Elliott ora è messo di fronte ad una scelta decisionale per il futuro del Milan: la strada per risanare la gestione passiva è ormai conosciuta da tutti, ma Elliott è un fondo d'investimento, e quindi dovrà guadagnare dal Milan in quanto ciò è stabilito dallo stesso proprio statuto.
Quali tempi si prospettano dipendono da due modi decisionali, e mi spiego: o tempi medio-lunghi, che prevedano solo tagli ai costi in generale, vendita dei giocatori più costosi (leggi Bonucci, Donnarumma, Reina) abbassando così anche il monte stipendi, e veder ogni anno quali inserimenti si potranno fare in base al bilancio, oppure nel modo che più farebbe felici i tifosi e permetterebbe ad Elliott la vendita del Milan in tempi molto più brevi: taglio di qualche giocatore (non necessariamente il o i più costosi) ma che sfoltirebbe molto la rosa, inserimento immediato di un DS dalle vaste conoscenze e un allenatore conosciuto e dalla visione generale del calcio molto più ampia di Gattuso (esempio Conte); inserimento costoso di uno/due nuovi giocatori dalle caratteristiche richieste dal nuovo Trainer e cospicuo versamento in cassa di una somma atta a sviluppare il costo finanziario di tutta l'operazione.
Io sono propenso a quest'ultima opzione, che porterebbe anche incassi dello stadio più consistenti, ma si sa che chi decide sarà solo Elliott.