Quattro anni dopo, la Fiorentina torna a vincere al San Paolo grazie ad un gol a tempo scaduto di Joaquin, in arte el pisha o, come viene chiamato qui a Firenze, il nostro caro Gioacchino. Napoli arrembante fin da subito, ma con l'espulsione di Ghoulam la partita prende pian piano un tono diverso: secondo tempo in crescendo della Viola, che concede poche ripartenze durante le quali si affida a San Neto (già provvidenziale in un paio di parate nel primo tempo) e trafigge Reina sul finale. Tre punti fondamentali, più per mantenere le distanze da un'Inter fermata in casa dall'Atalanta di Bonaventura che per tentare una disperata volata Champions. Durante la partita, c'è pure il tempo di saltare sul ginocchio a Gomez, come va ormai di moda tra i difensori e portieri del campionato italiano: nel vedere il tedesco nuovamente a terra, molti tifosi viola reagiscono con un istintivo "Maronn' " mentre altri si lasciano cadere nello sconforto totale. Piccola curiosità: mai a Napoli si era avuto un'impennata così brusca nella vendita di corni e cornetti anti sfiga in poche ore. Se la faccenda di Gomez e del suo ginocchio vi ha ormai annoiato, c'è un superuomo che da tempo ormai vigila su Firenze e sulla Fiorentina: in molti dicono di averlo visto aggirarsi sui tetti della città difendendo chiunque avesse bisogno. Col giglio sul petto e con movimenti felini, SuperNeto respinge con maestria e abilità ogni attacco del nemico. Arrivato in punta di piedi nel gennaio 2011, dopo poco tempo perde colui che l'aveva portato a Firenze e, sotto la guida del suo nuovo maestro Alejandro Rosalen Lopez, decide di diventare l'uomo che tutta la città, da dopo l'addio di Frey, sta cercando. Acquistata una innata sicurezza fra i pali, dopo un inizio un po' stentato, adesso difende la porta della Fiorentina con onore e passione, partita dopo partita. Finalmente Firenze ha l'eroe che la sua porta merita.