amministratore Delegato, Nedved Vicepresidente, Cherubini Direttore Sportivo e Allegri allenatore con "potere decisionale", 4 manager, ma nessuno fa il Marotta di turno e tutto il peso sembra portarlo Allegri. 

Quattro punti che hanno segnato la fine di un ciclo, in cui c'è stato anche il Covid tra le cause; non possiamo non considerare l'impatto economico di questa pandemia, che c'è stata per tutti, ma mentre altri avevano la possibilità di costruire delle fondamenta, la Juve doveva mantenere un'impalcatura pesantissima. 
Quest'anno è iniziato male, ma quello che chiedo ai nostri tifosi è di stare calmi ed evitare isterismi collettivi.
Arriviamo alla verità: è inutile prendersela nell'ordine con Marotta, Allegri, Bernardeschi, De Sciglio, Rugani, Sarri, Rabiot, Ramsey, Paratici, Pirlo, CR7 (si è addirittura arrivati a criticare e voler mandare via un marziano che in 3 anni ha fatto più di 100 gol con la nostra maglia, pazzesco), altri giocatori e infine di nuovo Allegri. Questa situazione si è creata per la fine di un ciclo, cosa naturale direi, dopo 19 trofei in 10 anni, ma anche per un cambiamento di DNA voluto da tutti, ma che, se posso usare un paragone forte, è come il rigetto di un trapianto. La Juve non è quella che avete, ok abbiamo, evocato negli ultimi 3-4 anni, la Juve non cambia 4 allenatori di fila, la Juve non strapaga i giocatori, la Juve non caccia dirigenti competenti, la Juve ha un preciso stile e non sbraita in tribuna d'onore (vero Sig. Pavel Nedved?). 

Diamo il tempo ad Allegri di ricompattare l'ambiente, fare delle scelte e tornare a far respirare quella voglia di sacrificio tipica della Juve, che onestamente nei vari Bonucci, Alex Sandro, Rabiot, Bentancur ecc. non si vede più. Di sicuro, se ho passato il concetto, se si deve criticare, quelli da criticare sono i 2 che c'erano prima e ci sono ancora, ma che hanno voluto questo cambio di DNA: Pavel Nedved ed Andrea Agnelli. Ovviamente ricordandosi sempre che Agnelli ha costruito una Juve che ha vinto per 10 anni di fila, quindi... caaaaalma!