Sono passati pochi mesi da quell’indimenticabile 11 luglio a Wembley che ci ha fatto vivere una vera e propria notte magica, quell’incantevole serata “Italia campione d’Europa” ora sembra solo un vanissimo ricordo.
Mai mi sarei aspettata e immaginata che l’Italia arrivasse seconda nel proprio girone (gruppo C) dietro la Svizzera e mancasse la qualificazione diretta ai mondiali del Qatar 2022, trovandosi costretta così a passare per i gironi eliminatori dei playoff di marzo da cui usciranno le ultime tre qualificate spettanti all’UEFA.
Facendo un flashback, mi chiedo come sia stato possibile ritrovarci così?
Sfortuna a parte, tantissimi infortuni e soprattutto moltissime occasioni perse, partendo dalla partita con la Bulgaria, con clamorose occasioni per l’Italia, ben 27 tiri in porta e come risultato finale solo un pareggio 1 a 1.
Vogliamo poi parlare delle due partite con la Svizzera? In entrambe, non abbiamo sfruttato al meglio le opportunità create, tra cui quei due rigori, uno all’andata e l’altro al ritorno falliti ahimè da Jorginho, primo rigorista e nostro grande metronomo del centrocampo. Se quel rigore al 90’, allo Stadio Olimpico di Roma, fosse entrato scriverei un'altra storia.
Ripensare al passato ormai è un inutile rimpianto quel che è fatto è fatto, ora bisogna pensare solo al presente cambiando mentalità.

Il 26 novembre si sono svolti a Zurigo i sorteggi per i playoff che si terranno a marzo 2022.
Poteva andare un po' meglio” così ha commentato Mancini quando dall’urna sono usciti i nomi delle altre squadre da affrontare. L’Italia sfiderà la Macedonia del Nord in semifinale giovedì 24 marzo 2022 alle 20.45 presumibilmente allo stadio Olimpico di Roma e, se vincerà giocherà martedì 29 marzo in trasferta contro la vincente tra Portogallo e Turchia. Tutto quello che il ct aveva auspicato di non trovare nel sorteggio è capitato. Il Portogallo di CR7 e poi la finale in trasferta a Lisbona o a Istanbul campi ostici, entrambi con una tifoseria calda. Tra tutte queste squadre nessuna vorrà essere un agnello sacrificale e quindi si batteranno fino all’ultimo respiro. Il Portogallo consta di un gruppo giovane pieno di talento dalla metà campo in su, che concentra il possesso palla in zone laterali e con una buona difesa. Ronaldo è sempre la stella, ma attorno a lui c’è una squadra molto forte. L’ obiettivo di CR7 è quello di partecipare al suo quinto mondiale.
La Turchia è invece una squadra organizzata, che lascia il controllo del pallone alle avversarie ma che può fare male in ripartenza grazie al talento in zona offensiva ricordiamo Calhanoglu e il capitano Yilmaz.
I precedenti dell’Italia ai playoff sono due, io mi ricordo quello dolente del 2017, con l’eliminazione avvenuta con la Svezia e poi c’è quello del 1997 in cui l’Italia si qualificò battendo la Russia.

Ora in primis, pensiamo alla Macedonia non come preparato di frutti misti, ma come una squadra che ci può dare filo da torcere. La Macedonia del Nord è arrivata seconda nel suo gruppo dopo la Germania. Non sottovalutiamola assolutamente, per i macedoni, questi playoff sono un risultato prestigioso e proveranno in tutti i modi a sorprenderci con la loro organizzazione di squadra. Il consiglio è quello di giocare dando il 100%, rimboccarsi le maniche affrontandoli a testa alta con quel cuore che ci ha visto vincere gli Europei.
L’Italia per affrontare questo girone deve ritrovarsi, ricreare lo spirito di squadra quella voglia di vivere, sognare e divertirsi. Qualcosa evidentemente si è rotto in questi mesi, Mancini dovrà attuare una vera e propria strategia sia psicologica che fisica, cercando di rimettere insieme quei tasselli di un puzzle che ad oggi sembrano dispersi. Ogni partita deve essere affrontata come una finale dobbiamo essere forti, organizzati e determinati in quanto sono sfide da dentro o fuori. Speriamo di ritrovare i nostri centravanti e che non segnino solo nei loro club. Nel caso provare qualche oriundo? Quello che è mancato è stato proprio il gol, non abbiamo più quei grandi centravanti di una volta, ma noi dobbiamo incoraggiarli e dargli la carica giusta.

Scacciamo via i cattivi pensieri e cerchiamo di essere positivi: Siamo campioni d’Europa, non dobbiamo avere paura di nessuno, semmai gli altri devono avere paura di noi.
Noi siamo quell’Italia che nei momenti difficili si compatta e si distingue dando il meglio di sé. Non possiamo non esserci in Qatar perché dobbiamo far sventolare il nostro tricolore e cantare: Siamo campioni del mondo.