Analizziamo sotto diversi aspetti i Top 5 Campionati:
Competitività

In Germania il campione indiscusso è il Bayer Monaco vincitore di 9 titoli consecutivi tuttavia quest'anno la lotta per la vetta è più serrata che mai, con 3 squadre in vetta alla classifica.
In Francia c'è una squadra anni luce avanti alle altre ed è il PSG vincitore di 8 campionati in 10 anni.
In Spagna il duello è quasi ogni stagione tra Barcellona, Real Madrid e saltuariamente con l'Atletico Madrid.
In Italia la Juventus ha vinto 9 scudetti consecutivi prima che il suo regno venisse interrotto da Inter e Milan e molto probabilmente dal Napoli quest'anno.
In Premier League c'è più equilibrio viste le maggiori possibilità economiche anche di squadre di medio-bassa classifica. Inoltre il campionato Inglese è l'unico ad aver prodotto almeno negli ultimi 15-20 anni un Outsider come vincitore del titolo, Il Leicester 2015-16 e comunque sono passati 7 anni. Un era geologica secondo le logiche moderne del pallone.

Appetibilità
Per molto tempo il campionato più venduto e visto nel mondo è stata La Liga con il Duello CR7 vs Messi, ma ora testa e spalle su tutti gli altri è la Premier League.

Infrastrutture
La Serie A attualmente è il secondo campionato con meno stadi di proprietà delle squadre partecipanti alla competizione;
questo nel lungo periodo comporta un minore afflusso monetario per le squadre sia dal mero incasso sia pure dalla mancanza di attrattività nei giorni extra-gara, inoltre molti stadi risultano fatiscenti, con capienze spropositate ed in certi casi una scarsa visibilità

Coppe
Ora prendiamo in considerazione le ultime dieci campagne europee della Champions League (2012-13 - 2022-23)
Tre di questi campionati (Premier, Liga e Bundesliga ndr) hanno prodotto squadre capaci di vincere la competizione. In Ligue 1 il PSG sta investendo moltissimo per provare a vincerla con scarsi risultati ma l’intenzione e le possibilità rimangono comunque più che soddisfacenti.
Risulta chiaro come il campionato che più sta arrancando in ambito Champions sia la Serie A, per una moltitudine di fattori che in primis inutile nasconderci sia la minore disponibilità a livello economico delle squadre.
ho fatto tutta questa premessa per affrontare il vero argomento di questo Blog

Serie A: sono troppe 20 squadre?
Un Campionato a 20 squadre ha senso solo quando la competitività è livellata verso l'alto e non vi è un abisso tra le prime e le ultime della classe, inoltre è dalla prima stagione del Sassuolo in serie A che una neopromossa non raggiunge un piazzamento europeo o che comunque si distingue per i risultati sportivi.
Nella maggior parte dei casi (le neopromosse ndr) si tratta di squadre materasso utili a gonfiare i tabellini di certi attaccanti inoltre un campionato a 20 squadre propone determinate partite poco appetibili a livello mediatico.
Un passaggio radicale potrebbe l'essere non solo l'abbassamento del numero di squadre, inizialmente da 20 a 18 per scremare squadre poco adatte alla competizione ma un ulteriore abbassamento a 16 squadre nel giro di un ulteriore campionato e l'introduzione della formula play-off e play-out (tanto cara agli amanti di sport americani e non solo)

Passaggio da 20 a 18 Squadre
Per il passaggio dalle 20 alle 18 squadre verrebbe ultimato in un campionato mantenendo le 3 retrocessioni ed una sola promozione dalla serie B

Passaggio da 18 a 16
Nel campionato successivo lo scudetto sarebbe sempre assegnato alla squadra in cima alla classifica al termine del girone di ritorno. contestualmente la 18° e la 17° classificate retrocederebbero in serie B mentre la 16° in A e la 1° classificata delle serie B si affronterebbero in due sfide di andata e ritorno per valutare che mantiene o fa il salto di categoria

Qua la sfida si fa interessante, prendendo spunto da uno dei maggiori successi commerciali di sempre e punto di riferimento per lo sport mondiale, ovvero l'NBA introdurrei la formula della post season ovvero i play off-play out

Introduzione Play-off
Le prime 8 classificate accederebbero direttamente ai Play-off con l'istituzione di un tabellone in cui la testa di serie numero 1 affronta la numero 8, la seconda classificata affronta la settima, la terza affronta la sesta in classifica mentre infine si sfiderebbero la quarta e la quinta classificata.
Per poi proseguire con un percorso stile tabellone tennistico con semifinali andata e ritorno (vincenti 1°vs 8° contro 5°vs 6° - 2°vs 7° contro 3°vs 4°) e finale in sfida secca tra le vincitrici dei due tabelloni.
Questo garantirebbe sfide ad alto tasso di difficoltà ed alta appetibilità per televisioni e app streaming ed un tipo di competizione a cui molti giocatori non sono abituati per formarli in vista di palcoscenici internazionali (nazionale o coppe).

Play Out
Le ultime 3 classificate della Serie A assieme alle prime 3 classificate della serie B danno origine al torneo play-out in cui si sfidano, 14° A vs 3° B; 15° A vs 2° B ed infine 16° A vs 1° B; doppia sfida e chi vince passa in Serie A o mantiene la categoria.

Piazzamenti Europei
Per mantenere alto l'Appeal della stagione regolare i piazzamenti europei validi per la stagione ventura seguiranno l'andamento della stagione regolare, per non penalizzare l'esito di una partita storta bensì premiando un percorso durato un'intera stagione. Detto questo le regole dei piazzamenti europei rimarrebbero pari a quelle utilizzate ora nella formula Campionato a venti squadre.

Considerazioni Finali
Un campionato con meno squadre è molto più competitivo, con giocatori migliori e più adatti a sfide di alto livello.
Una riforma sistematica del campionato porterebbe maggiore interesse mediatico visto che si andrebbe ad utilizzare una delle formule di maggiore successo del pianeta (NBA) senza gli svantaggi nell'avere una regular season di 82 partite vero neo del Basket a stelle e strisce.
Inoltre come già detto il numero delle partite resterebbe invariato rispetto a quelle che affrontiamo già adesso.
Un ulteriore punto a favore è che a differenza anche di un ipotetica Superlega vi sarebbero dei criteri di promozione per premiare squadre meritevoli non solo per diritto acquisito di nascita.
Un altro dei punti per riformare al meglio il Campionato sarebbe il non avere squadre iscritte con pendenze legali/probabilità di bancarotta, doppia presidenza e un numero di stadi di proprietà congruo al numero delle squadre.
Ci arriveremo, prima o poi (speriamo).