Come si fa ad essere ipercritici nei confronti di una squadra che ha chiuso un ciclo di 10 anni vincendo 9 scudetti, 5 supercoppe italiane, 5 coppe Italia e che ha raggiunto 2 volte, all'apice di questo irripetibile ciclo, la finale di Champions League, perdendola contro due squadre di marziani? La memoria nel calcio, così come nella vita, è troppo di breve periodo e si perde una vista d'insieme, che invece dovrebbe far dire grazie a chi ha permesso tutte queste vittorie. 

Ricordo a tutti che prima di queste vittorie arrivavamo dalla serie B, da settimi posti in classifica, con squadre e allenatori mediocri, ma poi ci si è rialzati, perchè la Juve ha l'abitudine di vincere. "Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta", la frase di Boniperti che più rappresenta lo stile Juve, è un grido, un invito alle armi, a cercare ogni giorno quella cattiveria agonistica che permetta di vincere la singola battaglia e poi la guerra. Da qui però arrivano i problemi di questi ultimi anni, perchè a Boniperti si è sostituito Agnelli, col suo fido Pavel Nedved, che hanno provato a smontare questo paradigma, andando verso un "vincere col bel gioco", e aggiungendo al telaio Juve campioni affermati, per arrivare a vincere l'agognata Coppa. 

Ora, a distanza di 5 anni dal primo faraonico acquisto di Higuain, passando poi per Costa, Ronaldo e De Ligt, in pratica uno all'anno, possiamo dire che questa politica non ha pagato. Può essere colpa del singolo giocatore? Può essere colpa dell'allenatore di turno? No, se c'è una responsabilità in tutto questo processo è quella della Dirigenza, nelle persone di Agnelli e Nedved: da loro è partita questa nuova politica juventina, loro hanno deciso di cambiare dirigenti tecnici (da Marotta a Paratici a Cherubini), loro hanno deciso di cambiare allenatori (4 negli ultimi 4 anni), sempre loro hanno acconsentito a un aumento esponenziale del monte ingaggi. Per invertire la rotta è stato richiamato Allegri, quindi i giocatori per il 4° anno consecutivo dovranno cambiare il loro modo di stare in campo, di attaccare e difendere; ma i danni che sono stati fatti negli anni con il cambio di mentalità hanno lasciato segni nella rosa, perchè per tenere in piedi il gioco si è dovuti ricorrere alle plusvalenze, spesso prendendo o cedendo giocatori non in base alle esigenze, ma per opportunità e per coprire i costi enormi degli investimenti e degli stipendi. 

Cosa ci attende da qui in avanti? Allegri ha firmato per 4 anni a 9 milioni netti a stagione, quindi a chi ha ripreso il vecchio mantra del non gioco delle squadre allenate dal livornese, consiglio una pausa di pari anni dal calcio. Andando oltre le battute, penso che il Mister ridarà sostanza a una squadra che va in campo senza voglia; è emblematico quel video recente in cui il tecnico si sgola chiedendo ai suoi giocatori di muoversi senza palla; in rosa ci sono ottimi elementi, ma non sarà facile trovare un undici titolare ben strutturato. Ad ogni modo serve pazienza, la stessa virtù che non si è avuta con Sarri e con Pirlo. Ad Allegri l'arduo compito di riportare in alto la squadra e far sì che i giocatori riprendano fiducia e valore, ma la società deve essere più vicina e prendere le parti dell'allenatore, perchè solo coesi e compatti si riparte.
Capito tifosi che sapete solo lamentarvi e vi permettete di fischiare la squadra dopo 2 partite, dopo 10 anni di vittorie?