Il 24 Novembre al City Manchester Stadium, il City di Pep Guardiola batte il Paris Saint-Germain per 2-1 vincendo lo scontro diretto prendendo la vetta del gruppo A.
Mauricio Pochettino schiera in questa sfida la sua migliore formazione mettendo in campo tutti e tre i suoi fenomeni: Mbappé, Messi e Neymar con un 4-3-3.
Guardiola risponde a specchio con un 4-3-3, con una formazione di spessore improntata sulla velocità e la grinta.
Che partita e che spettacolo in campo. Ma lo spettacolo è quello del City che per tutto il primo tempo attacca e mette in grande difficoltà il PSG, ricordiamo il palo di Ilkay Gundogan e le occasioni capitate a Riyad Mahrez, ma al 50’ è il PSG che passa in vantaggio con una grande azione, Messi costruisce e Mbappé finalizza con un tiro di destro da centro area. La reazione del City non si fa attendere, al 63’ Sterling servito da Jesus, una spina nel fianco, pareggia: azione bellissima, Rodri vede l’inserimento di Walker che la mette al centro per Gabriel Jesus spunta dietro Sterling che colpisce in allungo con il sinistro, la palla è in rete: 1 a 1, nessuna colpa di Navas che risulterà il migliore in campo, anche oggi preferito a Gigio Donnarumma.
Questa sfida tra i pali non sembra anche a voi logorante per i due portieri? Il raddoppio arriva al 76’ assist di Bernardo Silva e goal di Gabriel Jesus. Queste sono le tipiche azioni delle squadre di Guardiola, lanci avvolgenti che smarcano i laterali che si inseriscono in continuazione. Anche con i cambi effettuati da Pochettino nulla cambia. La partita prosegue così come era iniziata con la netta supremazia del City.
Ma che musica maestro, mi torna in mente la canzone della Carrà, i tre re del PSG hanno steccato ma è tutta la squadra che non è parsa all’altezza di questa sfida, annullati dal grande gioco del City.
Si è vista una sola squadra in campo dinamicità, grinta, pressing e giocate avvolgenti che creano azioni da gol per tutti i 90 °minuti, che spettacolo con un grande direttore d’orchestra Guardiola.
In ogni reparto il City è stato superiore, negli scontri diretti gli uomini di Guardiola hanno dominato sui rispettivi avversari.
Sulla carta, il PSG è la squadra più forte piena di fuoriclasse Mbappé, Messi, Neymar ma in questa partita, i tre fenomeni non ci hanno illuminato con le loro giocate, è mancato il loro brio, la loro presenza in campo. Il gioco di squadra di Guardiola ha dominato, tutti gli undici hanno mostrato un’armonia di gioco che agli altri è mancata.
Il centrocampo del PSG non ha retto, è vero che aveva assenze pesanti, basti pensare a Verratti, ma questo non basta, è mancata una comunità d’intenti, poca corsa, mancanza di grinta, le seconde palle erano conquistate sempre dal City. Pochettino dov’era, non ha visto queste cose in campo?
Il PSG anche se si è qualificato come secondo nel girone, sembra una squadra che non è ancora una squadra, manca di una propria identità e quindi di certezze che dovrebbero essere trasmesse proprio dall’allenatore.
Tra gli undici di Pochettino Il migliore è stato Navas con diverse parate, determinanti ai fini del risultato finale. Hakimi si è trovato in grande difficoltà. Ma che fine ha fatto in questa partita la sua velocità, la sua forza che trafiggeva gli avversari mettendoli sempre in difficoltà? Oggi si è visto solo in fase difensiva. Uno dei migliori è stato Kimpembe con diversi salvataggi, di cui uno sulla linea di porta. Mi soffermerei infine solo sui tre RE insufficienti: Messi non è quello che abitualmente abbiamo visto con giocate e dribbling strabilianti e in questa partita è stato deludente, pur se non aiutato dai suoi compagni. Mbappé è quello che ha avuto qualche iniziativa in più e il suo gol sembrava aver dato linfa vitale alla squadra, ma non è stato così. Infine Neymar inconsistente, anche lui poche azioni importanti. Da questi tre campioni ci si aspetta ben altro. Pochettino insufficiente.
La formazione di Guardiola va elogiata in toto proprio come squadra, in quanto non si sono abbattuti pur se in svantaggio. Tutti questi giocatori meritano solo giudizi positivi, hanno sempre corso raddoppiando sugli avversari. Voglio solo ricordare il gioco di Mahrez sempre pericoloso, Bernardo Silva 'falso nueve' che ha spaziato su tutto il fronte offensivo, Cancelo che ha dominato la sua fascia sinistra e Sterling sia per il gol del pareggio che per i suoi assist. 
In questa partita Guardiola ha dato una lezione di bel gioco e di tattica a Pochettino: non sono i re che fanno una squadra, ma è la squadra che fa i re.