E alla fine esonero fu! Certo non è stato un fulmine a ciel sereno, i presupposti c'erano tutti: risultati altalenanti, scelte tecniche non condivise, il solito modulo forse non sempre adatto in partite complicate e quell'amore mai sbocciato con i tifosi. Elementi per la tempesta perfetta che con l'ultimo beffardo pareggio con il Verona (che con rispetto parlando non è che sia una "testa di serie" del nostro campionato) hanno portato il presidente Tohir a prendere la difficile decisione di esonerare il tecnico Walter ‪Mazzarri‬. Il ritorno del ‪Mancio‬ era già nell'aria e mormorato dai più; scelta ardua ma sicuramente ponderata, il presidente è attento ai conti ed esoneri e assunzioni costano, specialmente durante il regno di terrore di Platini e del suo "fairplay finanziario". I tifosi nerazzurri esultano e già si immaginano di vivere i lustri del passato ricordando 3 Scudetti, 2 coppe Italia e 2 Supercoppe conquistate tra il 2004 e il 2008. Certo Mancini ha più esperienza internazionale e ha vinto più di W.M., ma esultare per l'esonero è prematuro, in fondo ci sono problemi strutturali che ancora perdurano e con la classifica che piange non sarà facile neanche per Mancini. Fortunatamente un po' di tempo ce n'è e con il mercato invernale alle porte la situazione può cambiare, se in meglio o in peggio ce lo potrà dire solo il campionato. Una cosa è certa, rimanere in quella situazione non si poteva e un forte cambiamento era necessario, forse lo è stato anche per Mazzarri che ha buone qualità, ma che a Milano non ha (quasi) mai espresso.