Nell'epoca dei selfie, simbolo dell'esaltazione dell'io dove il protagonista è il proprio ego, vi chiedo: è giusto che Higuain lasci il Napoli? Qualcuno risponderà: cosa c'entra? Ebbene, credo che ormai sia palese: il Pipita, come molti altri campioni, ha lasciato il suo Napoli non per un ingaggio milionario (che fa sempre comodo), ma per "vincere qualcosa". Sono trascorsi pochi giorni dalla discussa presentazione di Pjanic alla Juventus in cui affermava la sua volontà di voler andare alla Juve proprio per "vincere". Per questo vi chiedo se sia giusto che questi grandi campioni pensino a loro stessi, a voler coronare il sogno di alzare un trofeo invece di dover rimanere in una squadra "dove ricevono tanto amore". Certo, il campione viene osannato dalle masse e idolatrato ogni domenica quando è decisivo, ma basta qualche partita mediocre e la curva dimentica delle sue prodezze e si torna al coro "onore solo alla maglia": pura ipocrisia! Dov'è l'amore del popolo del calcio e il riconoscimento per un campione che vuole di più, per un top player di livello di Pjanic o dello stesso Pipita che hanno nel palmares meno trofei di un certo Padoin? Credo che abbiano dato anche più di quanto queste società meritino: società illudono campioni e tifosi con false promesse, affermando ogni estate di costruire una squadra capace di competere con la dominatrice incontrastata degli ultimi 5 anni della Serie A (e probabilmente i prossimi a venire). Non avrei mai immaginato di scrivere un pensiero del genere, né di esaltare le manovre societarie della Juventus nella mia vita, eppure non c'è una società in Italia di un tale livello. Il passaggio della mia amata Inter sotto il dominio straniero è stato descritto come obbligatorio, come uno modo per sopperire al fair play e alla crisi mondiale: "i colossi stranieri hanno il denaro"; eppure la juve pur avendo "i suoi sporchi traffici" riesce a mantenere una presidenza italiana e i conti in saldo, mentre il dragone cinese vede nella storia e nello stemma nerazzurro pubblicità per le lavatrici in Cina, invece di un progetto per costruire una valida squadra. Tra gli interisti c'è chi è favorevole, anzi pretende l'allontanamento di Mancini, ma come può un progetto evolversi se non vi è continuità e punti fermi? Come può solamente pensare l'Inter di buttare altri due anni di rifondazione solo perché Mancini vuole giocatori consoni ai suoi progetti e non giovani nomi che fanno scalpore in Cina, dove basta un Europeo per guadagnare come Messi o Ronaldo (chiedere ad un certo Pellè...). La verità è detta quasi per scherzo tra i banchi dei bar: è inutile giocare la prossima stagione. Nessuna squadra è al livello della mia tanto odiata Juventus e, se non lo capiranno presto anche le altre società italiane, allora sarà più interessante seguire la Premier o il campionato mondiale di scopone piuttosto che un campionato dove si lotta alla ricerca del secondo posto.