Un fulmine a ciel sereno.
Non saprei come altro descrivere la notizia che ho letto appena mi sono svegliato. Dieci minuti per cercare di capire se fosse ancora un sogno, un incubo, uno scherzo. Il susseguirsi delle novità, poi il cordoglio di tutti, poi il buio.

Difficile descrivere quello che è successo oggi, non ne ho nemmeno tanta voglia, ma il dolore che mi/ci ha inflitto questo abbandono è ai limiti del concepibile: non ho mai conosciuto Davide al di fuori del rettangolo verde, delle interviste. Sapevo solo che era il nostro Capitano, era lui che ci metteva sempre la faccia, che cercava di dare la scossa all'ambiente, paradossalmente quasi sempre in silenzio, solo con l'atteggiamento.

Dopo oggi non riesco veramente più a concepire come poter continuare a parlare di calcio. Questo va dannatamente oltre tutto. Si è letteralmente staccato un pezzo dentro di noi, che nemmeno sapevamo di avere.

Dagli eventi nefasti di quella maledetta finale di Coppa Italia il mondo del calcio stava iniziando a nausearmi, l'abbonamento allo stadio interrotto dopo 4 anni e piano piano l'allontanamento anche dalla Tv, col tempo sempre più dedicato ai miei affetti, piuttosto che alla Fiorentina. 

Dopo questa vicenda, sento l'urgenza, quasi il dovere, di andare al Franchi alla prossima partita. Per Davide. Io non so come tu abbia fatto, Capitano, ma in un giorno come questo sei riuscito a far passare in secondo piano le elezioni, il derby, tutto.
Hai riunito tutti sotto la stessa bandiera, ci hai rimessi tutti sullo stesso livello, ci hai fatto capire che siamo fragili, mortali, uno schiocco di dita nell'universo.

Quindi domenica ho deciso che verrò di nuovo allo stadio, dopo una lunga assenza, per te e per tutto quello che tu significhi ancora: unione, umiltà, forza d'animo. E verremo tutti, sotto un'unica grande bandiera viola, a urlare il tuo nome mentre le lacrime ci solcano il viso, infuocate.

Grazie Davide, per tutto. Non oso nemmeno immaginare il dolore dei tuoi cari, della tua famiglia: sto male io avendoti solamente visto tirare calci ad un pallone, figuriamoci come possono sentirsi loro.
Firenze, come ha sempre fatto, se ne occuperà e li accudirà come avresti fatto tu.

Capitano, da domenica ci sarà un motivo in più per venire allo stadio.