"Certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi E poi ritornano" Antonello Venditti - Amici Mai

Papà Vasco mi ha insegnato che la musica può adattarsi a qualsiasi situazione, stato d'animo, occasione, sentimento. E la canzone di Venditti calza a pennello col ritorno di Leonardo Bonuccio alla Juventus.

Leonardo Bonucci è tornato alla Juventus dopo un anno di "esilio" nel grande Milan. Certo, non è stata un'annata da ricordare per via di una società ballerina (per rimanere in tema), però scapparsene a gambe levate non è priorio da Capitani Coraggiosi. Lui invece, appena ha intravisto una possibilità di fuga, è corso a gambe levate tra le braccia di chi lo ha fatto conoscere al mondo intero come uno dei migliori centrali difensivi del pianeta... prima di ricevere una pioggia di critiche sia chiaro: lo è diventato soprattutto grazie alla presente di gente come Barzagli, Chiellini e Buffon. Prima la squadra, poi il singolo.

Qualche tifoso folle, dopo i primi timidi articoli che parlavano di un ritorno di Bonucci in alla Juventus ha pure avuto il coraggio di criticare una società che solo 20 giorni fa ha fatto atterrare a Caselle tale Cristiano Ronaldo.
Certo, lo scambio con un ottimo prospetto come Caldara può passare come pazzia, ma le idee della società sono chiare e hanno un nome: Champions League. Per questo motivo c'era bisogno di giocatori pronti, preparati, che conoscano il palcoscenico internazionale, l'ambiente e il tifoso che sogna da più di 20 anni di veder alzare di nuovo la coppa dalle grandi orecchie.

Sono un grande estimatore del giovane Caldara e mi sono chiesto: l'identikit appena fatto e che rispecchia credo le scelte societarie, risponde a questo giovane difensore?  Forse si, forse no.  Ora la domanda ve la faccio io: meglio una certezza (6 scudetti, 3 coppe Italia, 2 finali di Champions anche se perse) oppure il rischio di vedere stare in panchina un altro giovane col rischio di trovarci un Rugani 2?

Beh, io sono per la certezza. Quando sarà ora di cambiare ci saranno altri giovani promettenti da ingaggiare.

Quello che ha spinto Bonucci ad andarsene lo scorso anno, sbattendo la porta in faccia senza pensarci due volte alla società che lo aveva reso grande... non mi interessa. Ha esultato al goal contro la Juventus, risultato poi inutile, con la sua solita esultanza?
Non mi interessa e personalmente a un goal bisogna SEMPRE esultare, anche contro la tua ex squadra e comunque nel rispetto dei tuoi tifosi. Quello che mi interessa è soltanto la prestazione in campo e sono certo torneranno a essere grandi, come ci aveva abituato negli anni passati.

Ora è tornato, ha chiesto scusa, si è decurtato lo stipendio, non avrà la fascia di capitano promessa se fosse rimasto lo scorso anno e sa che dovrà dimostrare più di quanto fatto in passato e io sono certo che sarà così. Sono pronto a ritrovarmi a confrontarmi con voi a dicembre per valutare se la percentuale di tifosi che gli stanno dando contro è diminuita oppure no.

Ricordiamoci che l'essere umano è perfetto, tutti sbagliamo anche se non ci chiamiamo Bonucci e paragoniamo il calcio alle donne: quante volte abbiamo sbagliato con una donna chiedendole una seconda possibilità, magari non data? Mettiamoci una mano sul cuore e diamola a Leo, non ci deluderà.

Bentornato a casa Leo, Lorenzo

Ps: sono apertissimo al confronto nella speranza si riesca a mantenere un tono tranquillo come quello che ho cercato di utilizzare in questo scritto.